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Show ‘11; vv-cs\v‘¥jg‘v%‘.mnwx*l" v ' v CANTO DUODECIAIO VIII. ‘ Posto i1 piede i guerrieri entro a la soglia, XI. Deh concedi, gran Dio, ch'amica pace De l'almo Ambrogio i1 cantico s'intuona Segga di lor perpetuamente a canto,- Ch'a musicale melodia s'ammoglia, Onde soavemente i1 tempio suona: Di profani pensier 1'4 ognun si spoglia,‘ E con la mente umil'iata e prona E ch'ul fulgore di superna face Scorgali di Virtil pel cammin santo: Ta! che non piil l'ignavia pertinace Rico'pra il Russo Ciel di fosco ammanto, Vcr Ia superna aitatrice chiostra Ma d'util'arti, e di gentil Costumi Al celestc favor gram Si mostra. Piovano in questo suol perpetui i Iumi. IX. XI I. Ma i1 pio de' Moschi eccelso imperadore Or queste preci accogli in fi'onte Iieta, Immobil, genuflesso anzi a l'altare, Acceso gli occhi di superno ardore Devotamente sovra ogm' altro appare; Egli grazie rendendo al sommo Autorc, Che da tante i1 camp?) Vicende amare, Compiuti i sacri musici concenti, In cotal prego umil sciolse gli accenti. E fa ch'a te dinanzi i1 voto io sciolga; Si che d'Augusto omai giunto a la meta, Per mia man regal serco i1 crin ravvolga: ' Ea che de'miei sudor tal fructo 1'0 mieta, La Vistola beando, e a un tempo 1'1 Volga, Onde i1 Polono per gl'inganni Svechi Novello olcraggio a1 suo Signor non rechi. X. XIII. O supremo Fattor, che'l tutto reggi Con provvida infallibile misura, E Che de l'uom, ch'a sostenere eleggi Le tue veci quaggix‘l, chli a gran Cura,‘ Fa ch'il favor, per cui me 51 proteggi, Non venga marico ne I'ech futura A quei Che saliranno il Mosco soglio, Onde camparli dal nemico orgoglio. E voi, Pietro e Samson, ch'in questo giorno Solenne Culto dai Ruteni avete, Or dal vostro di gloria almo soggiorno Benigno un guardo al mio pregar volgete: Fate, Che d'un tal d‘r sempre il ritorno Sia d'ore condoccier serene e Iiete,' Onde iPoloni, e 1' Moschi imperadori Increccino al 101' crin noveHi allori. 59 |