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Show I DELLA HISTORIA VINIT. taneme u'andafl‘cro . Ilqual raccoglimento di' foldati di centado a gli altfi fini della Republica (come fuole l'ufo effere di turte le cefe maefire)in brie. ue parse 8: fi diffufc. Il perche hora leuille8ci ragunamenti d‘huemini dcl contado d'egni eitlé, parte de (iioi hanno, ehe a quefla cofa intendono, d‘cf, {ere armati & apparecehiati di maniera, (he fenza {patio allaguerra fubita- meme gite & trouarfi & {eruire alla Repub.& per lei adoperare fi pofl'ano. Er quelfe genti tutte, foldati delle ordinanze fi chiamarone. Il Soldano do. po queflo pofio finealle controuetfie, che egli con la Rep, hauea, ad effcre con lei giuflo & dirirto fi difpofe. Et percio fureno in Aleffandria mandate le galee groffealla lore ufata mercantia, infieme colConfolo , che mi dimo- rafle : & con l'Ambafciatere di lui,delquale s'e‘ detto : a mi parrendofi eglifu da Padri denata una uefle di broccato fo derara di Gibellini, 8c dieci libre d'oro, 8c tutta 1a fila famiglia honoratamente ueftita. In quello tempo uenncro piu lettere 31 Senate da MefTer Vincézo Qu'irine Ambafciatete dallui mandate a Masfimiliano : per lequali s'intendeua , che eflb Masfimiliano fprezzara la pace , che egli l‘anno auanti col Re di Prancia hauea farm, 8:]: lega rotta, delquale egli, ehe mantenuta non gliele liauefle, [i lamentaua; col configlie della Germania deliberate hauea di uenire con elTercito in Italia, in apparcnza per potere ficuro a Roma palTare; in eHetro per caeciar lui dello flare di Nielane :il Senate deliberé di prepararfi di nuoue genti d'arme da pie 3: da cauallo. E: percio fi eleffete molti Cédottieti da cauallo : ne quali fu il Signor Virelle daCirté dicaflelle , & Guido Vaino daImola e6 feceto Fanri & cinquanta caualli per ciafcun di lero: & M. Iacopo Secco di L6- bardia,& M. Lutie Maluezzo Bolognefe con eenro caualli grosfi l'uno & l'altro. Er fu anchera ordinato,che fi facelTere diecimila fanti,che hauelleto ad efl'ere nel capo (one i lore Capitani 8C C016 nelli, & cinque mila, (he p le (itta 8c er le caflella fi dillribuillere :13: ancho trecéte caualli leggieri fatti uenire a Napoli 8c da] Zante; & la lore mellra nel lito della cittzi la doue esfi fi sbarcarone da magifirari ueduta,& dare loro il foldo,andarene a Triuigi . Trartare (file cofe uEnere rre Ambafeiateri di Masfimiliane a Vinegia,& richiefere al Senato,che pcio (he nefluna altra uia il Re loro hauea, fl cerentafle, (he egli cel filo elTercito per li lore fini a Roma,doue andar li bi- fognaua git poteffe: & che gli prometteua 8: la fua fede gli ubligaua,che egli fenza alcun dine 8e ingiuria ui paflerebbc. E: fc per qlla lega , the la Repeal Re diFrancia hauea, ellimafl'e il Senate meno honeflamente peter cie fare; ricordaua Masfimiliano a Padri,& apertaméte faceua lore intédere, nellum fede elTerc in quel Re,ne[funa céflanzafit (he di eio haueua egli fano pruo- ua molte uelte. Et percio piu licuramente farebbe il Senato,fe egli ellimafl'e 06 potete da (ll Re niune aiu to niun fauore afpettai‘e o riceuere giamai . E: ehe la lega , che Masfimiliano facelle (on lei , egli la fetuarebbe fempre Ci- SETTIMOLIBRO. 9'; m pin che la fua uita . Polla quefla richiefla nel Senate ; & effendofi fopra cio dette piu fenrenze , & alcuni magifirari auifando , che a Masfimiliano credere fi doueffe: uinfe nondimene uella epenione, che tennefihe a Maffimiliane fi douefle cofi rifpondere :ge Masfimiliano uuele pacificamente & fenza eflercite fare il fuo camine ; la Rep.efl'ere per eéeedergliele di mol< to buona uoglia,& p mandar fuoi Ambafciarori,che il riceuano , 8: c6 ogni honore l'accompagnino. Ma fe egli uuele eon l‘efl'ercito pafl‘arui : n6 porereil Senate dalla pace, the egli ha col Re di Francia pattirfi fenza fofpettione di perfidia .Et per quefla cagione non eflere per dargli 1a uia . Et non effendofi anchora (jfli flcsfi Ambafciatori partiti della eitta‘i ;il Re Luigi nuo: ua Amlaafcieria mantle a1 Senato,per faper la méte 8: la uelonta‘i della Rep. {e Masfimiliano guerra gli mouefl‘e : {i come colui , che gran tim ore hauea, efl'endofi diuelgato,che i popolidella Germania dauano 8e fumminiflraua- no ifinito numero di foldari a Masfimiliano,che i Padri in cefi unita impre- fa& confenfo di fille natieni fmarriti gli uenifi'er meno , i cofiumi degli altri hnemini, (i come fpeflo fuole auenire mifurando con l'ufanza 8e mifiira de fuei . Ma il Senate tutte le forze della Rep. er difefa del Re a fuei Ambafciatori promife : 8e cio, Che Masfimiliano hanea richielle lore , 8c quello, che eglino gli haueano rifpofio fe 10m palefe amicheuolmente. l Padri do: po (Elle uenendo a Vinegia i1 Conte di Pitigliano loro Capitano cla esfi r'r Chic 0 p cefigliarfi fopta la guerra con lui & c6 l'Aluiane, 80ml Carraccio- lo, iqli amendue p loro ordine medefimaméte uenuti u'erano ; andarono ad incétrarle col Buccintore, c6 la citra dintorne nelle barchette,& cofi il riceuetteto. El: ne glialtri di in quai luoghi, & a chegierno le genti della Rep. fi doueflero a Masfimiliano opporre infieme c6 esfi deliberarone. Et Che esfi tantello ritomafl'ero ;&qualunque parte de finidella Rep. hauelTe ciafcun (li loro prefa a difendere , a quella gli ordinarone , (he andalTe fenza dim era. Percio che elTendo flati certificati , maneggiarfi le arme ne fini di Masfimiliano, .3: feldati in piu luoghi ragunarfi : niéte lafciareno a fare,d'apparec- chiar l‘elfetcite, 8: di partir le gé'ti, perche a tempo {e gli occorrclTe . Come Masfimiliano da fuoi Ambafciatori hebbe intefe,che il Senate 116 uolea dar- gli ilpotere armato 9 li fuei fini pafl'are, egli licétié da fe M. VincEzo Quinno .Ilquale fermatefi ne primi luoghi della Rep.p nénenire piuuicino 3112! dual fenza l'ordine de Padti,concedendegliele esfi a cafa fi riterne . I Padri benche apprefl'andofi il mere di Dicembre a molti non parefle nerifimile, (he Masfimiliane douelfe c6 l'efl'ercito l‘alpi paffare : nédimeno Fame Pro- uedirore M. Giorgio Emo , ilquale c6 genti ne fini del Veronefe andar douelTe; deliberareno di tofiaméte in filla parte fortificarfi:& fpetialmére pche s‘intendeua certa quantita di fanti Tedefchi gin uenire perdifcendere dalle filpi . l quali fanti , non eflendofi anchora quei pasfi fortihgati , ageuolméte |