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Show DELLA HISTORIA VINIT. Fiche . Alla fine fecero uenir drento alla citta‘l contadini armati di manieh ra , che prima con uolonti del Senato , & pofcia etiandio malgrado di lui afiretti furono a dipartirfenc. La onde per ordine de Padri l'cffercito lafciata Padoua da parte, & nelle naui fatto un ponte diecc miglia foPra quel luogo , doueil fiume dall'acgua del mare per un fortisfimo arginee‘ diuifo , 8: a Mcfire uenuto , quiui fi fermo . l Padouani mandate per lVleller Leonardo da DrelTano,ilquale con buona compagnia ui uenne,allui fi diedero, 8t ubidironlo . In quel mezzo ellendo da Roma uenute lettcre dc Cardinali Grimano 8t Cornaro a Padri , che diceuano, fe esfi nuoua Am- bafcieria a Papa Giulio non mandallero 3 nefluna fperanza hauere porerli , cheegli dalla fua oflinatione & durezza incontro alla Republica fi timouefle : esfi fei Ambafciarori crearono dc primi della citta , Meller Domeni- co Triuigiano , MelTer Leonardo Mocenico , Mellcr Paolo Pifano , Mcffer Girolamo Donato , MefTer Paolo Capello , Mefler Luigi Malipiero: iquali a Roma n'andaflero ; & al Papa ricliiedeflero, che quello , (he i {uoi minifiri alla Republica promell'o haueano , egli 1e attenech . Per lequali cofe alcuni della cittai di dolore fopraprefi, incominciarono priuatamente a far querele grandi 8c ramarichi contra coloro, che la cittzi reggeuano : non cotrofcelido perauentura cotali deliberationi con buonisfime ragioni elTer fatte38t accio cheipopoli,che alla Republica ubidifco- no, 8: le loro citta & paefi non folfero preda de nimici : alle forze 8: im- m.unm.url l unit at unit I l i I l O i i I i i 1 1 peto de quali parea,che bene dorrclTe cllere cederea quel tempo,& miglior fortuna afpettare : 8t allhora fi potrebbono quelle cofe ricuperare, (he per fuggirciguaflamenti & le ruine s‘erano lafciate : come pofcia la buona merce & gratia del 5i nor Dio , fi trouc‘) effcre auenuto. Qiclli adunque , che non bene la (0% intendeuano ,graui 8c amarc qucrele contra coloro , che al gouerno dell: citta erano , fpargeuano :dicendo , che non cofi timidamentc fi doueano trattar le cofe della Republica ne coll ageuolmeme haueretante illuflri (ma a nimici date: i noflri maggiori non con tante fpefe , ne con [anti clTerciti,& tante fatidie, ne anchora con canto fan- ‘OT‘IAVOLIBRO. it; follecitargli a tentar le core maggiori. Con quelle deliberationi cofi timide 8t eofi picne dl fpauento, quello s'era adoperato, che hora fiano conltretti a pm temere, & peggiori cofc afpettarc. Che fe pure .1ch di Francia per la uittoria del fuo efl'crcito fi douca cedere & non contraflare (hen che fe qualche parte della nirtu dc loro maggiori ne glianimi di quc . che uiu ono , folL {e nmafa ; egli certamente cofi propitia a {e la fortuna ritrouara non haurebbe) che bifognaua, o che a Masfimiliano, ilquale niuno elferciro inco- tro alla Republica mandate hauea, rante citti di loro fpontanea uolonti hatter 'date : o che le terre dclla Republica che nella Romagna fono , di mumnom,& d1 buone (guardie piene,haue[fero l'efTercito del Papa riceuuto, pnma che egli le co e pattuite attenure hauefle? Er hora douerglifi a Roma mandare Ambafciatori a fupplicarlo, che egli alla Republica conccda, chelefia lecito andare allui, 8: Che di leuarl'intcrdetro fi contenti E Qgefle 8t fimiglianti cofe per le bocche dc cittadini fentendofi , una parola di Mefi'er Matthco de Prioli detta altre uolte nel Senato da piu fauii fi ricordaua ,8: a quefii cotali s‘opponeua. Laqual parola era quella . Si come 1 buoni 8c ammaeflrati gouernatori delle naui far fogliono ; che quando la forza del mal tempo uincere non pofl'ono;& pericolo d‘afi‘ogate per lo pefo delle mercatantie , che nella naue hanno , foprafli loro; esli parte di quelle nel mare gittano : accio che folleuandofi alquanto il legno , & ell'o & le altre merci & Ia uita loro inficme faluar pnfl‘ano . Colidouea in quefli proccllofi tépi della Rep. fatfi: che pofcia, che il fuo effer- crto piu dall'impeto della fortuna, chedalle fpade de gli huomini era fiato rotto 8c fconfirto , 86 i popoli & lc terre , allequali mandar foccorfo non fi potea, le arme de nimici remeano; defl‘eroiPadri da fe & donafl'cr loro quelle cofc , che piu uicine eran loro , & piu ageuoli a prcndcre, affi- ne,che con quella uiail corfo loro fi ritardafl'c pin toflo ; (he le forze della Republica gin rotte Scinfiebolite opponendouifi , pure quellc medcfime mfieme con la libertzl dello‘mperio uoler perdere. Tra quelli ragionamenti 8t querele uennero al Senato Ambafciarori dcl Friuli, richicdendogli mo- gue, &inil‘patio di cotanti annihauerle acquil'tate 8t aggiunte allo'mpc- do da poterfi difendere & la guerra fofienere & rifofpignere , {e i nimici al, rio della Rep . affine , che in pochi di uolontariamente uia fi gittaflero : & che grandem'éte s‘ingannauano coloro , che credeuano, donerc trouarei nimici piu manfiieti & pin piaceuoli , perche la Republica cofi facile uerfo di loro fia fiara : che quelle cofe , che csfi (on ncflium certa fperanza 8: con cuna cofa tentar uolefl'ero‘:percio che esfi uolean tutti dallo'mperio dell: diCapo d'Iflria. chc'l medefimo addimandauano, furono maudati trecenro molti dil‘pendii Yer nia di guerra propofie s'haucano difaremaceficame'nte8c quafiinun )atter d‘occhio le habbiano fornite : per quefio crefccua piu toflo laloro audacia , percio che esfi men gagliarda rcfificre loro con fantr8c centocinquanta caualli,che uenuti erano in quelli didall‘Alhania. Ripofandofi l'efl'ercito alla terra di Mefirc ; ipofe il Senato a Camcrlinghi, fhe midal'fero a Prouedicori 709 libre d'oro : 8: a Proueditori,che riueduro Repnon partirfi . A quali incontanente mandarono i Proueditori per ordine de Padri una cépagnia di Stratioti 8c un‘altra di fanti a piedc . Et a quelli le ax me haueano trouata la Republica di quello, che esfi giudicauano. Et 9- il‘numero delle gEii & dwto loro il foldo j; qlle, che di uirtu 8cdi fede buonc cio queflo (luafi in un punto hauere la guerra finita era unoinuitargli 8t film 9 la guetra conofcefl'ero: le ritenelfero turtc,1afciandole altre andare- ‘ follccitargll P iii |