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Show DELLA HISTORIA VINIT. Le lettere de Proueditori dal campo uenurc parimente recauano, il Re hauer prefo Carauaggio : & M. Iacopo Secco cittadino di quella terra, &C6dottiere di caualli della Rep. con la furl compagnia elTerui andato :Scdi fua OTTAVO LIBRO. in, Percio che haueano deliberate di dargll icaualli dell'Aluiano. Ma egli rifiu- l‘efl'ercito del Re afpettarefit in gride fpauéto efl‘ere tutte quell»: comrade. I Brefciani , iquali prime 8: con la fede & con l'ardire fcruiuano alla Repub. tatala coditione offertagli dalla Rep.al Re di Fri cia dapoi fc n'ando, pregadolo,che a Masfimiliano il raccomfidafl'e,& richiedefl'egli,che alla polfeslione di Cittadella il riponefl'eflarjle gia era di {no padre flata.Percio che egli f'apea, che nefluna cofa gli negherebbe Masfimilianoll Vicedomino d1 Fer- incominciauano a temere alle lor cofe,& a diffidarfene; l'apéclo,chei Rettori rara M.Luigi da Mula fcrilTe al Senato,che intefafi la rotta dell‘cfl'ercito Vi- uolontai, {e co fuoi al Re hauer dato :aggluguédofi nelTuna delle uicine terre loro haueano le mogli & i figliuoli &gliarnefi loro di cafa a Vinegia mandatig laijl cofa era grandeméte biafimata) 8(pcio in molto dubhio trouarfi di rurre le cofe. I fami da pie non uolere ubidire , 0 pure riceuuto , che esfi hanno il foldo largamente, tuttauia fuggirl'ene. Mancar loro le artiglierie, con lequali difendercla cirté poteffero , {e il Re ui uenifre. Et per?) esfi Proueditori temeano , non 3 Verona conuenifle loro ricouerarfi. Maquantoa Carauaggio apparrieue , egli s'intefe poi la bifogna elfereita in Lille modo. Chepcio che quei della tcrra per m3 ire a facco , deliberato llaueano di rice- uere il Re,che gia u'era col fuo efl‘erciro uenuto , M. Lodouico Michele Ca- nitianogran fegni d'allegrezza hauea (111a terra dimol‘rrato ; 8c che il popol tutro c6 licétiofe uoci & fironidiTiburi lieto 8t fefleuole era ito difcorren- do 9 la :ittiJEt che il Duca Alfonfo, a cui egli era ito , n6 ue l‘hauea uoluto asficurare,dicédo che la plebe incitata non fi potea (Grenere: & per cio l'hauea cofigliato apattirfene : & che poi potrebbe ritornare, (pride il bollore dclla guerra, & l'acerbiti & ingiuria delle cenfure di Papa Giulio fi fofi'ero raffreddate. Leqli cofeintefefi, fu riuocato il Mula a mczzo 11 tepo del fuo magiflrato, & egli a cafe fi ritomo. Et gia quafi tutti i'l‘popoli 31 Re (i donauano ;pcio che dalle géti della Rep. nefl'un foccorfo era lor ('lato; il'Scnato ordino,che quiz to pin rofio fi potefl'e,fi facelTero no rnilzt firnn: 1 Capi &Collellano della Rocca, ilquale con molta diligenza & di fanti & di uetrouaglie fornito s'era, hauédo i1 Podeflri nclla rot‘ca riceuuro, cla nimici animofaméte fi dnfendea. Ma hauendo i Franceii c6 innumerabile qtmnrirz‘lidiartiglierie tre di continui con poco loro profitto la rocca hattuta ; auennc, che dilauedutamente entrato fuoco nella camera della poluere, ruttoil modo d2 difender la rocca in un tempo tolfe al Caf'cellano, Per laqual cofa ifanti impauriti fe 8: la rocca & ilCaflellano 8c il Podefli al Re diedero: 8t loro fola la uita fix lafcita . Et a que due crttadini Vinitiani ordinato , che dimorire s'apparecchiaffero , ma pregatoil Re fupplicemente da un frate di San Francefco molto fuo conofcente & famigliare in Francia a non gli uccidere, la uira folamente non perderono; ma prigioni in Francia mandati furono, & lfigamé'te tenuriui . I Padouani uedédo la Rep.da ogni lato elferc opprefl‘a,raccolto i1 Céfiglio della cittzi ordinarono, cheincétancnte 5'05 lib" d‘oro fi rifcuotellero, & apadri fi mfidafl'ero;& che Ambafciatori loro {ubito [i eleggeffero ; iqli facefler loro intEdere & promettesferofe esfercp fare a giouaméto di lei ogni Cora, che cémandata lor Fosfe, 0 pure, che esfi per [a douer loro giouare conofcesfero . Laql cofa ueram‘éte grata &cara fu lorO; non ranto perche ella di gran giouaméto lor fofle, quanto per {1&0 , che do poreua dare elfempio alle altre cittfi di fare amoreuolmente per la Rep. Et efl'endo a Vinegia il Secretario del S.Ga{‘parro (12 Si Seuerino uenuto:& hauédo a Padri detto,che egli c6 molta fatica p cagione dellecenfure del Pap? era potuto uenire folo {'enza i fuoi caualli ueflito da cotad'mo apprelToi fit}! di Cremona; 8c richieflo Elllo, che loro piaceua , che egli facefl'c; esfi glittfpofero,che quanto piu potefl‘e, egli s'affiemfic di andare au'eflercito Ior o. nellahili dc Elli parte da magiflrati delle cittt‘r , glialm nel capo s'eleggelfero, 8(tre mila caualli dell'una qualiti 8c dell‘altra s'affoldafrero.lVla pongcroche qua dcliberatione in tito turbaméto di cofe,116 purest loro , che fornir fi p9" tellemc') trouidofi nella citrai chi a farfi fcriuere llClllfiCZgl10rdll118€ nomadamenti del Capitano & de Proueditori publicamente (la trim dxrprezzandoll, & ogni cofa priuatamente trattandofi : i Padri tementr,r10r11n br‘reue ogni partc della Italia,che esfi nella tetra ferma teneanofi togheflc :xlla Reg. riuolfero l'animo a difender la citri, & di uettouaglie & d'armate he fortlhcarla.C6ferm6 quell: loro deliberatione dall'una partela citté d1 Brel'cm ; che le genti della Rep. dcntro alle mura non hauea uoluto riceuere , drcen- do n6 uolere efl‘ere cofumata da gli eiTetciti : & che esfi erano am: fuffiuenti a guardarfi da fe flesfi : dall'altra lo intendere l'armata del Re Ferdmando gia effere apparecchiata nella Cicilia &nclla Calahna : dallaqurxle armata conofcieuano i Padri , che ageuolmentc fi farebbe Forum uierare, che grani alla cittz‘i non fi portaflero; fela Repubhca mag‘grori forzealler non Opponeffe . La onde fu deliberato , che l'armata 1 crefcrell'e in tanto , che clla turta dicinquama galee folTe . Et dal magiflrato delle biade furono dati ordini , per liquali di tuttele parri , che pin ageuolmente fi potefie, douell‘ero grani elTer condotti : 8c :1 magiflrati di Ciprr fcrrtto, (he quanta rm? gior quantitfi porefl'ero di grano , caricaflero rielle‘na'm : & molte natn co a mandate , accio che per mancamento di legni C10 no r1manelTe:& ordmato; (he fille naui, (he di {ale cariche dell‘lfola partite g1afoll'ero,rlouunque elle"0 f1 trorraflero ,gittato iui il fale, all‘lfola ritornallerofiék cancafferfi digran0 . Mandaronfi etiandio naui nell'Albania infierne _co mercatann , 8c |