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Show LXXIV- La prode tua nipote Anna primiera, Benche serva talor d'insano amore Per un drudo crudel d'anima altera, Ovunque sparger'a marzio terrore: Come fia giunto quell'Augusto a sera, Per cui t'armi tutt'ora in suo favore, Ella, il figlio di lui locando in soglio, Rifiaccher‘a cli Stanislao l'orgoglio. LXXV. Anna il temuto poi Mosco stendardo Minacciosa spiegando insino a1 Reno Fara abbassar del Franco re lo sguardo, Mescendogli nel cor atro veneno: Poiche mentr'ei vorra ferir d'un dardo De l'Alemanno imperadore il seno, Ella scudo‘ opporrél d'oste pugnace, Tornando alfin l'Europa afllitta in pace. ALXXVI. La Russa donna inv'iera da poi Per' vendicar de'Tartari l'olcraggio- S E S T o LXXVII. De'suoi giorni a l'occaso ella omai giunta, Anna da Meclemburgo a se chiamando Pel sangue de la suora a lei congiunta, La fregera del 5110 regal comando: Ma questa gi'a ad Ulrico in nodo aggiunta, Mentre l'altra uscir‘a di vita in bando, Dara in luce un fanciul Ch'lvano sesto Si nomera, nato a destin funesto. LXXVI] I. Miser fanciul, ch'eletto al soglio avito Del Viver tuo me la seconda luna, Tosto andrai prigioniero in aspro lito Coi genitor gioco di rea fortuna: La in torre oscura ten Vivrai romito, Con l'alma de'tuoi casi ognor digiuna; Finche ti giunga un d‘i per fatal sorte Da un tuo mcdesmo difensor la morte. LXXIX. Ecco apparire augustamente omata, Frutto dei vostri amor, la saggia Elisa, Ne la Tauride invitti e illustri eroi, Che pei voti di Russia omai seettrata Che lit in Precopio s'apriran passaggioz' Mentr'altri chiari al par guerrieri suoi, 0nde tornar nel Russellan servaggio, Di bear 1e sue genti in cor divisa: Ella, sino a que'giorni altrui celata, Ne le patrie virtudi assorta e fisa, Azofo abbatteranno, il Trace iniquo, Sul trono splendera simile al padre, Che ricolw l'avra per' calle o‘bbliquo. Ed in dolcezza emulera la madre. gwhj‘fi...» -. 0 A'fl' T - 'cskfl N ‘ A _ C |