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Show C' /I N T 0 VIII. Di queI campione il debellar in alteri, E a' domi iI perdonar era costume; Diverso assai da gli avidi sparvieri, XI. E corsa avrebbe una medesma sorte, Se non Iungi di 1'21 stava I'etmano: L'indegna effigie, carca di ritorte, Che sol per deprcdar spiegan le piume: Dietro un ronzino trascinante aI piano, Egli battendo asprissimi sentieri Nel Ioco addocta de la turpe morte Di gloria marz‘ial dietro aI beI Iume, Venne tronca dal ferro a brano a brano; Indi arsa tra Ie fiamme in un momento Del magnanimo Pier seguia gli esempi, Premiando i saggi, e reprimendo in empi. IX. Esperto capitan col grave aspetto, Ando polve dispersa in preda aI vento. XII. Del Ruteno Signor cos‘1 Menzico CoI dire inspirator di riverenza, In poch'istanti vendico Ie oHese: Ne I'esercito a'suoi cenni soggetto E in Pasicoro, at Pier vassallo amico, Ritenne a frcn Ia militar licenza: Un altro etmano a la cittade ei rese; Sol volle trascinati a} 3110 cospecto Que'ch'indegni si fer di sua clemenza, Poich‘e sapea Che d'empictii nemico Segnato iI calle avria d'iIIustri imprese: E Beningo, e Schelteso Ucrani iniqui, Che con I'etman corsero caIIi obbliqui. Poscia doni impartendo ai guerrier fidi Con Ior si volse di Novorgo ai Iidi. X. XIII. Erano i due pifl sceIIerati e pravi, Ch'ad' eseguir di Iui I'empio disegno, Avrian di Baturin cesse Ie chiaVi A Carlo, ond'usurpar d'Ucrania iI regno: Ma tratti fur su le innalzate travi. Ad espiar iI tradimento indegno, Ratto Ia fama dibattendo I'ale Giunge a la Desna, e quivi il vol ritiene: De gli Svechi guerrier l'anime assale D'alto dolor, bench‘e d'ardir ripiene, Col repentino suo nunzio fatalc, Ove pel collo: ad un capestro avvinti Ch'estingue in Ior 12. mal nodrita spenc; Poiché volger Volcano in quell'istante, Restaro appesi, e orribilmente estinti.. Certi di preda, a Baturin Ie piante. *IIIIIIIIIII‘I. |