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Show m; LETTERA LETTER-A IX: zo,ilgentile, Ia non fuggezione, e anche 13 non gran. dc fpefa'. Ma tutto quefio non ferve avfare, che nonfi lal‘cino Rare piutcoflo nc'giardini,.che pqrie camege, pu‘i fpefl'o negli fiudioli, ‘qhe fin i tavglmi- Face in. nan‘zi la ‘flne dc! congveflo di Colonia, il Marchefe di Gtana , .che eta rimafo' Governatore di Bona, venneintieme colla Marchcfa a flare quattro diiriquella Citt§,per {entire la compagnia de' Commediantn Fran. zefi,che erabuona afl'ai . Una mattina i1 Marchefe mi domand‘o,fe voleva rinianere a definar da lui; gli do. mandai chi c'aveva. Nominatimegli tutti,diifi di no. Oh perché, mi diffs? Perché fiete tutti foldati; ed 'io non mi veggo cbn guflo in converfazionc, dove [0 di certo, ,chc ognuno m' ha da guardare dc [mat en ban": perché conttuttoché io vad‘a d'éccordo,che hanno rangio- IX; 107 blue non volcva fludiare, perché (dicev‘a coll'iflzinto naturalc ercditario deHa Cafa), comeio {on grande voglio andare alla guerra. Beniffimo,figliuoi mid to voi and-are alla guerra; fa conto d'eiierci. Ecco mm pertita di uemici: tu monti a cavallo,vai,gli ammazzi. T9mi,bravo Vitelli, bravo Vitelli; un altro all'arme: van,ammazzi anchc quegli. Fmitiquefh per quelgiorno non ue vien piii Come voi tu finir la giornata? Ammazzar fempre non ii pub; e perb bifogna dunque liudiare p'cr poter difcorrer di qualchc cofa in quell' ore, Che non s' ammazza. (Lidia pregiudizio non é folamente della virtfi militate, tutte le viru‘n gran? di , quaudo fono ibie, riefcono gravi, odiol'c,e dipo. co ui'o, o'nefl'uno. _ - Sipub egli [entire cofa piL‘I fingoiarc .deli'ambra? E pqre fola, da vicino, e a lung' andare, chi la. pub fof~ ne, in ogni modo con vofira licenza, la cofa non m1~ pia- ce. Voi fate troppo onore alla guerra,ctroppoai fol- fnre; non perché noi altri abbiamoprofcritto 1e rofe, dati,rif ofe Grana. Che credete come dire, cheMontecucco i ,Bomonville, Taaffe, Chavagnac . io, trattiamo pii‘i volentieri , e flimiamo pu‘i un animalaccio , come N. e difautorato l'effeuzeJe rofe,‘e l'eiTenz-e lafciano d' ef- 0 un frenetico, come N.rche¢ un galantuomo come voi? Si riducono a poche quelle ore della vita di cofioro, nelle qual-iagifce is: late virtin: per una dozzina di vol- odoroni,fonovtra glirodori quello,che tra i colori, il te,chcibattono ii nemico,fono infinite quelle,che am- mazzano il padronc, gli uguali, gl' inferiori , gliamici'. andiceva- malé Grana , per'ché il puro mi'litare, é una fpe'zic'di vivcnte ,pil‘i incomodo aflhi del purolé- gale . 11 non effer buono ,' fcrive uu amicomio ,i‘e non a.ammazzarc degli uomini,l'1:fl'e‘re miglinr maeflro degli altri in defolare la focigtz‘z civile,‘c in difiruggerc la natura, queflo é um: efler ccccllente in nu arse. moltofunefla; a graduarlaa virtfi ci vogliomo di molte co- fe. Che perb diceva beniifimo. ii nofli'o. Marchcfe Pie: Franccfco Vitclliauno dc'iuoi figliuoli, che da bam- bi~ ferc di grandi :odori. E perché, e il muflio, e lo zibctto, e i gigli,‘e i .tubcroli, e i caracolli ,‘e tant'altri toifo , ilgiallo, il verdc,il<turchino,che dubbio? quefii fono i colori cardinali,quegli gii odori. Ma i nafi non vogliono eiTer da meno degliocchi: gliocchimutano le loro mode ognigiorno; anchc'i naii vogliono i loro amaranti, i loro grisdelin, i loro grifdeperle, i loro grisdefer, i loro color di principe, e che foio; ll mondo é fvogliato , e non fi pub dire, chc cib ven. ga da cattiva dil'pofizionmperché la {vogliatura crefce, e il mondo fla meglio, che‘mai. Chiamiamola nun: nuova moda di fanitz‘i,che gli fa fare \m guflo miglio. rein tutte 1e cofe. l Principi ne'loro configli non voglnorio piL‘i Rodrigoni;iconquiflatori non vogh'onopii‘i 3110"; i foidati non voglionqlpih concionig igfiuoi . a:- Wm H' ‘ mull/I |