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Show nefiabili a fare mille fanti a Brefcia 8c all‘elferciro conclurgli . Fu detro ari- chora,che d1 fopra V81'911alil‘ellilllaffll‘lflllenlllaflo_fil[tlCOD POChl denarj, touaglia : ad effe riuoltofi 8: i rematori incitzrti della prora della fuagalea nclle colic del Galcone con grande animo fer1& percolTe.l'1|110 8c l‘alrro legno fi rifcnti dal uicendeuole colpo :inimici una mano di ferro nellaga. per pigliarfi poi il foldo l01‘mtom Brefcxa.Cofi crefcendo la lama tm le geti& '1! rimore della uenura del Re Carlo : [VLTriflano Saorgnailo nno dc rimi del Frioli li'aicllo d1 M. Girolamo huomo amanusfin‘io dexla Repzl‘c Ica del Proucdizore gitmrono & la ritennero , & cofi con ogni guifa d'arme cfl'cndc glfiuni & glialrri nicini ardirisfimaméte combnrrerono . Ma i nimici n'ando a I". Bernardo Bembo mio padre, uno de capi del Céfiglno dc D167 ('1 : proponendogli hnuere un fix‘o famigliare'Albanefe, huomo afiiito & d1 (6 al Proueditore abbmfciz‘ldogli moire panclze & la uela piu grfi de : di maniera, che quelli cheiui combarreano loldati 8c remarori,fi fgomentauano , & l'ammo & la uirru perdeuano . Ma non dimeno le altre galee, come (infalliia potea , erano prefemi & l‘una & l'alrra naue de nimici conla uirru pin tofio & con l'arrificio del goucrnare, &con la nelocitzi de remi,che con forze & (on potere aflhliuuno. Ala lanaue groflh denimici molte palle d‘arriglieria fcaricaua nelle galee : dcllequali s'alcuna fe le auicimun , factte & fasfi fopraeffa G aueutauano . Com barresfi da ciafcuna quafi quattro hore continuaramére:quando in quel tempo llegni Che la uettouaglia portauano con l'aiuto d'una galea, laquale gagliardamente combat- tendo le quattro fufie cacciare liauea , la bocca d'Arno pigliarono , un folo legno d1 rfiti perdumfi : ilquale tutta uia di fua uolonrzi‘a Liuorno fi diriz- 26.11 Proueditore hauendo otrenuto (1110 , (he egli grandemente defidera- l 44 tutra la fortuna diquella guerra effer pofla nel conducim ento di quella ner- pm corédo i Vinitiani dal di fopra ageuolmente gli feriuano: & oltre accio palle rli pece ardéri nella galea gittauano: laqual co fa gra nde incomodita‘l re- lfiluilm ‘u TERZOLIBRO. DELLA HISTORIA VINIT. f0 cfi'erc fapeffe il combattere con legni cofi grandi : pure'percioche uedea ua, cio era , di porrcla uettouaglia in ficuro , lafcié Ie nauide nimici , Che gran danno ancho efle riceuuro haueano :lequali con uento fauoreuole fi ritirauano & chegia uolre a Liuorno cran o :efi'endo nclla fua gale-1 gran numero di morti, 8: di feriti cento & uemi , delle altre naui non pochi per- duti 8c feriti lzr maggior pane. Per tetra poi ritornidoi fimti & Eli Srratioti della Rep. da Pifa mandati ; incominciarono .1 correrc ne confini della terra di Celia; chcé fopra Sauona, & nelle parri de Frficefi da Signori iui nati era poffsdura. Cio imefo, quelli di Ceua commosfi, con que fanti (he ui crane, & ue n‘erano molti, pref: learme ad esfi corfero. Co quali affromfidofi esfi tutti gli filgarono,& uccifcrne molti, & dugéto prefinc menarono . Polflcia andando pm oltra,incitatifi Era loro, ne borghi della cittfi da due parri Irando, fatto preda & uccifione dall'nno Sfl‘altro lato u‘accefero pane: ll fuoco . It qunnruuquc quelle cofe tntte ad utilitzi di Lodonico 8c di uolonra Rep. allliorn fpccialmente accadnre fofTeromon dimeno in quelli della flesfi di pin fpelTe ncuellc s'lacbbero '11 Re Carlo a] rutto od egli effere per nenire in Italia, 0 grandc elrercito douerui mandarczil Senaro delibcrr‘) (he‘l Capiffl' no con otrocenro (nualli al czimpo fenza dimora fe n'andnlfe : & le géti della R ep. rutte alle ripe del Po (1 feimafferofu rono eriandio elerti died C o- fertile ingcguo, & tale , che ogm cofa fi potrxa commettergli ficumlnente. Ilqunl fuo famigliare hauea (6.111190 parente,che era eapo (le canzerierx del Re, grfidc & molto amica bemuoleza; & dauagli l ammo d andare m Fra- cia, & di perfuadere a] parente, the egli col, ueleno 2 che feco rechlicra, uccidai il Re;ouer0 celando la coral a‘colm, elTo da {e ucculcrlo . Sci Slgnor Dieci uorranno a quello Albanefe d1 canto .fatro clare nlcun premlo; fperare, & fidarfi , the la bifogna in brieue fi formra‘i. N110 Padre anehora , ehe firpefl'e, (he Kali misfatri non foleano elTere accetCati da magifiratx; turrama l‘econdo il collume Scul'anza de maggiori communicata la cofa con glialm dug-8c dalloro rurti alCollegio raccontata, chiamaro a fe M. Triflano per ordme del Collegiogli rifpofe, Che la Republics no‘n lmuea Ber lo a_d1etro gxamai infino a queldiuoluroufaretalimodid‘infidieiconrraifii01n1m1c1, hauen- dolo pomto piu uolte fare :ne hora uolere mcommcmre. laquel Re- publica temea Nollro Signor Dio p111,c11e le porenze de gll huomini . Eflimando fenza dubbio quelli doucre elrere dalla loro malxtia uinti; l quali con fccleraggini cercano uiucere glialtri. |