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Show | mummmr | II|-| |l| mun. DE LLA HISTORIA VINITIANA DI MONSIGNOR M.PIETRO BEMBO, NONOLIBRO. :14. tadini totta 8c uccifa, & prefo i1 fuo Capo 8t mandate a Vinegia . Leoniao , richiedendo cio la cittadinanza di lui per fuoi Ambafciatori, fir dab! Senato fatto libero dalla Signoria de Veronefi. fotto laquale egli era; 8: con- celfogli di douere elTer retro da magifl'rati della Republica. Fu etiandio elet- C-ARD. V0 LGARMENTE NONO SCRITTA, LIBRO. to Podefla di Padoua nel maggior Conliglio MelTer Piero Balbo; cittadi- no di prudéza & di moderatione molto lodato :ilqualc poco auanti un'altra uolta quello flefl'o magiflrato hauuto & fornito hauca.Il Papa luuen do intefo c6 molta fua molellia le cofe profpere dc Vinitiani , Fece chiamare a r c v p E RAT A Padoua,Monfelice,Efle, & molte nltre terre del Padouano con poca fatica alla Re ublica tornarono. Masfimiliano; ilquale era allliora a Maroflica , terra ne primi ginghi delle al- l i u a i" . ll W, 7 _ "(L 4-- pi,ucntiquattro miglia lontana da Padoua; temendo d'eflere intraprefo, {ubito fe n‘ando aTrento. Il Senato ordino, Che {i elegefl'ero fei huomini del popolo buoni 8c fedeli , iquali fei porte di Padoua cuflodiflero con trenta foldati ciafcuno . Et percio cheicontadinigrande amore alla Republica dimoflrato haueano: d'ogni grauezza per cinque anni futono liberati, & infieme di tutto il rimanente deloro debiti col fifco . Mentre quefle cofefi trattauano, uennero lettere da Masfimiliano al Senato, {critte il di innanzi , che Padoua fl rihauefl‘e; per lequali chiedeua , chei Padrigli niandaflero Meller Luigi Mocemco 3 Marollica. Ilqual MeITer Luxgl per ordine loro il feguente d1 ando a Triuigi: & percio Che il romore hauea portato , Che il Re ne fiioi fini ridotto s‘eta; mandc‘) innanzi un corriete, (he procurafl'e di fapere,doue il Re foffe , 8: doue uolefTe, cheegliuenifle; per altre lettere intefe, (he Masfimiliano non uolea piu {eco parlare . Er percio pochi giom dimorato in Triuigi , da Pa. dri ricliiamato , a cafn {i ritorno . ll Signor Fracaflb ancliora , di cui fopra s‘é detto, da Contadini in Cittadella introdotto , elTendo il Malatefla itoa .Masfimiliano , mando pet fuoi mesfi proferendofial Senato. Ne per cio fu riceuuto,per cagionc della leggierezza 8c inconflanza , the pur troppa lia- uea dimofirata . In queflo mezzo Sertaualle8c Cafie] Franco [3 ricuperarono cacciati dell'uno non fenza occifione, fanti cinquecento di Masfimiliano, nell'altro tutti uccifi fenza fcampame pure uno . Et eranui ccnto cinquanra Spagniuoli. Leqna due terrc {on pofle a Padoua dallato del Settentrione . Dal mezzo di poi Nlontagnana nel Padouano, 5c Legnia o , (he e‘nel Veronefe fopra la riua dell'Adice, cacciat‘mei nimici leuarono Icinfegne della Republica. Er una copagnia di caualli del Duca Alfonfo di Ferrara, mandata a guardia dellc fue ter re, fu da fantidella Republica 8: da con- {e il Cardinal Grimano , 8c Mefl'er Girolamo Donate Ambafciatore ,8: dif. fimulando la noia del fuo animo , moflrc‘) loro defiderarc , che la Republica Triuigi 8t il Fpiuli non perdelre, & promife di procurar cio con Masfimilia(10,8: ordinggbrglialtri Ambafciatoti, iquali in cafa tutti erano,foflero lafciati ire all eHe & agli altrl facri uFficii. Et appunto allhora lettere di Vincenzo Guidotto Secretario del Senate , ilquale in Vngheria le bifognc del‘la Republica procuraua, hauean recato a Padri , cheil Re di Francia& il Papa hauean con molta diligenza ricercato '11 Re d‘Vngheria , che rompef{e guerra alla Republica. Percio Che ageuolisfima cofa era hauendo ella tutte le fue forzeperdute, 3c allo firemo ridotta efl'endo, che egli fi facelfe Signore di tutte le terre, Che ella nell'Iflria &11ella Schiauonia polledeua. E: the petcio '11 Re non hauea uoluto dare orecchie a tai richiefie 8c configli, nc alcuna cofa tentare o deliberareincontro alla Rep. In tanto perche le genti di Masfimiliano s'aumentauano, &era in Vicenza filo Capitauo il Signor Céflantino Cominato, di cui ne libri di fopra s'c‘ ragionato , ilquale fi dicea fargenti 8t comp agnie di foldati : il Senato ordind , Che ll Citolo & Lattantio accrefeielTero il numero de loro fanti ; fi che fofl'ero di ciafcun di loroinfino ad ottocento . E: a MefTer Lutio Maluezzo Condottiere di cento ca: unlli grosfi, Fu accrefciuto il numcto infino a centocinquanta con larvo fol- do . Et acctefciuto etiandio a Melcagro da Forli, & a Tadeo dalla Volpc lmolefe,iquali amoreuolmente& da ualorofi huomini s'erano portati. Et ad Aleilandro Bigolino cittadin Padouano fil dato il modo per otdine del Senato da far cento caualli 8c ducento fanti , cheliauefl'ero a flare fotto di lui : per elTerfi eglinello afl'ediarCittadella & trauagliare i nimici col fauorc 8(compagnia de contadini Francamente adoperato . Et ancho a Lancillot- to da Sécino Padre 8c a fei figliuoli di Iui cittaclini parimente Padouani, che nelle partidella Republica erano conflantisfimi fempte llati : alcune pofleffionidi ribelli fi donarono : Sta Saccardo uno diloro fei fit data condotta d1 cento caualli grosfi 8: di uenti balelh'ieri a canallo. Et ercio clie col Signor Profpero Colonna nulla {i pote‘ fare:i15enato prefg per Capitano il Signor di Popula, ilquale era allhota nell'Abruzzo , con trecento caualli grosfi,& con foldo ditrecento & uentilibre d‘oro l‘anno . Ilqual poi non (Lam |