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Show DEL‘LA HISTORIA VINIT. LIBRO.‘ :00 ifna naue Francefe per l'Oceano non lontano dall‘Inghiltetra nauigando, te petla uittu di lui, ma di gran lunga piu per la cagione, p laquale egli principalmentc era flato mandate :cio e‘ affine, che della pace & della c6cordia piglid una batchctta di uimini partite 8: di gufcia ferma d'albeti copettc fatta 8: copofia : nellaquale erano fette huomini di mezzana flatura , & di eo- a ttattar s'hauelle ,laquale la Republica fopra tutte le altte cofe hauea fempre amata & procutata, & a queflo tempo molto piu uolentieti eraper abbracciarla : put che ella fi facefle tale, che da ogni patte potefl'e effere 8: (h. bile,& Fetma : laqual cofa fperaua ageuolméte potere adiuenirerpcrcio che ella hauea per cofa certisfima, gli animi del Re Luigi d1 Francia & di Ferdi- lore ofcuretto , 8: di larga 8c patente faccia, & d'una cicatrice di uiolato fe4 nando Re di Spagna fuoi confederati efl'ere inclinatisfimi alla pace. La onde esfi lo confottauano a uolete al fuo Re quella'pace perfuaderc,che alle hoano ,doue allhora 11 Re {i ttuouaua fu pottato uiuo.Il Re Luigi defidetofo di ampliare i fini p del fuo Imperio in Italia , 8t conofcendo non po- nato,bu6 numero di canalli ell'una 8: Palm: armata c6 loro c6dottieri,che u‘andalTero fenza dimora.N6 mi tincrefcie tra (fife cofe trametterne una di uel tempo degna per la fua nouiti d'efl'ete nota a chi quefle altte Ieggeri. nata. Iquali huomini di cuoio dipefci uatiamente macchiato uefliuano , 8c corone di paglia dipinte con fette quafi otccchi teflilte portauano . Pafcieuanfi di came cruda : 8c beeano fangue, come noi facciamo uino . Il loro arlare non fi poteua intendere. Di fette fei ne moritono . Vn fanciullo in chnfiiane cofe & ficurezza & xiputatione fofi'e pet apportare; & al medefi- tetc cio affcguire , {e egli prima non fi congiugneua con Masfimiliano , mo Re fuo & laude 8c gloria fempiterna : il tempo eflere a do opportunif- colqualc era in difl'enfione :ne con quali atti lui , che per. molte uecchie 8: fimozla Republica cffere prontisfima a trattat la pace & procurarla c6 ogni nuoue cagioni nimico glieta , farliamico potelTe, penrando & ruminando diligenza & {ludio fuo, folo, che fi tru oui, che ella fia dal confentimento di tutti i Principi in tal modo uoluta & defiderara: allhora poi ageuole cofa fie ordinate a quale maniera , & doue,& con quali mezzani cio s'habbia a fare. La uenuta di queflo Configliere 8c la rifpofla fattagli furono feritte a1 Con- agni cofa , non rittuouaua . Hauendo e li dall'Ambafciator Vinitiano quell: cofe intefe, chei Padri dal predctto (glonfigliere di Mas fimiliano ha- delmetio Ambafciator della Republica , che a1 Re Luigi le raccontafle; 8c medefimaméte le comunicafl'e con Albion: Ambafciator di Ferdinando Re I II. II IIIIIIJIIr. ‘SETTIMO mo, di tutti i fantifihe'la Reg. quiui haucr uolefl'e, capo fecero. Et fu ordi- che £0": at apportar pace in comune a tutti i Chrifliani. Alla perfine chiedendo il onfigliere, chei Padri medefimi gli rifpondefl‘ero ,il Senato brieuemente gli riffiofe, hauerlo ueduto uolentieri, fi per cagionedel fuo Re, 11. quale era dalla ep. grandeméte amato & ofl'eruarofi come erano fiati dallei tutti ifuoi maggiori amati & honorarifempre; fi anchota particolatme'. di Spagna, cheapprefl‘oil Re Luigi era. Lequai cofe tutte fin dal principio da Padti a gli Ambafciatori dell'uno & l‘altro Re in Vinegia erano'fiate comunicate : pcio che il Senato hauea pfuafo n6 potere di qflo ufficio micare,p la lega, che :in con amEdue loto haueaIEt etiandio p unaltta tagione,& do fu pct tender gli animi de detti Re piu fermi alla conferuation della pace . In quefio mezzo Mefl‘er Piero Lando Proueditorein Faenza fece intéi dere al Senato , che il Signor Francefco Maria della Rouere Duca d'Vrbino hauea raccoltclegenti di Papa Giulio ne fini di quelle uicinanze,per fatne, come egli dicea, la moflra. Et i Fiorent-ini haueano otdinaro,che ciafcun‘ Eadre difamiglia nel dominio loro, 0 pure ogni cafa uno huomo armato al ‘ rouediror loro mandafle in unluogo, doue 1e genri s‘haueuano a riuedere: ne fi diceua a (ht fine do [i facefl'e. Per laqual cofa ricordaua il Lando, che ptouedeflcro i Padti, che Faenza pin forte [i facefl'e di quello , che ella era, affine, che la Republica qualche danno non riceuefl'e, {e il Papa alcuna cofa contra di lei tentafffi. l Padri cio intcfo, a MelTer Piero denati da foldat fanti fubitamente mandarono :& Lattantio da Bergamo , ilquale nella'guem' fatta nel Friuli 5: nell'Iflria s'era francamente & con grande'amorc adopt" ueano hauute: efiimando quella douete efl'ete ottima occafione di conciliarfi Panimo di lui, gli mando fuoi Ambafciatori :iquali affine di accendetlo e6- ttala Republica gli raccontafl'ero, come egli eta flato dall‘Ambafciator Vinitiano fatto confapeuoledi tutte quelle cofe, che Raubet fuoConfigliete haueua a Vinegia portato: 6: tuttii fecreti glierano flati aperti & palefati:da che poteua Masfimiliano conofcerc quito Fofl'e da credcte a cofi fatti huomini,iqualicofi apettamente lo difprezzauano , & quale animo esfi inuet{0 di lui hauefleto. Er tutto quefio farm a fua uoglia compofe, & accrcbbe: ne il fuo enfiere l'inganno punto . Petcio che-come Masfimiliano quefic COG: dal e feppe : dando loto pienisfima fede, come appunto fe uerc fiat: fofl'ero ; grandemente s'infiammo : & l'animo , che egli fine a quel di beneuolo uerfo la Republica fempre hauuto hauea ; da quelle cofe commoflo. al Re Luigi riuolfe. Conofcendo queflo il medefimo Re, (i diede a fargli ucz-I Ziidt con gtandi impromefl‘e ogni di piu prendendolo , incomincio a trat- tatcon Papa Giulio, 8: col Re Ferdinando ,iquali egli efiimaua effere deliderofi‘di ticuperar quelle tetre , che la Republica della ditione 8c impetio loto nella Romagna 8c nella Paglia teneua : dell‘uno fapeua certo,dell'altro lo giudicaua per lo mouimento & inchinatione del fuo animo (percioche ll Re 'Ferdinido di'cio nelfuna dimofiratione hauea fatta giamai ) che eglino feco 8c cé-Masfimiliano fatta lega pigliafl'ero a Fat guerra cétra la Republi- Cl. Ben‘che fieno di quelli, che affetmiuo effete cio flaw ttattatlc:I dal Re Lui-f, 1ili |