OCR Text |
Show DELLA HISTORIA VINIT. bifogno, Che noi per otrener queiio, Che defideriamo una grauisfimaingiu. TE‘RZO LI BR0. 3; ria facciamo ad una amica Rep. laqualein niuna cofa Ci offefe giamai ; fenoi gli : 8c la fperz'xza di ricuperare 11 fuo rcgno nell‘animo di Iuiflando 8c dubbiofa 8c pendente :il Papa da fuoi prieghi & pericoli commoITo, richiefe non fiamo con queiio efll‘mpio hora per confermare {1 Che piu negarla non con molra diligentia ai Senato,checgh una parre di quello eflercito, Che posfiamo quella openionc , che da buon tempo in qua éne ghanimi degli huomini, Che noi fopra tutti gli airri fiamo d.:lla cupidigia del regnare occu. da Nouara tomato era a cacciar Francefi del regno di Napoli 8c a giouare alle cofe di Ferdinando mandar uolclfe : promertendogli, Che Ferdinando gli darcbhe alcune delle fue Cittzi , Che fono al mare uicine ,in pegno da ef- pati : fe anchora gran parre del reguo di Ferdinando , 8: di quello di LOdOuico non pocac‘ tenura dalle genri de Francefi,i quali noi Ci habhiamoini. fere dalla Republica tenure , fino a ranto , Che efTo 1e refliruifca rutto cio, mici farti; ne Che fine fiano pcr hauer 1e cofe posfiamo per Coniertura {ape- (he eiia fpefo hauefTe per 111i . ll Senato non anchora hen rifoluto di man- re 3 di maniera,chc non ranto d1 fare 0 di prender nuoua guerra penfar ci bi- dar l'eiTercito a Ferdinando , ma inclinatoui non dimeno JITJi : ordino , fogna , quanro ie gm prcfc fornire; 8c di ammorzarquella fiamma , cheha gia Ie migliori 3: pm belle parri della Iralia pofie a fuoco ; fare , Padri 8c ordinare Ia Iegge, dellaqual {ere pregari: Cheio fielTo a Farla 8c ordinarla nolontariamcnrc 8c di buon cuorc ui do ii mio fin H‘ragio . Se pure da ogni parreal- deua. Percioche ordinaro hauea , Che a Genoua 8c in Marfigiia moire naui s'armafl'ero. Ia onde il Papa con Ierrere di feuerisfima cenfiira allui & a fiioi popohimpofe, Che forto pena di fcomunicatione , ogni appararo di guerra fra un mefe della ltalia 8c de fuoi luoghi rimouere douelTe . Pofcia eliendo che M. Bernardo Conrarino doucfle audarc innanzi a Rauenna con fecen- to CauaIli Ieggicri : affine , Che egii, quando cio {i dihherafl‘c, ranto meno di uia a fare haneffe per conduruifi . llchepofcia Che fu a Roma intefo : Ia bifogna prcfe alquanro di dilatione , perfuadcndo il Cardinale Afcanio Frarcilo del Signor Lodouico , Chei Vinirlani da {e foli farebbon Ia guerra fenza hauere a dar loro alcuna Cittzi per Conro dei difpendio : 8cgh Ambafciarori di Ferdinando, Che gia erano a Vinegia uenuti per patteggiarcolVSenato ,richiedeuano folamenre l'effercito fenza prometrer cofa ueruna piu oirre. Come il Senaro cio nide 8c conobhe Lodonico dalli flimoli della fua inuidia contra la'chubliCa elfere {pinto 8c portaro ; percio Che il Cardinalc Afcanio non era folito parlar giamai di quellelcofe , {e non moffo 8c auertiro dal frarcllonnando uia da fc gli Ambafciarori, affermando loro , Che per ml conto non bifognaua, Cheesfi pure un hora nella Cirti dimorafi'ero. In queflo mezzo tcm p0 efTendo la Hate prosfimaméte pafrara flato richie[10 i1 Senaro dalla cittzi di Faenza , che percioche ella grandementc temea deIlc infidie d‘alcuni fiioi banditi , cgli per la fua pierai ,8: per la uicinitzi pigliar uolche cura di reggerla , & di diffendere con la fiia aurtoriri il Signor fiata rEdnta Nouara :11 S. Lodouico , 8c farra Ia pace, mandc} fimigliantiiet- Hcflorre molro fancinllo di quel Signor Galeotro , deiquale nel primo 1i- rere alla citrzi di Genoua, {c alcun fauore dauano a] Re Carlo per la uia del mare. Erniuno dubiro, Che Cio non hauefl‘e chieflo a1 Papa ii S~ Lodomco per poterfi fcufare col Re, s‘egii ad un capo della pace fatisFarro non hauea: moflrando cio eITere aucnnro per piu hauere in (111a Cittzi potnro l‘autrori- bro ragionammo figliuolo, di cui ella era in gouerno : da poi corinuamenre di pregame & fupplicarnc i Padri non hauea punro di tempo intermeflb: delibero ii Senatonel mefe di Dicemhre ,Che la derta Citri di Faenza &il Signor fanciuilo in fede della Rep. fi riceucffero : 8c mandalreuifi un genti- tramenre [la la bifogna ; prima the di riceuer Pifa deliberiate ;quelle cofe ncccffariamente richieflc alla guerra da farfi con que popoli Che rra Pifa & noi pofli fono,apparecchiate. Dena queiia feméza dal Boiani , grande mu- tatione deileuolonta de Padri [1 Hide :nc alcuno {u rra rutri , Che fauio& prudente no] gludicaffe: cofi per alihora didilihcrar fopra do [i rirennero. A quefio tempo fu certificato i1 Pontefice, Cheil Re Carlo per Iiberar Nouara dallo afiedio moire cofe ogni di faceua, molte ne tentaua, ne percioil penfiero diritencrfi il regno di Napoli punro lafciaua: ilqual regnoegli anchora 8: co uecchi prefidii , &Con apparecchiarne de nuoui turtauia diffen- r51 del Papa (he la fun, fpetialmérc aggiunraui la diuina , daliaquale fogliono le huomo Viniriano , the a nome del fanciullo ui tenefl'e ragione : &ailui ii piu delle uolre gli huomini grandemenre commuouerfi .rHauea mandate cento huomini d'arme fofl'cr dati di foldo, Sciper loro ogni anno libre onita d‘oro . Er rurtauia prima,che do {i dehberafle, facendo impresfione & difcorriment! ne confini di Faenza queili medefimi banditi con l'aiuto der Fiorcntini : M.Bernardo Conrarino,i!quale a Rauenna era,co caualli leggie- a! Senato Baiafetreun {no huomo a rellegrarfi, Che egh ha ueITe cacciato delIa Iraha 11 ReCarln con 1e fue arme : coihii recc‘) a donare un bellisfimo canailo a Padrl : iqnali a M. Bernardo Contarino ii mandarono. In queflo mezzo procedédo le cofc de Ferdinando hora profpere, hauendo una terra nellaPugha per forza prefa, Che Luceria fi Chiamaua : hora aduerfe 8t contrarie,.elTendo egh‘fiato alcuna uolta da Francefi in fino a Napoli Cacciato :&in diuerfi luoghi la forruna mlhor liera, 8c talhor trifla dimoflratafe' gli:& ri & quantitz‘r di fimri mandato Ia per ordine del Senato gli ruppc 8c mife in fuga ; & quello fiato a1 fanciullo chc poco meno perduro l‘hauea racquifio & riconfcrmé . Er poco apprefTo M. Domenico Triuigiano huomograue & prudente, Che diffendeffe il fanciullo a nome del Senato , &a quelli della E |