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Show DELLA HISTORIA VINIT. la del fr'atello del Signor Lodonico, & con lui era congiuntisfimo : parenno, (he della propria bocca dcl detto Signore ufcifl'ero . (gs runque ancho a Maslimiliano fommamenre difpiaceffe ogni accrefcimento delle forze& dclla potenza de Franccfi : ilquale era etiandio fiimolato dalla grandein- giuria,che egli poco auanti dal Rc Carlo riceuura'hauca : per lo hauere egli rifiurata Madama Marghcrira {11a figliuolafii molri anni innanzi per moglie prefa , con laquale egli per la tenera eta della fanciulla , anchora con- giunto non s'era ; hauendo egli toltagli Sr per fe a moglie prelh Madama Anna, DuchclTa di Berragna :laqualcil Duca Francefco padre di lei a Maffimiliano promefla hauea . In queflo mezzo elfendoflare prefe le due Rocchc di Napoli , quale per forza & quale per cm : & grangarte de popoli della Calabria , & anchora di quelli della Puglia , 31 Re arlo rendu- SECONDOLIBRO.- u quelli , che modo hanno di Farlo; tanro , quanro fie mefliero , n'apparec' Cllan :8: gli nlrri per la ponion loro i denari da Cid fare proueggano-) Tali lurono. clcllzi legn Fol-mam i part1 & le Collditioni. Nel trattamemo dellaqnal lcga cociinri Ambafcindori rrouandouifi, tanti genrili huomini prepoliiuielfcndo , &;llla perfine turto il Senato corante nolte chiamatoui; [£11118 {ii In cura &l;1diligéria per ordinc de Signor Diece, ne Padri & ne gli altri,di non nc fare a 6}": di l‘uori parola :(he M, Philippe Argentone,Ambafciador del Re Carlo, andando a palazzo ogni giorno, & ragionando co gli alrri Ambafciadori; pure non pote‘ mai di ('16 cofa ueruna intend'ere :di maniera che efrendo egli fiato chiamaro il fegueme giorno, che la legs fh terminata, dal Prencipe nel collegio,& (ertificato dallui la lega cfler Farta,& rili :egli hoggimai piu non riceuea gli Ambafciadori Viniriani con quel- fapuri i nomi de collegati : di poco il fentimento nonpcrdé. Et benche il la facilitei, ne con quel uolto, the era foliro di fare : 8: alcuna uolta etiandio (i uantaua , che coloro,che non uoleano, che egli pallhlfe in Italia, & per muouere guerra ad alcuno ; ma accio Che fe alloro mofl'a folTe,porefl"e- piglialle Napoli, del loro maluagio animo fi pcntirebhono. La onde da predetti Ambafciadorifihenella cittzi erano, s'incomincio co Padri piu diligentcmenre, Che per auanti Farm non s‘era a trattare di conchiudere una nuoua lega :aquali il Signor Lodouico a quel fine medefimo nuoui Ambafciadori hauea mandari.M. Lorenzo Suare gia 'dal principio della fua cffortatione amedefimi padri hauea dcrto;efl‘ergli fiaro impofio da fuoi Prencipe gli haucfl‘c detto, Cid cheesfi farto haueano , n6 percio elfer fhtro, ro foflenerla & diffenderfene : egli rihauuto alquito l'animojdunquefiiflc, il mioRe tornarc in Fricia non porrfi EAllhora il P-rencipegli difl'e , Anzi fi,che egli in Francia tornare {e ne p0 [rile noflro amico uorrzi tornarui : & noi di rutte le cofe (he gli fienodi bifogno uolétieri l'ageuoleremo .Laqual rifpofla udita egli {i parri 2 & fcefe le fcale, che falite hauea) riuolrofi al Can- Re,che in ogni condition di lega, che al Senato parefle bene Che s‘enrrafl'e; cclliere del Senuro che accompagnaro l‘hauea fin giu nella corre, diffe, io ui priego chemi riduciate a memoria quelle parole, che‘l Prencipe mi ha egli parimenrea nome loro entrar douefl'e . Qleflo folo contentandofi di firpere, do 6 che'l Senato Vinitiano cofi handle giudicaro , che fi facelfe. derte : percioche io nienre me ne ricordo piu.-Hauea il Papa prima , che la lega {i conchiudefl'c, richieflo :11 Senate, che'foffe contento per quellareue- Er Papa Aleffandro,ilqualegia fatto hauea cfpericnza de Francefi , Sepa- rentia, laquale fempre la cirta‘i era folita porrare a Romani Ponrefici , man- lefemente derto, che s'csfi tornaffero a Roma; egli a Vinegia fc nc uolez dargli per fua ficure'zza cinqueéento‘foldatia canallo & mille a piedi : per- andare, per un'altra uolta n6 uedergli : defiderofamenre quel giorno afpet- ciochc quella fattione di Romani , Che s-‘cra col Re Carlo congiunm , mttii fuoi configli grandemente impediua . Er percic‘), fiibito chiufa chc fu la tails, nelquale egli co Vinitiani 8: con glialrri fi collegafl'e. Er cofi l'ultimo d: di Marzo fii rra loro lega fatra per uenticinque anni : a difTefa della Mac- flfi {lei Romano Pontefice, & dclla dignitfi & liberrfi,& delle ragioni & giuridimoni di ciafcun diloro. Perlaqual lega trenraquattro mila foldati a cguallo & uenti a piedi tra tutti s'hauefTero a renere apparecchiari ; dando aeigfcuno il {uo numero . Er Cid era :11 Papa caualli quattro mila; a Masfi- miliaiio feimila;agli Re di Spagna otto mila ;a Viniriani altrettzmti :& parimenre‘al Signor Lodouico alrrerranti ; Bali pedoni a ciafcun di loro qmrrro mila . Ilqual numero di genre armara , fe alcun di loro , per la lun- ghezza clel camino,8c perla celeritzi, che a bifogno foll‘e, mandare in temPo non poreffe; quel tale douelTe a fuoi collegari mandare i denari,che in. no a fpcndere s'hauefl'ero; fecento libre d‘oro:&gli altri in uece di 11" haueffcroa far l‘efl‘ercito. E: {ela guerra haucri bifogno di nauilio: lega, ordinarono i Padri,che di quc foldari a cauallo , (he nelle fianze a Ra- uenna filla uernara farm haueano,& anchors ui dimorauanofil detro numero prefiamére a Roma andafl'e:& infieme che a M.Girolamo Giorgio,Ambafciador loro in corre, i loro Theforieri tanri denari m5dafl'ero,che egli in Roma mille fanti farpotefl‘e. Olrre accio fcnfl'cro :1 Signor Lodouico : che egli alrrettant o faceffe : 8c che a Roma riti caualli 8r tanti fanti midaffe; colqual foccorfo il Papa la fua dignitfi difi'endere piu agenolméte potef- fe.Apprefib queflo ordinarono i Padriche quelli Am‘bafciadori, Che al Re Carlo erano fiati mandati , fe ne ritornaflcro . Ilqual Re certificate di Elfla lega, dubitando fe egli ranto in Napoli dimorach, c'heiCollcgati nuoue g5: ti raunas-fero & cégingnesfero infieme iloro esferciri, didouere' esfere im- pedito di poterli inFrancia ritornare : delibcrd fubitamente‘partirfi : {perido Che fe egli primal, ch: '1 dctti_C ollcgatidelle cofe alla guerra 099mm- |