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Show LA VITA D1 M.PIETRO BEMBO CARD. d'Vrbino , fra tutte l'altre llIuih-isfime d‘Italia l'hauere Duchi & Du. (hefTe, d'animi emmentisfimi ; di creanza di uittu & d1 cortefia incomparabile, come {i uide poi anche nel Duca Francefco Maria,& in Leo- «the con luiptaticaua , 8: ad afcoltare con attentione & a riceucre con fa- tisfattionc ogni cofa; che egli diceua ; come {celta & ueta . Quefli dolci nora Gonzaga funConforte, fpiriti chiarisfimi 8c illufirisfimi Stdegni d'e- hami haueuano fi adefcati 8: prefi il Duca & laDucheITa 8:6]113 honorata tema Fama,et come fi uede hora nel Duca Guido Vbaido lot figliuolo, fchiera di Gentil‘huomini & Gentildonne uirtuofe di quella cotte;chc et in Vittoria Famefe nepote di Papa Paulo tetzo, fua conforre, top: pin tanto iliufire et ranto fplendente d'ooni genere dilaude, quanto Ia noflra eta uede, et la futura mtendera . Regvendo dunque (come [i diceua ) in thino GuidoVbaldo et Ifahettafi camcorreua a quella Corte da tutti gii huomini eccellenti et preflanti in ogni forte di fcien\ ' '\ b ze & d'arti ,comeaduna fthuola di uirtu‘& di cortefi'a 3 rimafla quafi foio rifizgio a poucri littetatti &be]l'ingegnidi que tEpi; di molti, Che to: Ieuahogizi in Italia effere alla mighor 1tagione,inanzi Che la barbari: ca nimlca genre ‘ anzi I‘intetne nofite feditioni & la contraria fortuna hauchet guafie le fue prime forme,& lei quafi tutta in {etuitu d'e- flcma forza ridotta, come era clue-Ho dc i Re d'f‘iragona a Napoli, de i Duchi Sforzefchi a Milano ; 8: di molti altti Iuoghi; porti certi & Henri de i nobili ‘inteHetti nclie lor tempefle , doue s'efrercit a- ua & fi pregiaua 1a cnualleria la uirm‘ & Ia creanza : cliiunque dunque era ptci‘tahte in qualche mirtu‘ , {i ritiralla ad Vrbino , come a (no ptogno r'icouero ; doue era riceuuto 8t accarezzato da que magnanimi Signon a marauiglia . (brim fempre fi fiaua in penfieri,in atti,&in parole nobili , &uirtuofe 3 done efl'endo concorfo anche M . Pietro Bembo,tratto dal ualot di que Principi, & dalla fama di quelia honorata Academia, in poco té'po dicde di {e :31 f: ggio 3che era & amato,& honorato,& iiuerito da tutti come coia r.ira'L:& di riuerentia degna ;& finoolarmente da quei Duchi3co i quah contraife tanta domeitichez- za tanto amore, the 6 poi baf'tato a couferuarfi nella pofieriti di quella cafa fin the eglie‘ uifTo . Percio cheil Duca Francefco Maria Sela confortefifc poi il Duca Guido Vbaldo porrarono a M.Pietro Bembo honore & nuercntia come a Padre : e tutto Cid auueniua di M . Pietro Bembo eon moita ragione, percio the oltra la rariri del fuo ingegno & dell'erudi nonesrano in Iui mohe qualita‘i atte a trar a fe gli animi di coloro the con hi1 domefiicamente praticauano.Era( come s'é detto§ di fanrrue 8c d'aria gratiofa58c era poi di maniere molto placide & molto modef'te, 8c della perfona fin molto poliro 8c delicato ; & fopra tutto hauena me! 1110 procedere, & nel fuo‘patlarc una gtauité con una dolcezz fl nuouamente congiunta 5cheinduceua ad amario & reuetitlo ogniuno a ; di pamzi'nobiii‘sfimmera di perfona gtide & hen fatta ; di helle‘et {tine Futtezze, the non folaméte amauano 8c honorauano M. Pietro Bembo 5 ma n6 poteuano quafi fenza 111i uiuete , in tanm the cgli era sfotzato il piu del tem- po flat fuor di Vinetia & dimotarfi in Vrbino. Ii the potem fat fpeffo & di Ieggieri ; per la uicinitzi che 6 da Vitictia a Pefaro, 8t d‘indi ad thi: no; doue perlo piii [Duchi fi riteneuano . Er quefla fii una delle cagioni , che accompagnata con 121 fuel naturale inclinatione Io difiolfe uie piu, dall'attendete alle cofe deIla fua Republica me lo lafcio pur poco aunez- zatni il gufio. Di Che M.Betnatdo fuo padre fi doleua affai , & me lo riprendeua fpefTo 3 cetcando put d‘indutlo con la fua auttotitzi a prendet moglie come faceuano gli altri, per porgli iI primo freno ; & a uolger l'animo allecofedella cittc‘l ; Sta praticare ; 8:3 procacciat d'hauer ho nori & lnagiflrati, come' i giouani di quell'otdine quafi tutti faceuano; efl'endo uniuerfalmente il fine di tutti quei the fi ttuouano membri nobili di quella Republica gli honori & igmdigflimando uano e lieue ogni altto fiudio, & ogui altra cum 5 the da un Gentilhuomo Vinitiano fi ponga in qual fi uogiia altta attione & o‘pra ; per procacciarfi laude 8c ptofitto, quei folamcnte ueri & proptii honori flimando ; Che d3! la Republica. Er quantunque quei thehanno piufeuetamente diffinito l'obligo del Hero Senatote; uogliauo che effo lniri folamente all'honore & al ben della Re: publica fenza riuolger mai I'occhio a fe flefl'o , 8: a1 filo proprio hono- re 8c interefl‘e , come di molti chiarisfimi Senatol‘i di quefla Republica pottei dire ; {e io hauesfi tolto a fcriuer la lot uita; 8: non quella di MPietro Bembo ; tutta uia perche noi fian put huomini ,8: quefia Republica 'e‘ d'huomini; & non d‘AngeIi ;non poffendo fempre tenerfi a quella mira;&riuolgendofi a glihonori & alle digniti; quafi premii conuenea uoli( come i Pilofofi han uoluto ) della uittli, caminano con pin certo paflb Sepiu ficuto a1 beneficio della lot Pattia; che non han mai fa t: to gli huomini dell'antiche Republiche che io habbi mai letto 6 udito :l'arme de quali le piu uoIte pet farfi grandi8c illuflri foleuano efl'e- re gli ardimenti, 1e fediuoni & Ie Iargitioni; doue qui nella Republica di Vinetia , é l'ambitione honef'ta & congiunta con la uittl‘t; laquale chi togliefie uia ; totria ( a mic giuditio ) uia i! nodo 8: lo flabilimento di effa ;pet cio che defidetando il Gentilhuomo un magiflrato , 6 , 1m homo: re , & fapendo non poterlo confeguire fe non per uia di fuffragii di mol- ti ; {aluta tutti, fa appiacere a tutti, 8t ( quel ch'importa piu) Ii prepata 8: at 9; V |