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Show DELLA HISTORIA VINIT. & con quegli arneli, Che fubitam cure pren dere 8c feco‘recrir porerono,man. dare loro barChe dalla Republicn fuggendo, nella Cirtafir1C011erar'ono.;'che tunii copcrri publici 8ci111ogl1ifacr1 & molte Cafe d1pr1uar1Citrad1md1qlla turba s‘empierono. A quefii il Senato‘oromoglie dc denerr Clella Rep. foil: date 11 11iuere infino a tanto, C116 parriti 1 111m1C1Fu 101' libero 11 poterfi a cafa tornare. Dopo queflo infino a] {ofiemmento della Brenta, Che erzralfofina édetto , per loquale le naui, Che da Padoua uengono, per andalre a indegfia nell'acqua falfa fi rraporrano; 8: per tutto qnel lam delle p01; 1e§fq11e 5 :1 Citri,che Velinefi C11iamano,in1m1c1molte incurfiomco molu 111118: an & riceuuti fatto liauédo, pofero il ample quanto p111 porerhono urcmo alle mura di Padoua dalla parte delSettenrr1onez8c C011 1e arnglierre a batrere 1:1 Citti incominciarono : quantunque da fanrr della Bepubhca con Bgdiradnlo leg iera fpefle uolre rifofpinti 11c folTero . N-lasfimrliano nel [Mom er? dellaéertofa , C11e i Padouani a rerra girtato no 11aueano,nel mezzo qua 1fle - NONO LIBRO. .2, no fi tornaronolattantio anCho egli prefo ardire d'anclar Fuori della porn, infino a ripari de nimici n'andc‘) , 8C uCCifone alquanri , 8C conficcare le 10ro arriglierie , 8:121 poluere da ufarleparre arfa,& parte uia recata , {enza hauere alcuno de fuoi pduroj Padoua fi torn6.Q1eflo fuccelfo quafi certa {peranza a rinchiufi reC6,Che Masfimilianoin ("1110 all'edio a (no profirto alcu- na cofa n6 adopererebbe . Mai Proueditori percio Che denari da dare a foldati, piu giorni hauu ti non haueano : concio foll'e cofa , Che per cagion delle correrie de nimici, 8: per le uie, Che da ogni parte non ficure erano, niente portare ui fi porea :mandarono alla fine mesfi a1 Senaro,& ordinarono come do farfl porefle . I Padri adunque intefo queflo , mandarono oro da darea foldati in Foce della Brenta cinque miglia da Chioggia lontana per le nauicelle dc Signor Diece. @iui treCento Srratioti di norte té'po ul'Ciri dell: citti, prefer quei denari era (a diuidendogli di maniera ,Che Ciafcundi loro, Che piu ueloce cauallo hauea, ne recalle parte, affine , Che {e in rirornandoi nimici gli aflalillero,gli nlrri fofleneffero 1a barraglia: 8C quelli fuggcndo d: l'ellerciro fi ripofe . Era da quel laro preflo alla porta 1m battifolle 0 ba 10ne,Cl1e dir uogliamo, fatto di rerra con 1e mura d1 le1 congiunto,m311on entraua tanto 11c Campi qufito era la fua Iarghezza , poco meno'diguartrgf cento piedi :11 1131 Battifolle (on molta dmgenza 8C preflezza 11 .ofnrfef 1 per Congiugnerfi feco nel ritomo loro. Er per ingannare i nimici {e esfi l'af- Pitigliano 8: i (ll'roueditori ordinarono {Chefi faecffc, affine, Che eglli .0 £13 falifler‘o; due gagliardi muli C6 facchem d‘arena pieni a fomiglianza 8c ap- tutto quellato una fortezza contra 1 n1m1C1 do rrbartere .1 loro nlln [11;]. quale efictto fornire non folamente iC011t_ad1m& 1 fanri (lella Repu 1m, ma igentilihuomini Vinitia11i8ci figliuolr flesfi dcl PrinC1pe (on 1eéoro manila rcrra porrata u'lraueano . A uefla forrezza (on mille fantl 1] 1kg; lo fir prepoflo , ilquale i Francefi& i hedefch1, Che ufuuano del Cargpo ' C011 incurfioni 3<aflalri per entrare 111 1211.1 tentauano Jpelle uolte r1 .mran parenza,che fofler denari fopra la fchiena loro pofli nel mezzo dc Caualli meno feco :iquai muli a grande utilitfi gli furono . Percio Che inimiCi dallc l1auea.Ilche Masfimiliano a uergogna rccandofi3 C111amar1 a fe 1 fann Spagniuoli propofe loro gran premii accendendogli C111: prendcr 1:1 forrgzzle uolelTero. Eteran queflifantidi rutto il filo elljercno nell opflenione cg-i l1uomini di uirru & d1 ualore fenza dubbio i mighori . Iquali (o grande anx- mo l'imprefa accertando, con Cinque bandiere al battifolle BudaCrsfimametc n'andarono. Le altre genti non lungi dalloro armare fi Coreneano, afpe; tando i1 fine di quella pruoua, con animo,fe‘ella dallr Spagmuoll :1 pro 1 recaua, di entrare inconranenre nella Citta‘i. IlC1tolo ord111ato afuo1,chc con filentio drento alla munitione [i fiellero; 1e cofe da raccendere prefiamente nimiCi [i togliellero, 8C a Padoua s'ingegnafl'ero di peruenire.Et poche hore apprefl'o M.Lutio Maluezzo con ducenro caualli grosfi {egui gli Stratioti; loro fpie fatri accorti di quefia caualcata quafi nel mezzo del Camino con una groll'a caualleria cofi ne noflri percolTe , hauendogli gia da ogni parre Chiufi ; Che quelli,che porrauanoi denari, non hebbero (Epo di fuggire: ma tutti ugualmente a diffenderfi & a menar le mani fur conflretri. Ma nondimeno comeinimici nel mezzo della bartaglia facchetti foprai muli uidero; eflimido quella efl'ere la preda, Che cercauano ; gran parte di loro a pigliarli fi diedero ; {'1 Che agli alrri minor fatica rimafe a diflenderfi .Gli Srratiori poi,Cl1e co muli erano &non portauano denari; per trarrei nimici piu lun- gi da glialtri,Che porefl'ero; (i come Mefl'er Lutio da prima ordinato hauea; afuggire per lo trauerfo de Campi con loro infieme rarramente fi diedero. quali i nimici piu miglia feguirando, tanra celerita‘r perc‘) ufar non poterono, Che gligiugnefl'ero in lino a ranto, Che da Prouedirori,che di fimile cofa fofpettauano , unalrra frefchisfima &gagliarda cauallcria a foccorfo loro fir i1 fuoco fopra i1 cerChio terrcno di lei difpofe: Serra quelli, Che pofie 1e fea- mandate. M. Lurio di quella opera & Conliglio da Proueditori,& da CiafCu- le, non contendendogliele perfona, da rutte parrl {opra elTa falirono,_com_e no altro gran loda riceuette, ortimo frutro nel uero delle fue fariche. Dapoi fellanra fanti Spagniuoli dal Cfipo di Masfimimiliano fuggitifi fur da Proue dirori nella Cittai riceuuti 8: daro loro foldo. Ne di, Che feguirono apprefl'o, esfi ui fermarono i piedi , Cofi fece il Fuoco accendelre ; dalqzrale molt! perrrono : & cgli ne glialrri fieramente percolTe & .llClecgll tutu, &%1u a terlrl: gli gimilit parimente quelli, Che nicini a1 bamfolle erano dato 110cc :1 ' ' ' pofe 1n ' fuga, d1‘ modo,C11e con una grande {C onfirta a M355131$'liaarughcne fillelendo piu cl'una uolta quel battiFolle, delql s'é detto ,i fanti di Masfimihano d'ogni qualita‘, fuori folamente, Che ferirono il Citolo,quel nli‘edefimo |