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Show DELLA HISTORIA VINIT. risfima rocca farm lmneano. Andando il Re Carlo col {no esfercito diritta- flata,con quella medefima ragionc farla fua. lquali Re di Spagna delle loro cofe poco fecnri, conofcendo l'audacia & la potenria cle Francefi ,efli- mauano chei Viniriani dalla uicinitfi del pericolo mosfi, percioche un gri Re elTere in Italia potenre uedeano, foffero parimenre nel medefimo timo- lllllll - :~ l eriandio la Cicilia premiere, & per effere ella altre uolte degli Re di Francia re.Conciofiacofa che rutte le Repub. 8! le grandi 8: le ferme {petialmen- zi,i Nolani aperte loro le porte rirenncro il Signor Virginio & il Conte: te,a gli Re di fofpetto & di paura fono.Et percid al Snare haueano ordina- iquali amendue in mano del Re uennero : qmuumque csli prima richiel'to gli haucfl'ero , che cgli nella fua fede gli riceuefl‘e, & egli promefl'o gliele hauelTe . Erin ciofi parue che la fedc del Re uenne lor meno . Inrefa la fuga to, che falutaro il Prencipe & gli altri Signori Faceffe loro intendere,che esfi di Ferdinando ;il Re Carloa Napoli uenne: hauendo prima mandatiinnanzi fiioi Capitzmi : affine , che quella cofi bella & ricca cirta dalle {ue gen faccheggiara non folTe . Dellaq uale citta‘l fatto Signore, per mezzo degli n r; in Vinegia peruenneLa cagione di mandarlo fu, che esfi temuto haueano nonil Re Carlo , lzaucndo prefo if Regno di Napoli, fi ponefl'ein animo menre a Napoli , il Signor Virginie Orfino, 8: il Come di Pitigliano Capitazii di FerdinandoJlauendo in tefo che la citra hauea mandato Ambafcia- dori al ReCarlo per darfegli,a Nola con quella genre , (lie esfi haueano, fi rilirarono. Cofloro eflendo fequitari da canalli del: Re Carlo midari inan- I u SECONDOLIBRO. esl'o con Federigo {no Zio & con la moglie , che era flata del Re Perch. mndo Auolo fuo & con una figlinola del detto Re, li riconcro . Nellaqua. le Ifola, clle rial liro della cittzi non é molro lonrana, i RC (li Napoli una for- credeano i Vinitiani elTere (ii (1110 Hello animo inrorno al Re Carlo , di che esfi erano. Er che fe esfi defiderauano alfecurarfi dallui; esfi erano preflia metterfi a tentare ogni fortuna Con loro . Percioclle fa endo cli che prudentia, & di che fede era il Senato Vinitiano, con neflim Re piu uolentieri, che con lui farebbono per legarfi. Er che in compagnia del pericolo Papa Ambafciadori Vinitiani 8c per fue lettere refe grarie al Senato , che mantenuta gli hauefii: la fede 8c la beniuolentia , che gli era flata promeffa . Ferdinando con le fue donne 8: co filoi amefi ben pieni con dodici galee pal:56 ad lfchia : Ifola & di fito & di mura forrisfima , 8: da Napoli diciotto Alefl'andro uerrebbe ancho esfo :ilquale neflima cofa piu defideraua , che d‘hauere esfi Re 8: V iniriani con iunti feco :con le arme dequali, {e alcun finiflro auenilTe, 8c fornficarfi & iffenderfi potefl'e. Da cofi fatro compagno non poco di ualore & di forza , ma molto d'auttorita in comune giu- miglia lontana. 1n ueflo mezzo la fama della uenura,& del fuccefl'o delle gnerebbe; di maniera, che fperare grandemenre Ii porrebbe, ogni cofaloro cofe del Re Carlo aqTIIrclri peruenne : pcrcioche il Re palefemente hauea profperamente 8r con felicita douere fuccedere. Q1 eflo ragionamenro del Suare fu gratisfimo al Senato 8c a tutti i padri : iquali gia dal fiiccelTo delle cofe del Re Carlo, erano conflretti :‘1 mirarfi inrorno,& a remer di molte a1rre : lequali eflendo anclrora la guerra dubbia , non erano bene eflimareme confiderate . A queflo s'aggiugneua, che'l Signor Lodouico medelimo detro, che prefo clie egliil Regno di Napoli handle; uolea andare contra nri Trirchi : 8t per mare 8c per tetra guerreggiar con loro.Tanta fu l'openion d1 quella guerra, 8c ramo timore entro negli animi di quelle genti; chcin lfclrianonia, in Albania , in Acarnania, in Macedonia , coloro che'r luoghi mamnmi & i porri di quelle regioni habitauano,a luoghi di dentro fi ritraheuano, & nelle parri quanto pin lonrane dal liro fi nafcondeano . Verme- ro errandio letrere da M. Antonio Grim. al Senato , che mentre eglilun359" lalrnarma d1 Lepanto & della‘Romania con le fue galee fe n'andauagi re 11 credendofi quella efi'erel armata Francefe,rurt1 fuggiuano , & quei lnoghr fenza alcuna gnardia lafciauano :di maniera , che ciafcuno harebbe poturo credere 3 (lie feil Re Carlo in quei luoghi ure folamenre mofirato {i fofl'e ; tnrte quelle comrade ageuolmenre haregbe poruto far file . E: (ii iiero Baiaferte gin da prima quando egli intefc , che'l Re Carlo era enrraro m Firéze,hauea incominciaro a raccéciare le fue galee uecchie 8: a farm di nnoue : & cémandato, clie turre le fue genria piedi & a canallo in ordine fi ponefl‘ero : accioclieuenendo il bifogno foITero apparecchiare. In quel IEpo guml‘ero a'iLinorno fefl'anra naui, nellequali erano fei mila fami‘a pic 5t fecento caualli inandati elalli Re della Spagna a guardia della Cicilia :8: M. Lorenzo Suare,ilquale 1 detti Re mandauano Ambafciatox loro a1 Senato, hauea cominciato a diffidarfi del Re Carlo 5tra per alcune lettere alquanto alteramente fcrirregli, perlequali il Re a Napoli '1] chiamaua: & perche il Re haueua in fede riceuuto il Signor Gio,Iacopo Triultio ,ilquale egli hauea cacciato di Milano & bidito, huomo per molte cagioni inimicisfimo fuo: & anchora percio, che'l Re hauea uoluto che Monfignor d'Orliens, ilquale, come di fopra dicemmo, il Re haueua in Afielafciato; di quel luogo n6 fi partifl'e. @efle cofe percioche dimoflrauano nell'animo del Re effere qualche fofpertione fopra la fede del Signor I. odouico; haucano fimilemére polio fofpetro in quello di lui , di quanto foITe al Re da credere. Diche effendofi il Signor Lodouico c6 l'Ambafciaror Viniriano doluto; gli moflro, che egli uolenrieri da Francefi {i parrirebbe, & col Senaro leoa rinouerebbe.Erano oltre a quel'ro nella cirra gli Ambafciatori del Re lVTaslimilia- no ; il padre del nale Federigo Imperarore era quello anno morto : iqua- 1i di follicitare il enaro contra Francia non reflauano . le parole dequali Ambafciadori , pcioche Masfimiliano hauea yer moglie prefa um figliuo- |