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Show 280 LETTERd'.XX‘ LETTERA XX. fie, agli Arabi , quafi 'tntte fono jacinti, ‘diflinguem 28:. berillo \pt'!‘ Belltlilr, che E: ii nomedelcrifiallo; e la voce sdrucciolar di bocca, e vedcrla mzzolar per tetra, 0 {Lil tavolino. E non bifogna ridere immaginandofi, che chi architettb queflo (itiema, intendcli'e, che abolite iflantaneamente ne'cervclli degli uomini tuttc lc fpecie di quel primo linguaggio univerfale, tutti {6 nc trovaf- generica 95:41 Yacht , che é ptopria, e individuale dcll' fero in bocca un nnovo,qual pifi,e qnal menu ricco, jacinto,confelib non eli‘er né vaga,né fonora; onde pe' ma tutti, belli affortiti, e digeriti in modo da efferfene potuti Ramp-are in quel punto iVocabolati,e le Gramatiche. Ii Chinefe, 0 per dir meglio quello chc poi fi parlb nella China, co' fuoi trentamila caratteri; quello che fi parlb in Arabia, col {no fpaventofo corredo di dodici milioni, c trecento einque mila cin- dole cfli, folamente dal colore: _e cosi jacinto _roflo il rubino, jacinto giallo, o‘ biondo i1 topazio, jacinto bianco,oturchino lo zafiiroljacinto verde il crifolito; cfl'endoci per lo fmeraldo Ia voqe 09;? Lammarrbr, e pel nomi deila maggior pane delle gioje,bifogna contentarfi di rafligurame la bellezza nel Green, 6 nel Latino, e ne'. loro deriv‘ati nelle nofire lingue d'occidente chenon potiono eiTerc, né pii‘i vaghi, né pifi fonori, né pii‘i armoniofi. Margarita Latino,é una voce cosi armoniofa, c Pcrla,ltaliano ,cosi gentile,che mi fentirei da fcommettere, ch: 3 udirle un lndiano, giudi- chere‘bbe, chc clle dovcifero fignificare qualche bella cofa. E nell'Arabo, 31)] 1.th , é da oflervargmhe quantun- que non vi trafpaja cos‘i a un tratto ,né .una pretta luce. né un pretto candote,tuttavia,a findiarne‘pn tan- tino il fuono, vi {i trova, mercé di quella doppia L in un femplice difliilabo, difgiunta l'una dall'altra da una fola vocale,e quella rialzata da ultimo coll' accen- quantadue vocaboli, che tanti ne cont?) Hamzab di Spabmz elfer una volta flati in quella lingua; co' fuoi 7o. finonimi della pietra, 80. del male, 200. del ferpe, 4.0:. dclla calamita, 500. del leone, 600. del cam- mello, e fecondo il computo dcll'Autore del Kamufio di IOOO. della fola Sciabla; e quella che in oggi fi parla da qualche nazione di Barbari, confinanti alle Colonic lnglefi, nell' America fettentrionale, co' {uoi paroioni eterni di 22. 18. e 34. lettcre l'uno . to grave, vi (1 trova, dico, il balenare d'un candbre, Nummatce/eodtamamngan , fenfualith . velato, o piuttofio fpppannato d' an azzurro, dirb , in Nurvomltmammounkan , amori. " ‘ "MRI 4.-....- lontananza, che piuttofio che vcdervifi , vi fifofpetta, 0 vi s'indovina; con un certo cangiante di quclvermi- Kummogleodamn:uttummouctimongarm , difpute . 10 come quefia cofa s'andalTe, non lo [0, perché g-lio d'aurora,onde rifulta quel che gli Spagnuoli,credo, per quefi'ifiefl‘a ragione, chiamano el Oriente de la per/am noi la perlagione; parendo agli uni, e agli altri troppo gran cofa. per non darle miglior nome che di coiore. Né foiamente v'é il balenat della perlagione; ma evvi eziandio il tondeggiar della perla; Ltd/1‘1; e [10 per dire il ruzzolare; e per meno ch: Mosé non difccnde a quefia particolariti. Egli dicc {olamente in perfona di Dio. Vem'te igz'tur ale/caudamm‘, @4 canfiwdamm ibi linguam comm, u! non audit" urmj'qm'fque vouem praximi [211". Atque im divifi: ea: (010 pronunziaria, e dire LII/1‘4. vi pare dichBtirvela tuc- Dominm ex il/o loco in waiver/215 terrax, &' cejlavenmt wdifimre Civitatem. Da queflo {i deducono con certezza due cofe. La prima, chc per l'innanzi era una la lingua di tutti, e que- ~w- |