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Show CANTO U N 0 E c I ll 0 XX. XXIII. Innanzi a1 Russo campo iI gran Menzico Con venti mila suoi guerrier precede; Quei che del Mosco imperador s‘i amico Tame prove a lui die' d'onor, di fede: Seguia Gordone, il capicano antico, Ch'a Pier fu duce a l'Ottomane prede, Dieci miIa ei scorgea prodi soldati Parte pedestri, 6 parte in sella armaci. Altre squadre minori ivan guidando E Bleneso, e Belingo, e il pro' Chiseno: De gli arcier Rucidolgo avea il comando, Repnin de'cacciator reggeva il freno: Dietro a loro Burceo venia scortando De'cavi bronzi il formidabil treno, Ed il drappel de'bell-ici artiglieri Incenditor de' fulmini guerrieri. XXI. XXIV. Poi venia Cheriman, fulmin di guerra, Terror di Svezia, e dei Ruten decoro; In terribil colonna si estendea Per lunghissima via l'oste Rutena, Il duce egli a: che su la patria terra Ch'a cento mila e pit guerrier giugnea, Colse pil‘l volce il trionfale alloro: A tante InVItCC squadre egli disserra Da un angiolo condotta ella parea La via del bellicoso arduo lavoro Di quanta n'é duce Menzico, ond'alca Fama d'entrambi i chiari nomi esalta. Guerrier ch'avean l'alma d'ardir ripiena: A mieter palme in sanguinosa arena; Tanto veloce e canto balda giva De la Volsca a coprir la manca riva. XXII. XXV. Dietro a quell'orme il magno Pier sen gia,‘ La sposa al destro, Augusto al manco lato: Ei dal sereno ciglio appien scopria D'esser dal Cielo a trionfar guidato: Di trenta mila battaglieri unia Un veterano stuolo ai rischj usato Sotto i1 maggiore imperial vessiIIo Degli oricalchi a l'altername squillo. Guardati Carlo, Che ben prestoa fronte T'assaliran cotai falangi avverse, Ch'a vendicare alfin gli oltraggi e l'ontc Faran 1e glebe d'ostil sangue asperse: Che ti varran le imprese un d‘i s‘i conte, Quando vedrai tue genci andar disperse? Temi di s‘i grand'oste il duro assalto, E volgi il cergo al conquistato spalto. 55 |