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Show 34.9 C II N T 0 OTTJVO CXII. XCV. L'arma eleggo da foco, in tuono grave D'lra accesa rlsponde Caterina: Questo cor, questa man di te non pave, Bench": festi de'miei strazio e ruina: Del Boristene infra le ignote schiave Pur rifulse talor qualche eroina, Ch'a le Amazoni Sveche i lauri tolse: Si disse, e a prender loco il destrier volse. Delusa allor l'Amazonc Svedese, Ch'in un istante al lato opposto er'ita, Onde sfuggir de la rival le off'ese, Nel braccio manco si sentio ferita; Ella disciolto il freno al destrier rese, Che pil‘l non lo reggean le inferme dita; E quello, forse per pietade, a scampo Ratto portolla ne lo Sveco campo. XCIII. XCVL Vannosi ad incontrar le due guerriere, C'han di mieter la palma in cor deciso: A vederle parean due prodi arciere De la germana del pastor d'Anfriso: In distanza a colplr fermansi altere L'una e l'altra in mirar con l'arma al Viso: Pria da la sua sprigiona Elisa il foco, Che non va a cor nel disegnato loco. A tcrgo la segul la donna forte Fino al confin de la falange avversa, Che prigioniera addurre infra ritorte Volea la Sveca a gli occhi suoi dispersa: Ma non le arrjse la nimica sorte, Onde a l'oste Rutena allor conversa, Sen tomb col desir all move imprese, Per fare al mondo il suo valor palese. XCIV. XCVII. Scarica l'arma sua la Russa donna, E ancor quel colpo va per l'aere a voto; Poiche il destrier d'Elisa non assonna, A destra e a manca egli sta sempre in moto: Questa vibra altro colpo, e ne la gonna Apre di Caterina un ampio voto: Ed ella, rimirando un lato accenna, Poscia accorta ad un altro il colpo impenna. Gia il tergemino assalto invan rinnova Carlo co'duci suoi per ogni lato, Ch'ostacolo invincibile ritrova Nel fermo campo incontro a lui schierato: Non il maschio valor, non l'ardir giova, Quando nemico é a le intraprese il fato: Sette volte lo Sveco il monte ascese, E sette volte spinto in gill discesc. 44 |