OCR Text |
Show DFCIMO CXHI. II formidabil Carlo a tutti e guida, E con 10 stuol tra i Russelian si scaglia, Ei da le squadre chc restaro inerti Tutta la notte entro Ia selva oscura, Ruoc'ando quella sua spada omicida Fa ritrarre il terreno, onde coverti Che petti e capi e braccia or Rare, or taglia: Alardo Che nel cor fi'eme e diffida Da i coipi sien dc ie ncmiche mura: E tanto ncl Iavor fervon solerti, Di superar l'asprissima battaglia, I suoi raccoglie, e per la via coverta Del sccondo riparo ascende u l'crta. Che giunge ii guardapetto a quell'altura, D'onde coi Vinti beliici tormenti Ferir si ponno le rinchiuse genti. CXI. Di giii Faurora i1 b21110 d'or'iente CXIV. 9 . . . f6 f6 posc1a 3 IC OPCI'OSC SCthI‘C Pingendo sen venia di rosca luce, Di cibi e di liquor porger ristoro; Quando Signor de la trincea repente Scorgesi dc gli Svechi ii sommo duce; Cui 1' orgoglio natio ferocemente Da i'occhio VinCiCOr briila e craluce; Tal Che d'altera gioia in cut n'esulta, E ad infiammarle d'alte idee guerriere Lor chiome inghiriandb di vex-dc alloro: India l'aura spiegando 1e bandiere E l'inimico Vilipende e insulta. CXll. Sul Vinto spalto ii trionfhl stendardo Inalberar a suon di tromba feo, Che, mentre dei Ruten rattrista il guardo, E 211 campo Sveco allegrator trofeo: Nessun guerrier coi'd fu a mover tardo, Sui novo eretto marz‘ial lavoro, Spegne in ior, col desio d'aitra Vittoria, De'trapassati guai l'aspra memoria. CXV. Non altrimenti reggicor nocchiero, Cessato i1 fur'iar de la tempesta, Dei marinar nel timido pensiero Estinguer suol l'immagine funesta; Poiché accorto mescendo il false 211 vcro, Ch'anco di quella impresa in cor temeo,' E Vepnelo, e Pcpiro, e Clebispano Secure prede a pinger Ior s'appresta, Van lieti a festcggiar i1 lor sovrano. Contento solca, e la procella obblia. Tal the i1 nautico stuol l'ondosa Via ( |