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Show DELLA HISTORIA VINIT. riani non hauefl'ero di che poter Far ponte da ritirarfi in ficuro: nellaqual co. fa egligrandeodio di tutti gli huomini fi concito. Mentre quefie cofe fi fa. ceano , il Cardinal de Medici per opera di Biagio Criucllo amico {no fugoi di Melano & a Mantoua re n‘andd . Et un huomo del giouanetto Re e Turchi Soltan Selino portd lettere cli lui a Padri,perlequai egli daua notitia al Senato ; cheil padre fuo di fua uoléta gli hauea dato il Regno lit cheegli uolea con la Republica quella beninoléza 8t amiflai,nellaquale il padrelungamente con loro era flato,mandareinnanzi.Laqual cofa tuttauia era ita altramentc , cheegli fcritto non hauea. Percio che egli per forza & con learmi hauea conflretro il Padre a €4I19.R,£- Il Signor Ianes Fregof'o a prieghi dcl papa 8C1 permislione della Repub. ando a Genoua,& da Genouefi prepoflo alla citta fcrill'e di cio al Papa . llquale di {Illa nouella fi rallegro grandemente,& con fuochi 8c con artiglierie moflro i fegni della fua allegrezza. Et (he qllo fiefl‘o facelfero i Vinitiani all'Ambafciator Fofcaro richiefe :8: infieme che tre loro galce , che nella Puglia erano a Genoua incontanenrc mandafl'ero , per piu ageuolmente prendere due rocche d1 quella eitta da Prancefi tenure : il cheiPadri uolentieri gli concedettero :8: ad Aleffandro figliuolo del Signor Ianes fanciullo donarono una c6dotta di cinquanta caualli grosfi,laquale eoh' er un {no uicario regéefl'e. ll medefimo Papa addimandato hauea all' m afcraror di Ferdinan o‘Cirolamo Vicco , fette ga- l mumuui' ' m __ lee che nel porto di Napoli erano a queflo flelTo fare. Lequali galee non effendo anchora tutte a Genoua peruenutc , l'una delle rocche pofleui le arm tiglierie fi rendé. I Francefi addimandando loro Masfimiliano cheLegnago gli delTero; ilquale esfi {enza alcun giufio titolo pofledeano , percxo: che ecli era ne finidi Verona; fi moflero a uolergli fatisfare,& datolo a fuor minifiri nel Mantouano re n'andarono. ll Due: Alfonfo ito a Roma,haué- doin ublico Cofiflorio fupplicemente pregato il Papa, che afl'oluere ll nolefle (Fella {comunicagionc contra lui publiCata,per cagione,che egli co Friceli li hauesfi farrofguerra ; 8: il fuo peccato confell'ando , fu dallui afloluto 8: al afcio de picdi admello. Apprel'i‘o quefio hauendo efl'o Alfonfo intefo che'l Papa tacitamente oneua cura di prenderlo & ritenerlo ;.per configlio 8c fauore del Signor fibritio Colonna ,- ilquale nella rorta d1 Rauenna s'era fatto {no prigione, & era (em a Roma uenuto ;Fuggendofene ne fim di lui fi condufl'e. El: poi pallato nella Puglia ;percio che egli fapea ,‘ehe lc uie per terra gli poteano ageuolmente elTere dal Papa impedire, pafso in IF- chiauonia : per poi ripalTando il mare per le foci del Po :1 cal'a fua ritorxiarfi. ln Vinegia i Signor Diece bandi‘rono una meretrice, che D10 & .S'ayti £97" 2amente beflemmiato hauea, & s'era fuggita, pollale quefla cédmone, che {e ella inluogo alcuno dclla Republica prefa foffe,la refla le folTe tagliata 8e ella abbrufciara. Er un cittadino di Chioggia, che tre {ue figliuole ueEgini ultra C DVODECIMO LIBRO.- .77 uiriate hauea , Fatta ardere dal Podefla , degna pena helihc del filo pccca. to. ll Papa uedendo che iSuizzeri s‘erano hen portar i, in Confil'rorio,Difenfori della Romana Republica gli chiamc‘) : 8t ordinc‘ ) che da tutti gli huomini coll chiamati fochto . I Francefi aqnel tempo ufi‘iridr Brelcia con quatn‘ocento canalli & mille fanti pcr far prede ne'luoghi uicini, haucndo em molri contadini, & huominiJ & fennue, 8c fanciulli uccifi ,leuarofi loro un tumul to alle fpalle, 8c legcnri de Vinitiani oppon cndoli loro al rirorno , uccifi 8c prefi in gran par-re furono , 8: la preda che fatra haueano, pcrduca , gli altri fuggendofi appena , 8: con fatica nella term Ii ricouerarono. Al Signor kenzo da Cere, chea Padri iro era per trartar delle file cofe con loro ,fu accrefciuto il foldo della flu condot ra, Seal Signor Vi- tello & a {no fratello parimente, & filrono afiisgn ate prouigioni al Signor Gio . Brandolino,& a Marco Caflellaccio 8c 3 Saccar do da Soncino per li loro buon portamcnti uerfo la Republica . Fu etiand io ordinato,che {i faceITcro duo mila fanti Grigioni, & a gli alrri {i aggiug nefl'ero, fi che Foller tutti dieci mila. Percio che haueanoi Padri ordinate che i Proueditori a ricuperar Brefcia n‘andalTero;certificati da alcuni cittadi ni d1 cluella rerra, (he effi non poreanopiu oltra la Signoria de F‘""F¢EI9P fe ui mandaffero l'cflerciro, esli fenza ~dimora darebih'on mafia-biz-tare; & che term. ll per- che accioche con magviori forze u‘andalfero , deliberarono che‘l numero de fanti s'accrefcielfe. fl Papa pin chegia mai dalla fila infatia bile cupidigia dinuoue Signorie a tutte le diilicili cofe {pinto effendo ; percio che il Duca Alfonfo in ferrara non era, di potere egli in quel punto di tempo prenderla , fl credeua . Er percio {crilTeal Duca d‘ Vrbino , che fenza dimora con l'cffercito u‘andafl'c 3 & richiefe al Senato , che mandando quante pin 11an fi potelf ero mandare in P6 , la deliberatione 8t configlio filo aitafle. llchc elTendo (bro da Padri diligentemente Fatto & procurato ; 8c le genri del Duca , che in Ferrara erano , apparecchiatefi alla dilTefa , & oltre accio pal; fato il P6,etiandio Roigof roucdutamente prefo hauendo,tu cta l'imprefa del Papa al meme ritorno. Er parimente efrendofi i Proued itori della Republica condotti a Brefcia, pofleui le artigherie per barter le mura , dfendendofi gagliardamente i Franceflche gia nuoui foccor fi nella terra riceuuti hari‘é‘afibmienrediméno par-ea, che uano ll loro apparecchiament o effere doueffea In quel mezzo ritornaro in liberra il Cardin al de Media; uenne un gran deliderio al Vice Re di Napoli,& al Papa d1 murar lo fiato 8(in ordini della Republica Fiorétina. Percio che alla maniera , che allhota fi Ire .uaqnellacirtei , in tutte le guerre ella era {empre Ham fauoreuos "Mina a rancefi . Hmfld'p‘e‘r'nemma altra uia meglio uenir farto loro credcano ; che fe em in Firenze la famiglia de Medici rirornar Facell'ero . De: liberaron adunque di tenrar quelh imprefa con tutre Ie gentiloro , & cofi Z |