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Show C £1 N T 0 XXVI. Olga vedeasi, .e il prode Uladimiro Che tanto oprar col senno e con la mano Dbi pagani in fugar l'empio deliro, L'armi spuntando al predator satano: T E R 2 o XXIX. 'Tra quegli eroi stavansi i Cenobiti, Che dci Basilj seguitando l'orme, Portaro un d‘i dai Bizantini liti Sul Boristen di lor viver le norme, Grande appariva in quel festevol giro Mafl‘ei, Niconi, Erasmi, altri infiniti, Vincitor di Casan il quarto Ivano, Nestori, Savj, ch'in tenor conforme Perpetuo fregio ai Russellani marmi, Segnaro austeri solitarie Vie A l'Elene, a le lVIarfe, a le Sofie. Di Chcrascovio alto subbietto ai carmi. XXVII. Altri del seme del primier Rurico Chiari vedeansi in quell'eletta schiera, Ch'a se in terra serbando il Cielo amico Specchio furon d'onor, di Virtil vera: XXX. celeste messaggio in nube aurata Gia solleva Alessandro in vago errore, La serena fendendo aura pacata, In arco di settemplice colore; La regnaCrice ancor stirpe guerriera, Cui l'alma schiera per la Via stellata Segue col guardo sol d'intenso amore: IVIichele, Alessio il figlio, il buon Fedoro Germano at Pier, cinti d'eterno alloro. Denso popolo il guata a ciglio immoto., Ma pill splendeva del Romano antico XXVIII. Era tra quei I'Allqbrogo Filorte Che di Pietro ai maggior fece palese? Com'egli industre, con maniere accorte La Rutena barbaric a term stese; Come lasciollo a la sua acerba morte Fulgido in mezzo a mille eroiche imprese, Qual se un serico globo alzasi a nuoto, XXXI. Sul Boristene intanto il re Ruteno Avea ne l'i‘emale alloggiamento L'esercito locate, insin ch'il fi'eno Disciolga a'fiumi intepidito il vento: E a cercar l'arti, onde poi venga meno De l'implacabil Carlo l'ardimento, Onde il pensato proseguir disegno In Molenco aduno grave senato Avria colmo di gloria il patrio regno. Del fior dei duci in sua difesa armato. xs |