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Show DELLA HISTORIA VINIT. .4 fe', eriandio mal grado di coloro , pe fini dequali da pafl'ar fofl'e :&elefl'e M. Nicoio Fofcarino in Proueditore,da douere andar con 111i. Riceuuta la deliberation dal Senato , '11 Marchefe incontinente a Vinegia ne nenne, guerra fi facefl'e; tutte quelle terre, chealtre‘ uolte della Signoria di Man: Iona fl'ate foffero , 8C hora Vinitiani le‘ pofledeli'ero , tuttc al Marchefe 11 & pofloii a pie dc] PrenCipe difle eITere nenuro iI tépo da {e gri demEte de- to a Vinegia fi ritorno . Er poco agpreflb 11 Signor G10. Fratiello dc! Alarchefe €11 a V'rinegia, per confermarli al foldo della Rep. rm no F11 rieeuuto. fiderato: nel quale egli porefle la fede 8:10 fludio fuo , & l'amore uerfo la Rep.che egli infino da fanciullo & in eflb allenaro Céflantisfimam'e'te mite: nuto 8: acerefciuto hauea,dalle calunnie dc gli innidi & rei huomini ofcura- to & inrerrotto,réderle & rapprefentarle. I Padri ordinarono, Che fenza dimora 0h fofl'ero date (Eco libre d'oro a conto del {uo foldo: allequali diece altre Iii-hm donate s'aggiugnefl'ero. deflc cofe a Pifa rapportate, fi raccon: fortarono glianimi de Cittadini gia infieboliti , & fperiza prefero , Che No- to nimici non fofTero per hauere troppo lunga allegrezza della loro uitroria : apparecchiandofi a foflenere ogniloro afTalto , infino a tanro Ch: '11 {occorfo deliberato fi mandafl'e . Ne er tutro Cio M. Gio. Bentiuoglioin tanto fi fgomentd , Che egli uolefl'e Ear la uia per li fuoi Iuoghi alle genti della Republica , anchora Che egli ne fofl‘e inflantemente richiefto : {curatidofi eflb Che'l Signor Lodouico, {e egli queflo faceiTe l'hauea minacciato di rimetterei fuoriufeiti in Bologna,& caCCiarlo cli quella Signoria & maggioranza: ranta 8t cofi fiera emulatione contra Ia Rep. & tanta cupidigia & cofi da buoni'colh1milontana hauea l'animo de] detto Signor Lodouieo oc~ cuparo. Ma fu nondimeno quella offefaleggiera. Percioche o M . Gio.non hatebbe uoluto C6traflare,o forfe pafl'ando p iifini di Faenza con molte piu gEti, & piu fermo eflercito fi farebbe potuto ropere 8c penetrate in (111i de "I'M-1M nimiCi. Ma molto maggiore & pin graue8t uie piu maluagiafu l'altra ofl'e- Eh'l'umi'n fa ; Cio fu Che'l S. Lodomco afl'ai toflo con nuouepromeffe r111olt<3 il Marchcfe dalla cura & imprefa dallui accettara. Percioche mandate a Mantoua i QVARTOLIBRO. il Proueditore, effendo il Marchefe dallui folleCimto a metterfi in camino'p effer gia comparfe tutte 1e altre genti : i1 Marchefe diITe non uolerfi partire: percio Che dal S.Lodouico gli crano migliori Coditioni propofle :allequali egligia s'era ubligato; percioehe i Padri anchora non haueano deliberato, (he titolo a dare gli haueflero£tcofi di (Etolibre d‘oro,che egli hauea in Vi negia rictuute 90 ne diede al Proueditore: 1e altre diece (he rimaneuano,dif{e hauerle fatre numerare a'foldati . Le conditioni erano quefle.Che'l MarChefe doucfl'e elTere Capitan generale di turte 1e genti di Masfimiliano in Ira- lia, & di quelle dc] S. Lodouico & de Piorcntini : obligandofi Ciafcun diloro dargii buon numero di caualli dell'una qualiti &dell'altra. £1: per queflo eonto gia glierano flati mandati denati , ma da] 5. Lodouico folamente. Percioche Masfimiliano non metteua denari 1n C6mune,ma l'auttoriti &il no me {no [010. l PiorEtini plalunghezza della uerra denari n6 haueano da darganltre accio fu aggiunto nelle céditionifiie fe 'ne fini della Repub. -guerra rendcffero . Lequali cofe intcfc, fubito1l PIKO‘I'ICdIIOI'C‘pCY ordme del @3113- Ora percioche q11a11doiPadr1poCo auanti trartauano d1 refhtulre 11111030 31 Marchcfe , i1 Senate hauca dehbcraro , Che quelle gentr, Che d'a Nlarara s'erano ritirate, doueITero riporre 11 S . Antonio Ordelaffo 1n horn ., 8c cacCiarnr: la Signora Caterina, laquaie hanea rnandato foccorfo a F1oret1m con~ traIa Rep. [lChehaueano eitimato i'Padrl Potere loro agenolmente nenu‘ farro,rm per l'odio, Che a (lilaimpndleafemmmfilo1C1ttad1n1portauano,& trap Ia fattione deldctro Signor Antomo. Ma nuoua occafione che foPrauenne rimofre i1 Senate da quei'ra imprefa, per'laquale gia era [taro promflo a rutto quello , Che bifognare folTe poturo. E nell'Apenmuo a confine d1 qucl d'Vrbino 1111 Caflello, detro Soliiano:116111C0nmdo,ne fim del Fiorentino aggiugne. Qreflo Cafleilo era del Signor Rialnberto Malatefla . IIqual Ramberto 11cnuto :1 [711310 de lVledm g111noflro1,ehe1 Vmitmm p0teano per fu oi fini in quelli dc Fiorent1n1,che con eflo 1u1confinanano , fen‘ za nenln cont rallo penetrate. E: Che ageuolisfima cofa era , perCloche‘nef- {lino di quello penfaua , nemmo ne temeua , afrahre da quella parte 1 nimiCi alla {proueduta ,8cpo1‘gliin granpaura , & far loro gran danno mnanzh the ash ui posfino prouedere. Soggmgnedo Che eflodeiiderana efrere 1n fede della Rep. riceuuto : moflmndo, Che C10 fenza unhtu d1 le1 non farebbc. Picro imparata dallui Ia min, &16 altrc circonflanze bene Intefe , tantofro a Vinegia nc uenne, 8cr11tra la bifogna :11 Senate fe palefe . leldrrnceu‘uto i1 Signor Ramherto nella Ior fede, gh confiittnrono C1nquc hbre (1 0m 1 anno (ii pronifione. Ritornato Piero nell‘efierc1to,&1e.altrc cofe dal Prone-- ditore 8((iilcof‘1d0tiicl'iOl'diflflfC; esfi a tentar qnefla unprefa eleITcro 11 Signor Barrhobmeo d‘Aluiano1 a mi SC aneho a1 §.CarIo Orfino figlmol del S. Virginio hauea i1 Senato una cédotta drcaualh donata . Ilqual S.Barrho? Iomeo‘dul capo, (he in quci di Forliera,tac1ta1nente parutofifion zgoeaualli leggieri , 8c ottocento Fanti; 8: per quel d1Cefe11a, 8C d1 Solhano (11.110136 ca1n111ando,perue1me auauti iI giorno allaBaduz d1CEamaldol1iClLe c1nuna flretta uall‘e,di grandi monti circondata , mentre 1 monact e ore mactutine cantanano . Er Chiamato , Che 1e porte aperte .gh foi'fero ; d1cend.o effere foldati del comnn di Firenze,che alloro Capitano eran mandau: aperte , prefero il moniflero : ilquale in uece di Rocco era,hanendou1 un'alta torre con la mum molto [ode & groffe; & pofltom genre allaguardia, & riflora ti di Cibo & di buon ruino i foldati; con quella medefima cele- ritai a Bibiena fe n'andd : & mandati innanzI alcum poch1 ca1ifill;,che |