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Show CANTO SECOND!) LVI. LIX. Ne a voto andb il pregar del sacerdote, Poiche l'intese il largitor Dio Trino, Che fece del Pastor su la nipote Sue cure intanto il buon german partia Ora in chiarir de l'orfana la mente; Ora in guidando la sua greggia pia Balcnar lampi di favor divino; Con 16 parole de l'alcissimo Ente: Guidando per istrade a l'uomo ignote N121 afliitto ognor, poiche indigenza ria ll forzava a menar vita languente; Ed 3. stento nodrire in umil state Di fortuna real fausto destino, Perché la schiava del Rutcn guerriero Forse un giorno ne regga il vasto impcro . LVII. Di Sofl‘onia e Niageo crescea delizia 11 caro da Mageo pegno fidato. LX. lVla voile il Ciel, che a Ruga un (11 giugnesse Frutto di casto amor la pargoletta, Di Saporide a1 par cara letizia, Glauco di Marianopoli rectors; A cui natura provvida concesse Che lei sperava a grandi *cose eletta: lVIa cangiossi il gioir poscia in mestizia, Mentre la genitrice al Ciel diletta Sensibil alma e generoso core: L'orfana ei Vide; e a Forum in volto espresse Fece improvvisa di quaggiu partitza7 D'adottarla per figlia, e a un tempo istesso Da gli angelici spirti a noi rapita. T orne il carco al Pastor da inopia oppresso. LVIII. Per cos‘i acerba inaspettata mor'ce DEL in custodia al german l'amata figlia Il desolato vedovo consorte, Che il volco e il sen percuote e si scompiglia; Va col fanciullo, ove la cieca sorte Di gir vagando profugo il Consiglia: Vano e il pregar; tanto il dolor lo strugge, Che lagrimando dal fratel sen fugge. Di candida Virtil, sentinne amore LXI. Con se Clauco l'addusse,‘ e la sua sposa, Che ancor piagnea la prima figlia estinta; Quasi se avesse amor quella vezzosa Immago in Caterina allor dipinta; Ratta incontra le corse des‘iosa, E la ritenne fra le braccia avvinta, Lagrimando or per doglia, or per diletto, Faccia a faccia congiunta, e pecto a petco. |