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Show DELLA HISTORIA' VINIT. ne ('1 fofl'ero proueduti , {i dipartilTe; efTo Hello etiandio mal grado loro le uie della Iralia potrebbe aprirfi Percioclie egli non hauea il modo delle nalll da poterfi per mare cotanto ell‘crciro riportare . Conciofiacofa che quel- la armata, che a Genoua a (nu inflanza filtta s'era ; per una grande Fortuna, che le foprauenne nel lito di Piombino Ii fiacco & ruppc in tal guifa, che di nelTun commodo gli era flato. II Capitan dcllaqualc armara , & il Signm Antonio, Prencipe di Salerno allni per terra uenuti erano . In quefio mcz. zo tencndofi egli {0pm gli altri ingannaro dal Signor Lodouico ; delidc~ raua alienargli la cittz‘r di Genoua. Er percio hauenrlo egli dc fnoi farm '11 Signor Pietro Fregofo Cardinale,ilquale n‘era flato Doge, e lo mandd 21 Ge: noua; 8c M. Obietro del Flifco, 8: un fuo Capitano,Prencipe diBrell'e con undecigalee ,leqnaligli erano del fuo nauilio rimafc . Et egli lafciati canal- li & fanti ottomila alla guardia del Regno; a uenti di Maggio col rimanen- te del {no esfercito diNapoli partendo fi pofe in camino. In tanto Papa Alesfandro chiamati a fe iCardinali 8: iSignor Romani delibero di non al'pettareilRe Carlo , ilquale gia a Roma s'appresfaua :& accépagnato da due mila canalli & da tre mila 8: cinquecento fanti in due di fu ad Omicto. Alqual Papa Alesfandro i Vinitiani, temendo allni& alle cofe fue,di poco prima altri cinquecento caualli uelocrsfimi della Albania & della Laconia mandatihaneano : hauendo ellimato del Re Carlo donere auenire 'tlllfli quello che pofcia auenne: & cicie‘ che hauuta egli notitia della lega fatter, di ritomare in Francia affreztar fi douesl'e. In quelli di il Re mando al Senato uno de fuoi liuomini: ilquale cofi disfe. II {no Re non hauere mai 3 nel": funa perfona fnpplicato : & hora noler folamente intendere , {e la Rep. gli erayamica o ncmica. Ache il Prencipe coll rifpofc. Vfanza de faui 8c: pru- dcti hnommx efl‘cre nmetterfi alcuna uolta alle uoglie 8: arbitrio d‘altri : & l'altrul foccorfo clriedere & pregare.@ello che egli dicea,effere poflo in liberfifua, fe egli amico 0 pure inimico alla Rep.esl'ere uolea. Cofiui appreGfo qflo, & l‘Ambafciaror del Re M.Philippo Argentone di Vinegia li partn‘onoJ Fiorentini hauendo intefo chei Vinitiani infieme con Papa Neffandro, & col Signor Lodouico & con gli alrri Prencipi s'erano collegari, & (lie il‘ReCarlo s'cra cli Napoli partito per ritornare in Francia: fubiro incommcrarono a far nuoue genr18c a fortificarfi : accioche s'el Re per di li uolesfe pasfare &entrar nella cirti, nel potesfero diflornare . Conciofiacofa, chela Citti hauesfe con ferma deliberatione propo (to per niuna condi- tione uolere, che egli pin u'cntrasfe. Parrito da Roma '11 Papa, ui uenneil Regarlo : & midolli dicendo, che molto importana, che esfi potesfero efferemfieme & parlarfi. Non ottenuto qneflo dal Re , esfo uenne a Tofcanclla term nella uia Casfia :laqnale {e gli oppofe con nn gran numero (ii p contadim, accroche egli non u'entrasfe : alla fine le fue genti lapprefero , 3t Montcfiafcone SECONDOLIBRO. 13» Montefiafcone anchora. Laqualcofa intefa dal Senato, cip e‘un compa gno 8: collegaro della Rep. 8c masfimamenteil primo di dignita, ellere fiato (la Franceli niolato ; & incominciata la guerra dal Re Carlo contra i confer derari, ellimando che quido cofi fatti huomini Follero peruennti ne luoghi della Repnb. 0 pure del Signor Lodouico; non fi tempererebbono dal danneggiare & dal mal fare: ordino , che oltra quelli fanti , che in Lombardia s'appareccliiauano ; M . Antonio Grimano, Capitan generale con l'armam ,che egli quelli fiesfi giorni crefcinra hauea , all'lfola del Safeno fe n'andalle : accioclic egli nella Puglia , quando inipofio gli fofl'e , fen- za alcuna dimora palfar potefl'e . Percioche esfi gindicauano efl‘ere ottimamcnte fattofe i Francefi ad imperuerfare incominciafl‘emfifl'alirli etian- dio da quella parte. Il Relafciara Fiorenza, che armata s‘era , a Pifa & poi :1 anca fe ne nennell Papa ilquale era ito a Perngia, rimanclati queicaualli & qneifanti, che cgli dalla Rep . & dal Signor Lodouico hanea riceuuti,a Roma fl ritorno. Menrre che quefle cofe fi faceano , il Duca d'Orlicns che fn lafciato dal Re in Afie,aiutato da qnei di Saluzzo, 8c anchora dalla Fran- cia & da Snizzcri toflnméte fatto uenir foldati ; dato ilguaflo a confini del Signor Lodouico & paflhm nafcofamente i1 Po, prefe Nouara per trattato, che dentro u'liauea . Brain quella terra un gentile lmomo :un fratello delquale eflendo morto & haucndo egli alqnante belle & ricche polleslioni lafciate :il Signor Lodonico appreflo la morte di colni per inganno dono quelle cotali pollesfioni ad uno de filoi: lrauendo fatto citare il morto alla fepolmra, (he a ginclitio comparefl'e . Ora qucflo gentile liuomo del-idem[0 di nendicar l'ingiuria del fratel morto, aperte una mattina per tempisfi- mole porte, riceuette i foldaticlel Duca d'Orliens entro alle mura della cittzi. E: coli piu apertamente ancliora,i Francefi in quello Hello tempo 3 far guerra & a danneggiar nello'flato d'unal‘tro compagno della Rep. incominciarono. ln queigiorni delibero il Senate , clie fi facelTero cinque mila foldari a canallo Iraliani,& clue mila dell'Albania & della Grecia,oltra (111i , che gi'a erano flan clriamari, uenir fi facellero. Eta] Signor Francefco Marchefe di Manroua fu la condom in altri quattro armi 8t con maggior foldo rinonata: & con lniinfieme Fu condotro il Signor Ridolfo {no lie : 8c alqnanto prima era flato condotto il Signor Guido Vbaldo Duca d'Vrbino c6 4 7 o caualli : & in quei di M. Anniballe Bentiuoglio figliuol di M. Giouanni con 4 o o -, & il Signor Paolo Manfrone Vicentino,ilquale allhora era nel Regno di Napoli', con 1 o 0. Et nel medelimo tempo-giunfero al lito della citti, mille caualli leggieri, uenuti dalla Albania , & dalla Ammania : 8(fatta la moflra delle-géti fu ordinato,clieicaualli& ifanti a pic andafler nel Brefciano: & M.Marchione Trinigiano & M.Ln(a Pifano crca- tiProueditori andarono in campo.Et fu madam un Cancelliere. della Rep.. |