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Show NONO $76 0 A N T 0 LXXX. Segue la pugna; 6 con Vicenda eguale Akin none disgiugne i combattenci; I\ la al no JO giorno a l'un l'alcro rivale Rinnova d'azzufl‘arsi i giuramenti: LXXXIII. Il Russo eroe, mirando ancor dubbiosa Scarsi fortuna, fe'allungar la fronte A l'oste sua, ch'a un tratto ardimentosa Terribil si mostro fatta trifronte: Premio, si vuol da entrambi, a chi prevalc, Che, de la guerra i mutui sdegni spcnci, O, Vinto Pier, Stanislao regni in pace, E fiera combattendo senza posa O to, Signor, se ceda Carlo audace. Volte le spalle a noi, fuggissi Vinto. Da questo si calo piccolo monte, Tal Ch'il nemico da tre parti cinto, LXXXIV. LXXXL D'Ia pria Che corni il mattutino albore, Allor co'pochi miei rimasti illesi, E Cheriman coi cavalier volando, Non conscio Cheriman da la sua part6 De'cavi bronZi un rcpentin fragore Intimar a pill colpi odesi marte. Seppesi Che lV/Iazeppa il traditore Rendean, quai Patti, gli oHEnsori ofl‘esi, Celatamente ordio tal fi‘aude ad arte; Da gli arcobugi lor Colpi Vibrando. Temendo contra Pier Carlo non vaglia Restammo poi de la Dubinca a l'onde, A sostener la singolar batcaglia. Poich‘e notte ne colse a quelle sponde. Gimmo a inseguir gl'indomiti Svedesi, Che ficri, anco fuggendo, a quando a quando LXXXV. LXXXII. Allora fu ch'universal conflitto D'ambedue i campi in un balen s'accese; E Che pill d'un drappel qua 6 lil trafitco Il fulmine terrestre al suol prostese: L'ardito Carlo, ch'avea in mente fitto Cos‘i Noren mostrava ai duo stranieri Di quella pugna i sanguinosi allori; E insieme trascorrendo que'senticri L'alte imprese in ridir, nobili ardori Destava nei magnanimi guerrieri, Di soverchiar le Russellane off‘ese, Ond'esser del gran Pietro emulatori: Ben sette volte il duro assalto invano E sul meriggio, in tali idee rapiti, Rinnovello, da noi respinto a1 piano. Si ritrovar di Micislavia ai liti. 48 |