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Show ~r A...» «1;; .izffi. ans-w," mmqfiw CANTO UNDECIMO XXXVIII. XLI. Tale Pultava in rimirar repentc Venirle in sen 5‘1 poderosa aita Tai duci uniti in militar senato Con gli altri tutti espcrti condottieri, E d'alimenti e di guerriera gentc, 0gni obbieCto discusso ed agitate A invigorir la sua lena smarrita; Da millc f" diSSimili PCHSiCFi, Di plausi c grida risuonar si sente Ma dCCFCtOSSi POi, Che 86 i1 101‘ fato Quasi tornando allor da mortc a Vita; Di qua dal fiume i Nordici guerrieri E scorgesi piu fiera ricomporsi, Verranno ad incontrar, allora Carlo Onde a lo Sveco assalitore opporsi. S'assalga, onde tra' Moschi avvilupparlo. XXXIX. Intanto il magno Pier con la grand'oste Al campo s'era de la Volsca addutto, Ovc Ie schiere di Noren disposte XLII. Pago il gran Pier Che del consesso il voto A1 pensamento SUO £0556 uniforms, Fe' in qucl campo schierar, poi starsi immoto Vide a varcar de la riviera il flung; Onde a l'ombra notturna andar nascoste A rinnovar tra Svechi e stragc, e lutto; L'esercito in esteso ordin triforme: E 5111 destrier C0D V'I'OICMO moto, Lasciando in mi terreno appena l'ormc, IVIa al sovran duce di arrestarlc piacque, Onde varcare in un con lor quell'acque. Le file ei scorse, C a destar maschio ardire In ogni canto, COS‘I imPrCSG '41- dire. u - mmm" «p-Iu-a XL E volle in pria l'imperador Ruteno, XLIII. Fidi gucrrieri, i1 fortunate istante Come conviensi a industre capita'no, S'appressa omai di mister novi allori; Da Menzico ascoitar, e da Noreno, Dal monarca Polon, da Cherimano, Qual debbasi a pugnar sccglier terreno, Tutto s'ottien se patrio amor costante N'accenda il cor di generosi ardori: Volgere a VOi 16 nggitive piante Se me la selva, o ne l'aperco piano: Quanta sia l'ostil form, e se ad off‘esa Alfin vedrete i Nordici aggressori, Se, posta di Viltade ogni ombra in bando, Useretc a Vicenda e il foco e il brando. O movers, o restar s'abbia in difesa. |