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Show DELLA HIS TORIA VINIT. fimamente detto . Percio che quando nel Pontificato di Pio terZO M. An- tonio Giufi'iniano entré a parlargli della ingiuflisfima pofl‘esfione del Bor. gia dclle terre della Romagna :efl'o Papa Giulio era flato alla Rep . grand: autore di quel céfiglio. Scrittefi tuttec'lfie cofe a Roma 3! Giufiiniano piu uolte; 8t dallui piu rifpofie hauute , n6 ii partédo il Papa dalla fua fentéza &fempre dicendo piu toflo ; percio che egli fapeua, che a far guerra cori la Republica le file forze non erano bafianti, Che egli richiederebbe aita da Principi Chrifiiani contra lei:iquali egli fapea , che a quella fanta Segoia SESTOLIBRO. as tantoflo I'intendefl'e, non procurafle , {criuendogli odiofisfime lettere contrail Senato.Alla moleflia de Padri anchora s'aggiugnea ; che Giulio un fuo Ambafciadore al Re diFranCia mandato hauea dolédofi delle ingiurie della Republica richiedendolo d'aiuto contra di lei. Er (lllo flelTo hauea procurato, Che fi facefl'e con Biaslimiliano per uia del Secretario dell‘Amba{Ciator fuo, che in Roma era, Iacopo Bannifio mandatoglifcriuendogli acerbisfimi brieui fopra cio , & proferendofi di darli la decima di tutti i benificii ecclefiafiici di Germania , Iaquale Masfimiliano con grande inflam- quando ella delloro fauore ha bifogno hauuto ,giatnai non erano mania- tia richiefla glihauea, fe ad aiutarlo fi difponelfe . Con l'uno 8: con l'al‘ ti. Ma ripetendogli i1 Giufliniano quel ragionamento fatto dallui non anchor Papa, & richiedendo , Che egli fe ne ricordafl'e ;Cerramente ello ifcufatione alcuna baflcuole recar non poteua : & folamente diceua , che hauet confideratione non bifognaua di quello , che egli non Pontefice detto has uea: in tanto lanno al fin fuo ne uenne . Et percio il primo giomo del feguente anno ilGiufliniano con parole acconcie & dolCi entrato in ragio- tro dc quali Principi ordino i1 Senate, Che gli Ambafciatori fuoi efcufalleto la Republica di cio,che s'era dallei fatto & adoperato: facendo loro namento con lui, che allai lieto era quel di, domeflicamente il pregd,che pofcia , che era ufanza, che in tal giomo agli amici & a {eruitori fi donall'e alcuna cola: egli alla Rep. tito allui afl‘cttionata 8t tanto fua donaruolelle, Che ella Arimino & Faenza ritener fi poteflc di fua buona noléta, & in quel modo, che allui piacefle . A che egli forridendo iinofe, Che eglifacefle, Che la Republica fopra tutto gli rendefle Tosfignano, che 6 ml contado d‘lmo- la {prefo dallei ultimamente : & dopo queflo d'Arimino &di Faenzail ria Chiedefle :che perauentura impetrar ne‘potrebbe alcuna cofa . Lequali pa- role del Papa uenute con diligenza per lettere del Giufliniano alla notitia del Sepato; métre i Padri fopra ell'e fi configliauano, & la bifogna per la di- fputation dc magiflrati di d1 in di fi prolungaua :il Vefcouo di Tiuoli portd lettere del Papa a Signori, perlequali egli ogni fperanza tolfe loro ,di potete m ueruno accordo giamai con lui elfere; fe 1e terre tolte non {e gli tellituiflero. Dicendo, Che (e do esfi non facefl'cro , egli Dio Sc gli huomini in foccorl'o d1 fe chiamercbbe, & minaccio loro, che egli ad ogni dura Cora d1. fcenderebbe . Allhorai Padrigrandeméte fi turbarono :8: do plu dal Vefcouo ,che dal Papa credettero che procedelTe: ilquale della uoloma del Senate uerfo di lui flranamente molte uoltc {critto hauea :douendo eglid'l intendere,chc ella Arimino 8c Faenza non da Romani Pontefici,ma da un ladrone maluagisfimo hauea tolte : l'una accio che intraprefa non foll'e da Fiorentini , per la frefca memoria della guerra Pifana fuoi nimi- cisfimi,iquali le loro genti mandate u'haueano: l'altra in permutatione da quel Signor hauuta allo'ncontro d'unaltra datagline fini della Republica. Lequali due Citta auantl il tempo del Boroia era ufanza ,che da Vicarii d'i Santa Chiefa tenure & polfedute fofl'ero . Se di loro il Senato effere Vicario uolea, nelTlIna cofa moua s'addimandaua per Iui. @ello per mol- tifuoimeriti con la Chrifiiana Repub. era honeflo,che gli fi concedelle: il che altre uolte ad altri , cheniente con lei meritauano , s'era conceduto . Nefl'un Vicario nella Roma na poteua effere ne piu Forte a difenderc quella parte 8: le altre, Che di anta Chiefa fono , Che il Senate , ne chemag- giore utilitai , fe i1 bifogno ne uenifle, poteffe allei porgere,era il Papa per trouare a quel tempo. Che grande iniquita era quello ,che fenza ragio: ne alcuna, & fenza uerun frutro (i da a chi che fia , quello negarfi & a parfati meriti della Republica 8c alla fpcranza delle utilira & commodi,che da umir fono, fel‘occafione fie dara. Oltre accio, Che Papa Giulio me- dclimo era flato perfuafore a1 Senato di tom: la Romagna alBorgia. Dopo l'hauere accio la Republica comfortata, niuna nuoua cofa , {e non uel- la, Che eflo Hello hauea perfuafa , elfere adiuenuta . Di maniera Che ll co- nofcea non tanto '11 Papa hauere cagione di partirfi dalla {ua prima openio- 8c rlfcaoldato con buone parole procurare, Che [i quietafl'e , 8c atLItalTe : le de- nc; quanto cercare & penfar modo , come egli nuocere polTa alla RepEt Che per Cio pregaua ella ad un tempo i1 Re Luigi, che egli la fede 8: la religion della lega ,che tra lui8t il Senato era, per rifpetto del Papa,che cofi ingiuflamente fi moueua uiolar non uolefle :8: Masfimiliano , che gne & indegne cofe aggregando , infiammaro hauea. Et tanto maggiormen- piu tollo ad ellere amico 3113 Republic: in cofamolto giufla' Seconuene- Clo pgu moderatamentc 8: pin fedatamente dargli contezza: &I'animo di 11",." per {e fleflb iracondo, 8t dal mal dire de nimici della Rep . incitato te fe ne sdegnarono , guanto nel‘l'una cofa nel Senato cofi fecretaméte trattai' fi potea; che egli di rlfaperla con tuttii modi n6 s'ingegnafl'e: 8t chc'l Papa |