OCR Text |
Show CANTO SECONDO XLIV. XLVII. E dopo lui salir quell'erta b31221 l\/[a in quella notte a1 gcn'ial convito Sumarofio vedrai col plettro eburno, Gli estranei messagger mostrar desio Per Cui dCl mimo RUSSO il pl‘C Si calla _A Lomonosio, che facesse invico De l'ammirando Sofocleo cowrno: Per novo canto a la sua diva Clio: Per cui a l'uman dir desta Cd innalza Manifestando come in cor ferito Il bruto a la ragione taciturno, N'andasse Pier dal faretrato Dio Pria al valor de gli eroi stendendo i vanni, Indi tra via scoprendo a l'uom gl'inganni. Per la belta d'un peregrin sembiante, Di cuj Vivea 5‘1 fortunato amante. XLV. Pi1‘1 tardi scorgerai quel sacro monte ' XLVIlI. Tacquero tutti, e fisi gli occhi al volto Poggiare Cherascovio a passi lenti, A un tempo furo del cantor, Che acceso Che di vocale allor cinto la fronte Far?! d'epica tromba lldil" gli accenti, Per quell'Ivan che 16 barbaric' OHEC Da Vivo foco, alquanto in se raccolto, L'altor subbietto medito sospeso: A gl'ignei sguardi, al biondo crin disciolto Sprezzando di C353" Vinse le gentis Indi vedrai scettrata una gran donna, Pal-ea l'intonso nume iVi disceso: Dischiuse alfine il misurato accento E illustre un'altra d'un liceo colonna. lVIolcendo l'aura di Febeo concento. XLVI. N61 glaciale 31,06ng intanto i1 vate Spargea scintille d'Apollineo ardore, XLIX. O tu d'illustri donne alma pittrice, Comincia jl vate l'Apollineo canto, Avendo‘ a que'conviVi omai cantata Musa, del tempo distruttor Vittrice 14,013"1 Pi"1 grandi del Ruten V310"? 5 Onde in Ucrania 16 SVCZZCSi armatc Sopivan l'ire e il natural furore, Fino 3. Che di Mazeppa il tradimento Non 1e ridesti al marz'ial cimento. D'obblio squarciando il tenebroso ammanto, Da l'ombrosa, deh scendi, Ascrea pendice, E m'investi del tuo magico incanto A dir per quai vicende or Caterina De l'anima di Pier fatta é reina. 1'} |