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Show DELLA HISTORIA VINIT. , [egge ncl Senato con l‘approbatione di tutti gli Ambafciatori alla fine fu wrefa;diquefh1 qualiti : che con Ie arme & con Ie Forze del Papa , & del‘ la Republim Vinitiana, & del Signor Lodouico Pifa {i diflendeffezng>, iuntoui, cliein quello di Genoua duo mih faiirfmlla Repub, 1 facefl‘ero , 8: a Pifa [i mandafTero. Er die Genouefi accio confentirebbo. no il detto Signore prima liauea prefo cum 8( promeiTo . Intefefi quefle cofc; i Fiorentini prima, che'l foccorfo contra loro fi ragnnafl‘e; eon ogni cum 8(diligcnria fatti feimila fanti, a Pifa , non fenza {pcranza di prender TE RZO LIBRO. 3,- prosfimamente pafl‘ata ; accio cliei pofTefTori di bnom che in ogni tempo moieiiati no FoiTex'o : Céciofizlcofl Che per L1 malungirfi C: audaciu degli accnfiitori aneniua, (he alcuno era poi'co in rifchio delle pz'oprie mic V eriandio,c11eeglipermoirizmnipoffedurel'lmuefre:Fecero i Signor Die a una legge: (he chiunquc perifpatio di trenmnni {offs flato in pofl‘eslione di quI H noglia cofa : niente fegli poreITe fopra cio addimandare piu oltra : neleciro efi‘erc lo accufiire chi Che fia , fe non di licentia de Signor Capi . Hauendo i] Signor Lodouico quelln Refill primauera co] mezzo di m 01: la citta‘ n'andarono, (Smile porre s'auicinarono con le artiglierie. I nimici aperre 1e porte feceroimpeto in quelli fanti , & gagliardamente combattendo gli cacciarono , &le arriglierie prefero . Ne guari dopo queflo i1 Si- ti &gran doni da Masfimiliano impetrato,cheDuca di Nielano i] Chia- gnor PaoloViteilo della farrione & genre Romana de gli Orfinihuom forte & ardito, hauendo il {no foldo co Pirani finito ; a Firenze {e n'andd: iI Capital) Generale deH'armata un 111101110 .1 polh con denari mandaroa Napolidi Romania, a fare quanti pin cauaHi porefl‘cin queluoghi, & a porli fopra nani da efl'ere a Vinegia portati: effendo €in alla Nialia da rempo contrario pin di fopratenuro; & uolendo far quel camino per term , ac(ompagnaro da ducenro canalli di anoli, chiamari dallui a {113 ficurez2a.; fu aflhliro per min con grande impero da una euuaileria di piu di fecen- to Turchi : co quali quelli ducenro gagliardamente combattendo , ncciferola maggior parte de Turclii,& il rimanente mandarono in fugazpocliidi loro morti, 8C pochi piu refiando feriri. 0r M . BermrdoConra- rino echndo flato mandato innanzi ncl Reamea richiefh di Ferdinando (on cinquecenro canalli leggieri ; come egli fit 21 Semi , & con Federigo zio dcl Re,che a Seflh era conginnro : quatrro terre, che ernno in mono de Francefifl rendcrfi loro conflrinfe. Er daro poi con trecento cauaHi a renrare que diGaHuzza,cIie ii rendefrero ; affaliro d3 Franccfi i quzlli haueano per difenderli genre di piuluoghi ragumta. gaglinrdamente cabartendo gli foflenne ,8: non intramertendo 1a battaglia 8c molti uccidendoue gli fugo , 8c prefe il cafiello. Il medefimo Contarino effendofi poco ap: px‘eflo con quello fleITo numero di canalli nafcoflo , «3: liaucndo mandnri innnnzi a Frangetio, nellaqual picciola term, erano i Fraiicefi;a|c111npoc111 de (mi. (he dilkorrefl‘ero ;come i detn Francefi cofi pochi gli uidero, quelli & prefa 1.1 dignita} del Capimnato dallci darogli ,hauendo uno eflercitodi dicci mila fanti pofl'o infieme :1 Pifa fe ne ando,& acremente afi'alendolamel borgo della cirtz‘u fi pofe: delqual borgo non dimcno fu rifofpin to & mainto da queidi dentro ; i quali quanta pin genre poterono, haueano audio esfi ragunata. Ma quel borgo medefimo hauendo dapoi riprcfo i Fiorentini8c tenendolo : Temendo esfi di Pietro dc Medici :ilquale fidicea menarfes co gli Orfini fiioiparenti, & Che gin ne loro fini douea entrare ,lafciata Pifa, a diifendcreleloro cofefi riuolfero . 1n queflo mezzo furono fatli in Ge- noua ad infla‘nria della Rep. cinquecento fami, & mfidari a Pifa : 8: il S.L0' douico, come egli promeflb hanea , ne mando medefimaméte alrrettanti; fotto i] gouerno del S. Gafparro da San Scuerino, accio (be CH0 :1 gliuni,& a glialrri comaiidafle. ma me] new quelli dc] Slodouico furono affai meno. Nelqual rEpo cercando i Fiorétini con moIra inflanza di porere con danari dal Re Carlo rilmuer la rocca di Pifa, (he era da foldati di Iui renuta ; i Pifani meiti pin denari, (he Fiorentini 116 promerreano 5 hanEdo in pane promef- G, 8: in pane gia dati) hebberla rorca : 8c fubitohanura la rouinarono. Per parte de qua denari, (he in Genoua trouari erano, il céfiglio dc S. Diecepas g6 libre 4:3. d‘oro. Auicinandofi la primauera , pche M . Domenico Calbo nel gran Lofiglio hauea pcoITo d'un pugno nella faccia M. BernardinoMinoto figlincl di M. Pietro : i Signor Capi dc] Céfiglio de Diecewnn'idarono i] Cnlbo da] Céfiglio in prigiée & appreflo i1 cofinarono neil‘ifola diCipri, S‘rporraruel feccroEt affiiie,cl1eic bifogne delln cafa deH'Arzana della citta , quum folno moire 8: uarie, & hanno di mifliere di grande & continuara (urn , piu diligcntemenre fi pro curafl'ero ; a gli altri fiioi magiflratij (1min anticamenre nel gran Configlio {i creano , tre Signori dc primi d6"?! mafTe:il Semro gli mando M , Girolamo Leone gin per innanzi Ambafeiamreallui cream a rallegrarfene feco. E: in quello Hem) tempo Iiauendo loro predadouere effere fubito fi crederrero, 8: (OH incalciandogli allein- (itra Furono eIetti, & a quelli agaiumi , come maeflri. I quali tre Signori fidie peruennero: In onde eglifiiori ufcendo , anzi uolando ?& 1 fiioi contra loro incitando, quantunquc esfi fofTero moln pin ; non dimeno gli pofe in fugufik no picciol numero di loro & prefe & uccife. In queflo mezzo approsfimfidofi i1 Capitano co] rimanéte dell'eiTercito,il 5. G10 della Romeref‘rarello di GiulianoCardinale di 55 Piero in Vincola C6 molti cannHi 5c molri piu fnnri affaiito i1 S. Philippe de Rosfi,che (6 la (Sprignia de filoi ca: unlli dif‘ordinaraméte paflhua p la fclua di Casfino con molti pm calla": , §c fempre da qucl tempo in qua fl 0110 (ii mano in mano creati . E: In fiat: molri 12in fami, clie feco hauea,leuato un grandisfimo grido l'afironco: prosfimamenrc E iii |