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Show V. II, Se a'pris-Chi di cittii famosi autori, Pietro, sgombro i1 terren, anima e .punge O Romoli, o Alessandri, o Tolomei, A la grand'opra 1e sue genti elette. Di nomi eterni s'impartir gli onori Da i Latin, da gli Egizj, e da gli Achei; Limo dai stagni- a mano a man disgiunge, E l'ima valle ad erto suol sommette; Le fosse adegua, e con mill'archi aggiunge Quai fregi mai non si dovrian maggiori A questo emulator di semidei, Che di Vincer natura ebbe virtude, In citc'd trasformando erma palude? A l'isola maggior altre isolette: Talche dove profonda il pie fea 1' orma, Arido i1 campo appar di colle in forma. VI. III. Con braccia innumerabili possenti, Quali di some (2 quai di falce armate, L' 61.06 nel vasto filevato piano Le fosse esterne e le trincee disegna; Le antiche egli atterro seive tacenti A linea militar intorno a un vano Al diserto silenzio invan sacrate. Ivi giacqucr schiacciati i rei serpenti, Che suol di miglia died 6 piil contegna; IVi partite Vie la fabbra mano Le quadrupedi fcre a1 suol svenate, Or rette, or curve, or stretce, or ample scgna, Le pennute falangi vario_pinte Da le ignivome canne a terra estinte. Ove edificj alzar possa a misura La Greca armonizzante architettura. 1V. Quas‘i se turbo fortunoso, infesto In gran colonna da le nubi al suolo, Vibrando lampi in cupo tuon funesto, Steso abbia al bosco il vorticoso V010; . VII. Costei d'ogni ordin vago auspice Dea . Prima de le pittrici arti sorella ea, strmg mam una in ra Compasso e squad NC 1' altra incstinguibile facella, Vedilo a un punco, Che atterrato e pesto Scorta a l'umana ereacrice idea, Non piil ritto presenta. un arbor solo: a in mezzo a uccise belve e tronche piante Onde cutto quaggiil s'adorna e abbellzi: OH‘rir di strage, e di terror sembiante. Dorici, Jonj, Etruschi, e in un Corina Le fur pria scrvi a 1' opre edili accmti. M‘i‘ififii |