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Show LETTER/1 XX. ZETTERA XX. taglio, ii quale efTendo la Ioro arme, come é degii to di quel che egli aggiugnc a mic propofito. {econdo che i0 arrive aimeno a comptcnderio. Vi fono, dice egli, divcrfe maniere di ventilate. Vi é , un ventilate adirato , ventiiar modeflo , ventiiar ap. preniivo , ventilar confufo, ventilate allegro , ventiiar tenero. Per non mi render tediofo,dirb quei'to {010; the 288 uomini la ipada, e facendo con eflo non minori cfecuzioni, glipar dovere addeflrar nelmaneggio di quel- lo le giovani, per renderie padrone dell' arme ioro. Riducceglituttei‘operaziom' deil'efetcizio fotto non apifi di fei comandamcnti , che fo_no q'uei‘ti. appena crederb poter eflervia‘iterazione d'animo quan- Impugnate i/ voflro caning/:0. Spiegate i/ voflro venmglio. tunque leggieta, che non produca la fua omogenca ventilazione, e che in quel punto mcdeiimo che e113 Scaricate i/ voflra wentaglz'o. Mettcteil voflro ventag/z'a a term. Rz'pig/iata i/ voflro vflgagfia. ‘ agitate i/ vo/iro venmg/ia. 289 nafce, ii variato ritmo d' un ventagiio non le faocia la fpia; talmente che dal {ole vcdetc un ventagiio in mano a una Dama bcn difciplinata, mi do vanto di , Le operazioni, che cadono {otto quefi' ultimo co- faper {ubito dire, fenza vederia in vifo, i'e ciia ride, mandamento , {econdo che elie confiliono in una in- fe elia arroflifce, fe ella fa mufo. [0 ho ta-lora vedu- finita varieté di movimenti, vibrazioni, e brandimenti, di di‘verfe aflczioni, cosi fono .anche k: piL‘i diflicili; benché, a dire ii vero, una Dama che rich with a fcuola a perdcr ii tempo, 6 che abbia il capo ii, in ti vcntagli cosi invelenitirche io tremava di quel che fofl'e potato feguire di quegli , che gli avcvano provocati, {e per difgrazia {i foliero abbattuti a veuir 10. to fottovento. E ali'incontro ho taiora veduto venti. tre meii fe ne po'fl'a render beniflimo padrona, eccettuatine pcrb {empre qucgii dcliaiiate, neiic _di cui gior- iazioni cosi languide, e i'paiimate, che .per amor dc]ia Dama mi briliava il cuore, che il Galante nc foiié nate pii‘i. caide , e afiannofe, c indiipenfabilmente fin- ,lontano,quanto bifognava per mm (1 fvenire. Tamto .peni'o che bafli per prova, che il ventagiio,é un fen. ché durano- icanicoiari, egii non fa mai loro fcuo-la d' operazioni , che rifguardino quefla parte deii‘e‘fercizio; perché, dice egli, in quel punto, ch}: i0 pronuuzio, agitate i voflri ventagli, e che_com1ric13 no, 0 una civctta, iecoudo i1 tcmpcramento delia Pa- drona. lo terminerb queiia lettera con dirvi d'aver compilato un trattatello di tuttc quefie mic oflervazio. Ia ventiiazione , nafcono in queiia fala tanu zdi'itl , c ni , per ufo dclle mic fcolare, intitolato le Paiiiom' dei zefliretti ,tante brezze , e brezzoiine, che pet gentiiiflime, che tutte fieno , in ogni modo, quella improv. Vcnragiio; pronto a comunicarveio quando lo crcdia. te utiie al pubbiico. Infin qu‘i ia lettera, che mi {000 vifata rende a un ttatto una ft'efcura cosi fenfibile, e \per quella flagione, dirb, cosi piccantc, che per Dame, per queiie particoiarmentc di compleflione u_n poco cforbitantemcnte delicata, potrebbe portar pen- ‘coio di fatlc pigiiare quaiche maianno. [o tragiurrb 'qui adeflb,colia pit] rclxgiofa fedeith i1 vero fennmeqt0 avvii'ato di far fervir di comento ai-cenno , che ho da- to di fopra de'diverli modi di nafcer ie iinguenuove. E ritoinando cola di dove mi {one parrta'to, dico,che per inim tanto , che generalmente ie iingue fi fono mantenute nelio flare d'uova. e che toitone aicune parti fommamente cofpicue dcii' Univerfo, 2 dc! Mondo, ‘ T e ai- |