OCR Text |
Show c A N T 0 s E s T 0 XIV. XVII. Vedi al letto di lei starsi l'indegno L'estreme voci a udir, duro qual scoglio, E mentre lagrimoso ‘e tutto il regno Ostentare il crudel feroce orgoglio: E in amarlo i'saro cieco a tal segno Di lasciargli in retaggio il patrio soglio? O padri, Che pe' figli ognor sudatc, Il fructo di mie cure in lui mirate. E in questa tua Pecropoli poi giunto Stringerci al seno i tuoi congiunti i0 sccrno, Ch'in buon momento t'avran qui raggiunto Teco a passar tranquillamente il verno: Poiche un terzo di Allosca avrix consunto Di fiamme repencine un vivo inferno, Forse perche cu in pietra rinnovclli Que'lignei ancichi inceneriti oscclli. XV. XVIII. lVIa rompendo Teofane il lamento lVIira la fama tua le rapid'ale Accortamente il favellar riprese: Spiegar per l'Asia e divulgare il grido Te col Prusso signore a parlamento Del chiaro nome tuo, sonando a tale, Che, scosso un messaggier dal Perso lido, Vedi in Berlin, perche il furor Svedcse, Ch'avra ancor di tentar folle ardimenco Incontro ai Russi disperate imprese, Verr‘k ne l'Ingria in pompa or'ientale Del suo monarca a ofliirti un pegno fido Si vegga alfine interamence estinto, Di riverenza, e a un tempo d'amistadc, Dai Prussi ceppi, e dai Ruteni avvinto. Aprendo al tuo commercio ampic comrade. XVI. Eccoti in Riga vinciL'or sovrano Benignamente accor votivo omaggio Dal popol ch'al tuo pie' sommesso e umano Rammenta con orror l'iniquo oltraggio Di quell'inospital Dalbergo insano, Che nutre 31 par di Carlo un cor selvaggio; Prima cagion de la 51 acerba guerra, Ch'inonda ancor di sangue ostil la terra. XIX. In altra partc eccoti Carlo audace Tenendo del Divan le off‘erte a vile, Fermarsi a form in Bender pertinace Per ridestar, ma invan, furore ostile Incontro ai Russi,‘ e vedilo col Trace, Qual leone assalito entro al covile, Pugnar da stolto in disugual tenzone, Poi girne in Andrianopoli prigione. 32 |