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Show DELLA HISTORIA VINIT. i'u dall'altro di cofior due alcun fouenimento,contra l'audacia & impeto dc te uedcre a foggiugnendo il cafo della Repuh. efferegrane, & le forze di lci luogo degli altriducprimi M. Giorgio Emo 8c M _ Paolo Capello, eglino rifiutarono le legationi liauendo esfi altri magifirati, dequaliefl‘ere leuati n6 niuolenza uerfo di loro confidandoci , 8cnella noflra conflanza; ci lianno tradito. ln lui fpero io, che tanta fcielerarezza ucndicheré, & aiuto & fauc- ‘ "Whitman LIBRO. & fenza forze, per dire quella fentenza , che il prefenre flato delle cote‘ permetteua, eh: [i diceffe. Percio the chi é colui , che in ranta & coli fubita caligine,che alla citta‘as'é oppofla, poll?! quello, che far {i debba, dirittamcn. rotte 8(debilitatc, ne uederfi quale flraniero foccorfo addimandar fi pofl'a Ma ci 6 nofiro Signor Dio, ilq ualci noflri nimici rompendoci la lccra the esfi con noi haueano ,hanno granemcnte offefo :eITo le arme degclilino. mini no teme, ne puote efferc da coloro ingannato, iqnali nella fede & ami{hi loro ripofandoci noi, &ne noflri moltisfimi & continuati ufficii di be- (1.! ("1mm " OTTAVO Franccfi non uenifl'e; giudicziuanoi Padri non potcrfi alcuno ben fermo oflacolo ritrouare. Vltimatamente elTendo flati eletti due Proueditori in uolendo, non poteano :grande odio del Senate , & grande di turta la cirta‘i addolTo fi recarono :ne percio in loro uecc alcuno eletto fu poi :pcrcio che ia della diligéza de primi Proueditori quello, (he i1 Senato dcfideraua, s'iiitendeua. Vna legge folamente fu fatta ncl: Collegio dc Signor Diecc : clic nellun tittadino, nefl'un magiflrnro nelle cofe aduerfe della Republica datogli, per qual fi uoglia cagione rifiutar potefi'e. Eletti apprello furono due re alla Republica porgerzl. Hauendo il Barbo dette quefle parole,rinolfe i1 Proucditori , Mefl'er Piero Duodo, & MelTer Chriflophoro Moro : dc- ragionamento a quelle cofe, chc a fare erano :il Che molti magiflrati pati- quali colui , (he piu fufi‘ragii hauuti hauefl'e,a Brefcia ,l'altro :1 Verona Ca- mente fecero. Dettefi adunque molte openioni; {i come a ciafcuno in cofi 0 elTere douefl'c . Di quefii dueil primo dilTe a1 Senato hauere grandemé- te defiderato,di potere in cofi dura fiagione adoperarfi perla Republica pofcia, (he piu lieta non gli era data : & percio nolere ire molto uolentieri allalegation fun . Il Nloro etiidio dinanzi al Tribunale del Principe poflo- dubbic cofe foucniua, chc alcuna utile foflezprimieramenre fu dcliberato per rinouar l'eflercito di mandardenari a Proueditori, iquali a Brefcia ricouerati s'erano . Percio che il Cornaro alquanro del mal fuo reflaurato , mEtre,chc eglial campo fi raccogliea, udita la rotta , era a Brefcia infieme (on quelli, Che fuggiuano , ritornato .Benche del foldo dato allegenti della Republica auanti il fatto d‘arme, non poca monera foffe loro auanzata'. Dapoi a M. Domenico Grimano & a M. Marco Cornaro del Proueditorfi: gliuolo; iquali amendue Cardinali St in Roma erano, {critto fu ;che esfi 31 Papa promettcllero .1 nome del Senate, the quelle terre medefime,che cgli all; Republics! chiefie hauea , della dition dilei, tr: lo {patio di quei di . chc egli propoflo hauea gli farebber date : & pregall'erlo , che non lafciafle, the la l\epublica da Barbare nationi lacerata foffezlaquale una fe efl'e confiimaffero gne eflb, nc glialtri Romani Pontcficiin Roma fecuri efl'erc potrebbono . ll chc ogniuno fapca, quanto fpefl'o alrre uolte Roma prouato liauefl'e. Allui conuenirfi , ilquale in una bellisfima parte della Italia nafcendo, uidc primieramente il cielo ;difendcre pin toflo 1c alrre genti della Italia, the accrefcerle forze & la potéza delle eflere nationi, pur troppo per {e ingordcu Bidi dare il guaflo alla Italia defiderofe, Pu etiandio ordinato, che M. An- tonio Giufliniano ; ilquale eletto dal Senato Proueditore a Cremona era in (amino per andarui ; a Masfimiliano dirittamentc fe ne andaffe: 8: con lui, {e farcil potea , pace con quantunque dure conditioni conchiudere : 8c dicefl'egli; Che ll Senato eta preflo a ritormrgli & Triefle & Pordenon '5‘ 19 altre terre,chela Republica l'anno innanzi della dition di lui prefe haueaz8c che quelle altre terre della ditione delliImperio, che nel Friuli, & nclla Lombardia, & in quella contrada , Che Venetia c3 detta , la Republica polledeua; ella tutte come dallui hauer riceuute eflimarcbbe. Percio che fe dall'uno 0 dall'altro fi, dille, chc egli dopo nofiro Signor Dio, hauca la fua uira uotata alla Republica. Ella di lei, come le piacefle, fi ualelle: (he egli con allegro animo era per renderéliele ; poi chc dallci riceuutal'hauea . Lequai parole da tutti lodate, molti enatori commofl'ero ,empicndo loro glianimi di dolcezza la charitzi della patria . Et quefli fiibito {e n'andarono. A Dionigi di Naldo fu la maggio ranza di tutti i fanti della Republica donata :ilquale s‘cra nclla battaglia [mm to, 8: di cui molti Conefiabili & fanti & preli da Francefi & uccifi flati crano , 8t egli francamente combattendo , ribattuti i nimici & rifofpinti s‘era ritiraro. Accrebberoil dolor dc Padri Era quefio le nouelle nenute di Romagna : che Giouanni Grcco huom di grande animo, 8: di Chiara fede, Capo d'una compagnia di balefir'ieri a cauallo, con quella gente,che in Rauenm era hauendo afialito i nimici per leuarli da Rusfi tetra quindici miglia da Rauenna lonrana , laqnalc esfi lungamentc alTediata haueano; per la caduta del fuo cauallo,era {hto prefo :8: (he hatxédolo i nimici alle mura di Rusfi accoflato fi . che da quelli di drento ucduto foffe, i Rusfini infiemc col Podefii‘i renduti loro s'erano . Et (he il loro elTercito hoggimai auicina. tea Rauenna per combatrerla fi douea . Et di quefla forte medcfima altre nouelle da quei monti, che fopra Verona fono, uenncro ; lcquali recauano, the in qnei luoghi 8t ne finidi Masfimiliano genti armatc {i raccoglieano : Scartiglierie a Trento fi conduceano , & uettouaglie ui [i portauano,& the era certa fama , (he Masfimiliano s'apparecchiaua di fat guerra alla Repub, Del Friulianchora & da Triefle erano i Padri anifatimellealpi otto mila fanti cllere poco meno, che afl‘oldati , per mandarli ne fini della Republica. |