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Show ‘V‘g-v‘mr-In;iu mfiwflwnzaav" 7M LAJ" d ' c ,1 N T a DUODECI/IIO XLW. XLVII. Ei del Bogo e (161 Neva a'trofei pensa, Colci essi put her la campal giornata, In cui sul Volsca 6in con scrage immensa Appicn sconfisse la Svedftse armaca: E a palesarne la sua gioyl intensa Qua] :lopo lunga rea stagione il prato Squallido mostra il bel natio suo verd e, Dove sopra a lo stelo il fior curvato Il Vigor, Che'l reggea, del tutto perdc; Ma 56 poscia del sole il raggio aurato OH‘re ai messi due acciar d'elsa gemmata, Provvidou' nembi intomo a quel disperdc, Raro lavor, simil r1011 visto unquanco, Ei racquista in brev'ora in ogni canto L'alma beltét del vario-pinto ammanto: Di Golto e di Prassane a ornarne il fiance. XLV. XLVIII. Tale de'Moschi ll desolate regno Di Pietro a l'apparir s'orna e s'abbella Sparser pugnando anch'cssi chiaro il suono D'agricolc arti, e d'operc d'ingegno In terra e in mar, d'intrepidi c d'invicci; E che del lWosco, 6 del Sarmazio trono Rapidamente Solo ad. onor Campi, Ville, Del dissipate XLVI. XLlX. Pietro dappoi‘ ch'eb‘be in Pultava il tutto In ordin posto, a perlustrar si volse Le regioni, ove di Blame ivl luttoA la sc‘ienze e 21 Yard il fulgor tolse: Quinci a ritzrar da 16 sue palms frutto, Sotto a gli auspicj suoi di novo accolse Mercadanti, nocchier, coloni, artieri, E di Temi e di Palla i genj austeri. Nel volger di tre lune il magno eroe Tai frutti coglie da la Vinta guerra: Ei ne le piaggc d'Austro c ne le Artoe Provvidamente infaticabil erra: Ei ne le Occidentali e m: le lioe Tesauri d'artc, e di Vil‘tll disserra; E ovunque il porta la sovrana idea Col ciglio avvivator tucto ricrea. U I 1-; 5m: Da tramandarsi a'posteri in csempio. an.‘ Per l'illustrc mercata ardua Vittoria .. "-4,". Difeser col lor sanguc i sacri dritti; Ond-e cinti n'andran d'eterna gloria in questa parte 6 in quella: scrbando 1m qualche scgno citc'a, porti, C castclla omai Nordico scempio .. dung! l[XL-1" .-L. D'altr'armi el'ette ai messi ancor fe' dono Per quei gum‘rier ch‘in ambcdue i conflitti |