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Show 256 [ETTERA XIX. re il medefimo che diflc quell' Antico a chi gli era a]. late a una magra cena, fervita in una {uperblflima argenreria; argemefl fizme conviwzmur. @evedo , nella fua Thalia,introduce alle nozze del cavolo cappuccio, ‘ in quanta di tame Dame, c Cavalieri, divcrfe frutte, cdefcrivendo pocticamente cial'cheduna di cfl'c in quell' _ . I" So‘pm la lettem B. e perch? ella :' adoperi 6052/106on nelpriizczpio k%@mmfl cquipaggio, in cui le vefic la madre natura, quando vicne il carciofojn quclla fua gala di tame fogh'e fo- A L s i G N o R. pra foglie, dice Dom Alcacbafiz, compute/Ia, A imitacion dc lar flacas, Bafquifia: yrra: bafqm'itzs, Came pom y mun-ha: fh/das. Se @evedo aveffe avuto a vclhrla in oggi alIa moda, non averebbc mancato di mmerla in falpalfl. come ho fatto iod'una piccola olfcrvazione, venutami farm per difgrazia, Che potcndo bemffimo mettcrli in poche righe,pure ho trovato Ia via d'empicme i! terzo tbglio. Per non intaccare il quarto, difpenfandomi da tuttc quellc fcufc fmaciofe,‘chc in buon Iinguaggio non vogliono dir altro. fe non voglion dire, lodatemi, ch'io ho detto benc, riverifco i1 Signor Come mic Signor: divotifiimamentc. 'TOMMASO BUONAVENTURI LETTER/1 XX. Enfa,.e .ripenfa a chi mcglio pater comuni. care mm mm offervazione, o fcccagginc, per {entire fvelatamente,fenza .alcuna con. folazione di parole,direbbe il Caflelvetro. fe ella non é piuttofio, come fortementc nc dubito, um fcioccheria, non trovo meglio del Signor Tommafo .mio Signore. Ma 11: 1'0 glie« la dico cosi all'impazzata, penfate {e c'é via,n é verfo, ch'ei voglia findiarc qucita caufa con un poca d' attenzione. Egli me la giudica cos} fu due piedi,mare beI/i, dice, che io voglio far nafcer mifiero dove ei non é, e non ci pub cflcre; che cll' é fiata una mera cqfualitz‘l; e andategli dietro, {e e' ve ne d91 H were ; e1 v1 din 1' udlenza, chc 11 d2: 3' cialtroni. Bifogu dunque vedcre di farcelo flare, e proccurare di erz‘z ghela a here, come ti vdavano a here a] tunpo dart antic le Ingdlcine; e jo mi ricordu d'aveme prch 3 queflao fuggla, ulcuzanc 1' invenziqn; dallo Spczxale d:l COL, 1c- I _ '\' I") ll \l' . M, MD.- |