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Show DELLA HISTORIA VINIT. la del fr‘atello del Signor Lodonico, & con lui era congiuntisfime : pareano, Che della propria hocca del detto Signore ufcifl'ero . (ya tunqne ancho a I‘v'lasfimiliauo {om mamenre difpiacefl'e egni accrefcimenro delle forze& della porenza dc Francefi : ilqualc era etiandio flimolato dalla grandeinginria,d1e egli poco auanti dal Re Carlo riceuuta'hauea : per lo hauere egli rifiurara Madama Marghcrira fua figliuolafii molti anni innanzi per moglie prefa ,con laquale egli per la tenera eta della fanciulla , anchora congiunto non s‘era ; hauendo egli toltagli & per {e a moglie prel'a Madama Anna, DuchelTa diBertagna : laqualeil Duca Francefco padre di lei a Maffimiliano promefla hauea . In quefle mezzo ellende flare prefe le due Rocchc di Napoli , quale per forza & quale per ore : & gran arte de popoli della Calabria , 8c anchora di quelli della Puglia , al Re Earle rendutifi :egli huggimai piu non ricenea gli Ainbafciaderi Vinitiani con quella facilita, ne con quel uolte, Che era foliro di fare : 8: alcuna uolta etian- die [3 nantaua ,Che Colero,chenon uoleane, Che egli pallafl'c in Italia, & pigliaffe Napoli, del lore maluagie animo fi pentirebbono . La ende da prederti Ambafciadori,chenella Citta crane, s'incemincio Co Padri piu di- ligentemenre, Che per ananri fatto non s‘era a trattare di Conchiudere una _ n, "urn. lllll ll nuona lega :aquali il Signor Lodouico a quel fine medefimo nuoui Ambafciadorihauea mandari.M. Lorenzo Suare gia 'clal principie della fua ellortatione a medefimi padri hauea detto ; ell'ergli Rate impofio da filoi Re fchein ogni condition di lega, che al Senate pareffe bene Che s‘entraffe; egh parimentea nome loro entrar doueffe . Qleflo {ole Contenrandofi ch lapere, ac; e‘ Che'l Senate Vinitiano cofi hauefl'e giudicato , Che {i facelTe. Er Papa AlelTandro,ilquale gia fatto hauea efperienza de Francefi , 8: pa- lefemente detto, Che s'esfi tornalTero a Roma; egli a Vinegia fe ne uolea andare, per un'altra uolta n6 uedergli : defiderofamente quel giorno afpettaua, nelquale egli co Vinitiani & con glialtri fi Collegaffe. Et cofi l'ultimo dl\d1Mal‘ZO fu tra lore lega farta per uenticinque anni : a (iii-Tera della Mac- {la del Romano Pontefice, & della dignita & liberta,& delle ragioni & giundittiom diciafcun diloro . Perlaqual lega trenraquat tro mila foldati acauallo 8: menu a piedi tra tutti s'haueflero a tenere apparecchiati ; dando aqafcuno il {no numero . Et Cid era al Papa caualli quattro mila; a Masfimiliano fermila;agli Re di Spagna otto mila ;a Vinitiani alrretranti :vSC panmente al Signor Lodouico altrettanri; 8(di pedoni a ciafcun di loro quattro mila SECONDOLIBRO.uquelli, the mode hanno di Farlo; tanro , quanto fie mefliero,n'apparec' Chino :8: gli altri per la porzion loro i denari da Cid fare proueggano-v Tali lnrono della legit Fermata i patti 8: le cenditioni. Nel trartamemo dellaqnal cha Cetanti Ambafcinclori trouandouifi , tanti gentili huomini prepolliuiel‘l'ende , 8calla perfine rutto il Senate cotante uelte chiamareui; tanta fin la cura 8c la diligétia per ordine de Signor Diece, ne Padri 8c ne gli altri,di non ne fare a (11]: di fiiori parola : Che M. Philippe Argentene,Ambafciador del Re Carlo, andando a palazzo egni giorne, & ragionando co gli altri Ambafciadori; pure non pore mai di Cio‘ cofa uernna intend‘ere :di maniera Che eITendo egli Hate chiamaro il feguenre giomo, Che la legal fu terminata, dal Prencipe ncl collegio,& Certificate dallui la lega effer fatta,& faputi i nomi cle collegari : di poco il fentimento nonperde‘. Et benche i1 Prencipe gli handle dette, cie Che esfi fatto haueano , n6 percid elTer fatto, per muouere guerra ad alcune ; ma accio Che fe alloro moll'a foffe,petelTere fofienerla 8C dillenderfene : egli rihauuto alquito l'animo,dunque,difl'e, il mioRe tornare in Fracia non potra E Allhora il Prencipegli difle , Anzi fiche egli in Francia rornare {e ne potrafi: nofh-o amico uorrz‘i ternarui : & nei di tutte le cofe Che gli fieno di bifogne uolétieri l‘ageuoleremo .Laqual rifpefla udita egli li partl : & fcefe le fcale, che falite hauea, riueltofi :1] Cancelliere del Senate Che accompagnato l‘hauea fin giu nella corte, diffc, i0 ui priego Chemi riduciate a memoria quelle parole, ehe‘l Prencipe mi ha deite : percioche io niente me me ricerdo pin. Hauea il Papa prima , chela lega fi conchiudefl'e, richiefio al Senate, che'folfe contento per quell a reuerentia, laquale fempre la Circa era folita porrare a Romani Pontefici , mandargli per fun ficure'zza CinqueCento'foldati a Caualle & mille a piedi : per- cioChc quella fattione di Romani , Che s-‘era Col Re Carlo congiunta , tutti i fnoi configli grandemenre impediua . Er perCic‘), fubito Chiufa Che fir la lega, erdinareno i Padri,che di que foldati a cauallo , Che nelle fianze a Rauenna (Illa uernata fatta hauean0,& anchora ui dimorauanojl detto nume- ro preflamEte a Roma andafl‘ez8c infieme Che a M.Girolamo Giorgie,Ambafciador loro in corre, i lore Theforieri tanti denari midaflcr0,che egli in Roma "mille fanti farpotefl'e. Oltre accio fCrichro al SignorLodonice : Che egli altrctranto facelTe : 8: Che a Roma tari Caualli8r tanti fanti midaffe; colqual foccorfo il Papa la fua dignita difl'endere piu agenolméte potef- . llqual numero di genre armara ,fe alcun di lore , per la lun- fe. Appreflb queflo ordinarono i Padri Che quelli Ambafciadori , Che al Re fofl‘e, mandare in mm Carlo erane flati mandati , fe ne ritornaflero .‘Ilqual Re certificate di {Illa ghezza del cammo,& perla celerita, Chea bifogno Po non potefle; quel tale deuelTe a fuoi collegati mandareidenari,ch¢ III-C10 a f'pendere s'hauelTero; fecento libre d‘oro:&gl i altri in uece di 1m hauefleroa far l‘efl‘ercito . Er fela guerra hauera bifogno di nauiliot lega, dubitando fe egli tanto in Napoli dimorafl'e, C'hei Cellcgati nuoue g3: ti rannas-fere & cégiugnesfere infieme i lore esferciti, di-douere esfere im- pedito di poterfi inFranCia ritornare : deliberd fubitamente‘partirfi : {pe- rido che {e egli prima, Ch: '1 detti'C ollegatidelle cefe alla guerra opporm- |