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Show 94. LETTERA VIII. le regiom' pil‘l falvatiche dell'America Settentrionale, che cl vogliono efli ancora fare i gentili. e i delicati, raccogliendo quella, che non coal poca, né cosl me- Sopm glz' Odori. diocre l' Occano del Non getta alle lplaggie dell: Florida, dal Caravagnal, al Capo di Sant' Elena , pet AL SIGNOR CAVALIERE fervirfene ne' giorm dc‘lle loro folennlté, delle loro nozze, de' loro conviti, de'loro fpalfi, dellc loro ga. le , flruggendola a fuoco. a ufo dl Latrame, impraflra- ndofenc nlmoflaccio , le mani , il petro , e pifi giL‘l ancora . Che {e a nazioni cosi fuperbe,e cosl brutal; valelle la 'GIO: BATISTA D' AMBRA «gwmfiaw pena difpedire unamilfione di galanreria,e ('6 come for- to Trajano, i Romani rinfufero l'Egitro coll'abbondanza delle fue proprie ricolte,cosi lotto dl no: i To- .._‘ , >V N‘-‘ A fcani rifondellero la Turchia , la Perfia, l'lndle colle L E TT E R A IX. vendemmie de'loro balfami,colle peleagloni delle lo- 0n fapete? una nuova grande; Martelli non hapil‘l detto uno fpropofito. L' ro ambre, e colle tagliate de' loro bolehi ,aromatizando le Mol'chee, c profumando i Serragli, coll' animc odore di quell'vaua di fior d'aranci, che alle {ere pallate fu prefo per digi- di quegl' iltefll odori, de'quali quegli l'graziati Barbari,s'abbracciavano cosi abbominevolmente colli {clattati Cadaveri;d1te Cavaliers, che flupori, chc el‘tafi non farcbbono i loro, che compiacenze, chc applau- neftra , fié poi trovato,che era di gine- fi, che glorie le nofire? Del reflo dalle Corti in fuori, tutto l'Oriente fe ne giacc in una difperata inl‘enfiblli- flra gineflriflima, é quello, che é pill mirabile fanza che Tonino abbia,ne sbagliato, né decto bugia. 10 vi racconterb il fatto,delquale,di ragla- ne , m' avcrci a ricordare, perché fegul jerfera. Erano da me Martelli,Luigi del Riccio,e i1 Priore, th, e la Grecia, e la Palcfllna , cosi famofe per la ric- il quale rlpcfcato non ('0 come l'equlvoco delle {ere chezza,e per la fuavith degli unguenti, in oggi alpati avanti , ce ne faceva la guerra, divertendocn egll colla {ua galante impertinenza,quanto noi polfiamo aver divertito lui colla nollra balordaggine. In quello arriva Vitelli; preflo, una {alva reale con palla al Signor Marchele. Vien Tomno, e {para' ll primo Pezzo; delle Provincic pifibarbare {on profumate ~umcamente de' fetori dcllal‘chiavitudine. E perbrorno adire, tun. ghiamoci cam, e traflichiamoci di buona fade ll pre- ziofo capitale d' un si innocente divertimcnto , e lappiamo grado alla. natura d' averci dato quel genio,che 1105;: km 0m: fmt. ginelh‘a, tutti fublto d'accordo, Grecr, e Barban: ghnellra, gineflra, ginel'tra. Io, eon tuteo che m1 patella di non poterne dubimre, dico m ogm modoaTonmo, chc non mi llia a fare i1 buffonc,e [e E ginclh'a veramente? Penface m' ebbero formatamche a mangIE-e. ‘ ‘llllllllmm few"- 22-" Muir" . |