OCR Text |
Show DELLA HISTORIA VINIT. no 8: da Page un anno Iiberi fofl'ero :ne di pagarc a loro creditori afiretti 'effere poteflero .Appreflo uedédofi nella cirti di Vinegia echre gridis'fimo numcro diqueicittadinidel popolo, che haueano alcun luogo dalla Rep. nelqual luogo acquiflo faceano 0 di falario di mefe imefe,o di guadagno di giorno in giornogffinefiheancho esfi alcuna cofa in (OH duro tépo 8c difa. geuole a ritrouar denari 9 la Repi comunc recafl'ero; Ii fecc cilia legge.(&a. lung; cittadino del popolo in officio pperuo fofl'e della Repi {e quite era ‘11 Tue falario d‘uno anno,o {e egli falario no hauefle, quite d'uno anno il (be. guadagno per iflima Ema dal magiiirato,ranro dieci uoltein comun: fra my di recaffe : qllo officio dopo la fua morte ad alcun fuo figliuolb o fratello o nipore rim aneffqo dicoliii,cl1e egli fuo herede di (1110 officio foflituiffe. A ' qm poi (he a tEpo gli officii liaueflcro; {e qufito era i1 loro falario d'uno anno,tanto ono uolre in comune recalTero ; tal ofhcio métre cgli uiuefle, non potdfe cfl'ergli roltozfuori nédimeno (111i ufficii,chei Sccretari del Senate & gli {criuani & miniflri de Procuratori di SMarco liaueffemla fomma 116- dimeno delle otto uolte poco a preffo p liberaliri del Senate alle c'mque fu . tidotta.Da S.Dieceanchora,af ne che la nobilirzi eriandio parte deloro dc- l. nari di Ior uoléti donalTero alla Repflfla altra legge poco appreffo fu {tami- z i i ra. Che qpalunque gentilchuomo della cittz‘i,clie rréra anni haueflqué'tilibre d'oro alla Repdmprefiaffgék dalla maggior pane do i detti Signori accio ri- i I ' . i; IIJJIIIIIIJWM‘ lII|-\ lll "NI- ls ceuuto folk; .1 coluifi Coccdefle per uno anno ell'ere nel Senato ,fenza perd dar fuffragio. Delquale imprefliro tale uollero i detri Sigxhe foffe la'coditio nc :clie della meti di uei denari,colui Che gli prefiaffc aifmétc nouisfimo ne fo fsc fatto creditorefbcll'altra metifle per'lo innizi egli debirox'e liauelTe ad efscre della Rep. per (6:0 di tributi o digrauezze (he egli pager cio potefse di quei denari . Er poco apprefso fu ordinato , chc quefiigentili buomini piu (he dieci efsere n6 potef'sero . MEtre quefie cofe nella cirti (3 Hananame, i Prouedirori piu giomi rennero configlio tra loro d'vnédere Vero- na per infidie : mofsi accio (Mlle pfuafioni d'alcuni cittadini eronefi‘, i quali per lox'o mefsaggieri a Padouanafcofaméte mandari, come cio Far fi potelTe dimoflrando a M Gifmondo de Caualli lor parente cittadino honorato & I; amante della Repjlquafe s'adopergua per la patria, 8C magifirati 8: maggio- 1' i ranze dallei hauca, amendue a prima none 3 San Martino l'efsercito céduffex'o : & cinquecento fanti eletti fr: tuttoil (5 p0 mandarono all: rocca , Che d3 quella p.11 1c fl congiugnea (6 1e mum della citti , laquale niolro ben munita no era.Cofloro entrati per due pone del reuellino : lequali Benedetto Pellegrino aperfc lore, liaiiédo {atto fare c6 molra diligéza & arte in Vice- DECIMOLIBRO. I40 Quefle fcale ef'sendo piu corte di quello,che all‘altezza dcl muro bifognaua; per Earle piu lfighe, fi diedero a legare l'una c6 l'altra . Et métre efsi intomo accio occupati erano ,i tiburi nella citta‘ a qnel luogo uicini a cafe 3 rifomre incominciarono , Efsi temendo efsere fiati fcoperri da Tedefchi, che quella parte dell: citti guardauano : i quali a1 numero di tre mil: afcendeuano : la'fciatele fcale fuori delriuellino fubitaméce per doue ucnuti erano, fi ritrafsa to : & pofqia all'efsercito, che per piu tofio po‘rerenella cirri entrare, lonra-i no n6 era,nulla hauédo adoperato, c6 gran moleflia & dolo re di ciafcuno fi rirornaronol Capitani de nimici n6 molto dapoi fecero gri uédetta di mol: tijcirradini , i quali efl‘cre flati di quelle infidie confapeuoli n6 tanto feppero quito fofpettarono. Il Pellegrino infieme co nofh‘i fanzi Fuggédo,a Proue- - ditori ne uénc. Alquale il Senato p l‘ardimento dcl Farro 8c per I'amore mofirato 9113 Rep. una péfioncognianno che a fuoi heredi peruenifl'e,poco apprelTo dond.Qgefla medefima pierai usc‘) la Repne figliuolidi coloro,chcuccifi Fur da nimici. Era una legge nelConGglio de Sig. Diece, Che nell'un citradino, di cui o figliuolo, o fratello, o figliuolo di fratello benificio ecclefiaflico haueITe, quando dellecofe, che :11 Papa & alla Repappartenefferofi tratram, nel Senate efl'ere potelfe.La qual leggei Padri fatta haueano, aFfine,che chi dal filo intercitgp la cupidigia d‘hauere benificii poreua effere {pinto ncl céfigliare di manicra,clie piu alle cofe di Roma che afllle della fua parria piegafle8: piu loro Emoreggiaffe, ‘ldire la fua openione, o dar fufl'ragio non potefl'e. QlLCfia legge i Signor Dicce allhora n6 uollero Che piu ualefle. Percio- chené penfhuano,che citradino alcuno poteffe elfere; il quale a cofi duri tEpi della Rep. meno amicheuolméte i commodi della fua patria,cl1ec'1lli del Pepa, da mi ella cofi fégnatamente era fiara ofFeC-i , tratrare & adminiflrar douefl'e . Er percic‘n 8c M. Antonio Grimano 8c M. Giorgio Cormrofic gli altri Parenti de Cherici ; qui do per lettere del Donato da Rotfia [finite alcuna corn fi deliberaua, perlo innanzi ui potclTero interuen'ire chuai lertere dimoflrauano allhora nel uero una grande ambiguiti & grande fofpenfionc della uolonti di Papa Giulio .lmperoche hora egli amicllcuolemcntc & c6 honorarisfime parole della Rep. ragionaua,promettendo d efl‘erle {anore. uole a ricuperar le terre Che @113 me Rheti & nclla Lombardia perdute haueu: hora dicea temere. del Re di Francis; ilquale egli tenea per cerrisfimo donerein Italia romare . Di Mafsimiliano eriandio fi dolea , dicendo,cl}e il fuo Ambafciarore hoggimai piu dallui admeflb non era :8: Che egli deifiCo,nimico gli era diuenuto ,per cagione , che egli l'interderro inconrro allaRepublica non uolendo lui, leuato hauea . Per quefle cofe,egli foile- za i ferram'eti da do ; poftro 1e fcale, (be few portate haueano, a1 muro del- citauai il Senate , che pace con Mafsimiliano con quelie conditioni che la cittirp andare pafsato {51er mum alla porta, a cui d‘andarc copoflo l‘lEluC? €in potea, facefl'e: & fpetialmente pofcia,che eglidal Re Luigi & dal Re Eu- no;& tagliatea pezzi 1e guardie Bilei apertal'cfscrcito ui fi mettcfsc détro ' rico d'InghiIterxa cffcre fatta lega conobbe : i quali due Re fi cgedca the tra ' llll |