OCR Text |
Show DELLA HISTORIA VINIT. 8: 1e alrre terrc di quei fini fenza molta Farica rieuperarono; ma '1 nimici anchora,iquali temendo delle noflre genti, ne fini di Verona con deriuationi d'acque & con argini s'erano Farri Forti, mouerrdo i noflri ii campo ucrfo quei luoghi nella tetra s'erano ritirati. Nelqual (amino i caualli leggieri midati 'mnanzi per moiefiargli. piu d'una uolta 8c prcde 8: uccifioni t'ecero, 8: {etc rimenarono prigioni. l Padri in queflo mezzo ."ecero Capitano di tut: ti iloro fanti i] Signor Renzo da Cere: 3( a Vicézo di Naldo una prouigion di cinque libre d'oro l‘anno in nira ordinarono. Mentre quefle core fi Irat- tauano , il Cardinal di Pauia per fuoi mefl'aggieriadoperd,che'l Come Gio. Francefco da Gambara; huomo ma '1 primi della cittfidi Bref'cia Chiaro Sci!lufl're : ilquale I‘anno pafl'ato elrendo Condotriere della Repub per cagione d‘una inimiflzi, che egli con uno della famiglia de Loredani gentililiuomini Viniriani da luigrauememe offefo, hauca; nella fconfirra dell‘efferciro con la fua compagnia a Francefi era paffaro : & hauuro foldo dal Re nel campo di lni,contra la Repub. fempre poi era flato ; che 1:in uolefre pigliar cura & fare, the la fua cirti 311:: Rep. tomafle. Et egli ; a cui hoggimai l‘lmperio dc u.uulIII.mr.; In-I |II "Ill- DECIMO LIBRO. «yo beraron‘o. Etpcio mandafi innanzi fecenro caualli Ieggieri, (he gl'indugiaf‘ fero; pcrcio che gin leuari s‘erano , a {eguirargli esfi c6 tutro i1 campo fi die- deroe lcaualii leggieri con la Ioro opera :1 Proueditori fodisfecero. Er fegli alrri anchora 1e loro impromeffe attenure hauefTero :la guerra fenza dubbio quel di recare a fine [i farebbe poruta. Percio che rorti 8: cacciati flue!li,il cheageuolmenre far {i pore: ; conciofia cofa che per la partita de rancefi , parte a Perrara iri, parte 2 Melano, a picciolo numero tornari erano: ne Verona , ne Brefcia, ne alcuna citri delle altre nelle parri de Francefi h2rebbe durato o perfeuerato. Mala fortuna, che anchor: fariara non s'era ck mali della Rep. empié l'animo di M. Lucio, che l'efl‘ercito reggeua , di ranta negligenza, che egli nel camino i fuoi quando per una cagione,& quando per un'altra,uanamente ruttauia, indugiaudo & ritardando , confumd i] {Epo infino a tame, cheinimici nelia tetra G raccolfero . A quaii nondimeno quei medefim'i canalli in Feguitando &in cacciando tanta paura fecero ;_ Che quelli (he erano entrati, alzato i1 ponre della porra, uenn quattro dc gh 10- Francefi era uenmo a noia, promife di farlo; {e la Repub. quel iuogo, the egii inn anzi la rotta appo lei hauea, gli rendefl‘e. llche fecc il Cardinaleintédere a1 Pa 2: , 8: '11 Papa difl'e 3! Donate, che operafl'e che'l Senaro obligafl'e a1 Contc giofrancefco la fua Fade , che farebbe, come egii hauea diuifaro, re fiiori lafciarono ; iquali fur prefi da noflri :8: uno de noflruhe feco en- fe Brefcia deffe aila Republic: . E: aggiunfe hauere anchora chi Parma con quelie anti medefime faria er dargli. Er percio fperare, Che egli in brieue nondimeno haueiido rifpetto all'antica amifli con quel fie, per la meta di caccierai i Franccfi d‘ltalia. felettere del Donato {opra quefic cofe pofero i1 Senato in gran dc fperanza di roflo la guerra finite. Ilperche chiamatoil a queflo decimo libro della mia liifioria fi ponga fine; [Signor DlEte uedendo, the ne magiflrati, (he nei Senarola Rep. procnrano;c13fcnno po- Sennrofu deliberato, che del Cétc Gio. Francefco cofi fofl'e,come egli Ref- teua effere compagno ad un'altro , (he in quello magiflrato foITefeceto una leggeé: diuiero cofi fatro :che a nefl'uno {i concedeF fein quelii magifirati del Senate potere eifere; a1 fo chiefio hauea, {e einBrefcia alla Republica defle. Er cheil Papa ui traponeffe la fua Fede : laquale compiutamente 1a Repub.atrerrebbe :grande pena pofla di filentio : acciochenulla di cio faper fi potefle . I medefimi Padri c6 uolontz‘i del Papa fcriffero al Marchefe di Mantoua , uolere farlo Capiran Generale delle genri d'arme della Republica, & percio mandafl'e in cittai a1- cuno de fuoi con cui cio trattar G potcfl'e. II Triulzi tra qucfle cofe da Brefcia pcrire a Melano partendofi, er cagione de Suizzeri , che fatto hauea- no impresfione ne fini del Re di 1&5 cia, fece feeo recare turte quelle artiglio rie, chein Brefcia erano. Eti Suizzeri elTendo loro iti inconrro i Francefi la, doue i1 Lago ma iore efce , due rotre date Ioro haueano . I Proueditori della Rep.che da {gerona Iontani non eranofatri auertiti the i nimici erano in gran paura,& di re flesfi ficuri non fi teneano; uedendofi non pin di fei o ferre miglia dalloro eflercito lontani : tutti iConeflabili 8c Condotrieri a fe chiamati 8c dimandati, fe ardire haueano di c6bat:ere;& di pocer Far pruo« ua della uirtuloro : di comune confentimento di ciafcuno d‘afl'alirgli deli- tr6 , prefo fii dalloro. Ora per tornare alla citrzi . Richieden do per fue lettere Enrico Re d'Inghilterra, che i fuoiminiflri potefl‘ero quaranta mile. at- chi trarrc di Vinegia ; hen Che cio contra l'ordinc delle legtri fofl'e;il Senato quel numero gliele concedette . Er accio the con memoria di cofa pacefica quale ne magiflrati, che'l maggior Cofiglio crea, per rifperto de parenn & dcl fangue efl'ere non fia concefl'o . |