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Show c .4 N T o OTTAVO LXII. LXV. Segui, segui, o campione, il tuo destino, E t'appresta a raccor non tocchi allori: Verr‘o a mirar il tuo valor divino, Fidi compagni andiam: Russe divisc Ho meco a l'uopo, onde cangiar figura; Tale artificio at Pier medesmo arrise Tosto ch'il sol di luce i oampi indori. Di Nerva intorno a l'assediate mura; C031 dicendo riverente e chino Ov'ei tanta di quella armata uccise, Ch'a pro de'Svechi uscir credea secura: Per noi giovin del paro arti simili; Fortuna ama gli audaci, e spregia 1' viii. Del regio padiglione uscendo fuori Verso la retroguardia 61' Si rivolse, E 1%! de'suoi scelto drappel raccolse. LXIII. Cosacchi, disse loro, é tempo omai D'avventurarci a memoranda impresa: Pendon sovra noi tutti 'accrbi guai, LXVI. Dice, e concorde quell'ardito stuolo Segue del fiero ecman la scorta indegna, L'etman ch'instrutto d'ogni ascoso suolo Se a fin si tragga la fatal contesa Tra Carlo 6 Pier del sol novello a'rai; E giél nostra fortuna e a un fil sospesa: Se Pietro e; Vincicor, noi siam perduti,‘ F uori del campo ad eseguir suo dolo, Fatta indossar 1a Russellana insegna, E i1 sar‘h, Che par d'alco abbia gli ajuti. Onde importuno non destar tumulto. LXIV. Stornare or ei convien quest'ardua pugna E universale accendere battaglia, Onde lo Sveco a la Vittoria giugna, Che avviefi ch'urto improvviso ognor pil‘l vaglia: Cos‘1 lupo digiun col dente e l'ugna Secur fra l'ombre le vestigia segna: Tacico 1'1 guida per sentiero occulto, LXVIL Per lung'ora lontan dai campi ei move, E a la destra del suo piil si disgiunge: Per torti avvolgimenti, e strade nove Accorto si raggira infin che giunge Appo del colle a la sinistra, dove Branco di agnelle assale, urta, sbaraglia; Stava co'Russi Cheriman non lunge: E se lungi e il pastor e lunge 6: i1 cane, Tinge di sangue alfin l'avide scane. Gridan le guardie allor: chi siete? addietro: Ei dice in Mosco suon: Siam fidi a Pietro. |