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Show CANTO W LXXXVI. La Franca prigioniera i lini abbassa, ‘ ‘ E dietro a la vittrice in porco ‘e addutta Per lunghe funi, e inonorata passa Appo la turba in riva 31 mar ridutta,‘ LXXXIX. Ver 1‘ Olanda ei drizzo l'augusta prora, ‘ Ch'in ondeggiante clamorosa massa Par Che brami veder Francia distrutta: Per l'ammiraglio Vincitor s'ascolta Di Viva risonar l'eCerea volta. ,Q U I N T o ; Che da l' Anglo monarca in dono ottcnne Curca d'cletta gente, Che l'aurora D'ogni scienza ad apportar qua vennc: L51 giunto a 10 spirar di placid'ora Fece ancorar le fortunate antenne; E sceso a terra con 10 stuol suo fido lVIando la ricca flotta al NIosco lido. LXXXVII. XC. Da l'alto Faro il novo Ulisse applaude A spettacol s‘1 grande, e in cor ne gods: A le Olande cittadi ed ai Villaggi In pria non Visti il suo cammin rivolse; Grati sensi a Guglielmo offie, e gran laude E in que' terrestri rapidi v'iaggi Al condottiero industrioso e prode, Tesor simil Che nei marin raccolse, Che seppe cor da 5‘1 ingegnosa fraudc . Ch'arti e scienze, e quanto pub i selvaggi Pulma s‘1 bella,‘ e a un tempo istesso egli ode ‘ Usi rattemperar in mente accolse: Tai voci in sen. parlargli lusinghiere: Ancor tu Vincerai navali schiere. LXXXVIII. Quel d‘1 e la notte nel marino ostello Passar gli Angli e i Ruteni in feste e in balli. Pietro doni porgendo a questo e a quello, Ch'onor merc‘o su i liquidi cristalli; A l'apparire in Ciel raggiante e bello L'auriga/da gl‘ignivomi cavalh, Trascorse il Belgio, e pel Germano impero Verso il fiume maggior presc il sentiero. ‘ XCI. Giunto de l'Istro a la citth regina Con CCSflI‘C Si stette a parlamento; E a rafl‘renar l'audacia Bizantina Diersi mutuo d'aita il giuramento. lVIa allor ch'in ver l'Ausonia ei d'ir destina L'arresta annunzio d'alto tradimento, Dato al re d'amistix non dubbio pegno, Che gli Streliti rei formar disegno Page risolca d'Anfitrite il regno. D'aflidare a Sofia di novo il regno. 30 Amwmmvm} "W"‘M" " |