OCR Text |
Show W, LETTER/1 XI. :45 rnziocinio, in favore della feniibilitfi dc' Bruti,che pet fempre tutta la credeuza, certamente tutta la flima, e ciicr non difpiaciuto ai Padre Lettore, avcva dtitto d' elibr i'otienuto da tutti, e contro di tutti,e che pil‘i d' ogni altm impegnava me a veder di metterlo in Rate (in diféi'a,contro un attacco,che a lei pareva potcrfegli fare. Addie tutto quel ch'iodiCCfli di pit‘l nei meme dcila caufa , {arebbe un fat la guerraofi‘eniim a un tutto i1 riipetto per la filoibtia di Cartefiano, e benché rco dl tutti due quei dciitn, che Auguiio puni coSi gentllmentc, fpattiti in quei due dcl contrario parmo: i/le quad Agrlppg jzwefli: momma affm‘nmam dc je Epiflolam in vulgm‘edldt/jét ( che queih non é punto [u quell'atia) bio, canvwio [1/6/10 praclama/s'et,rzequc 710mm Mi, neque nm‘mum' dry/[e coiszdltmlt cum, mi promctto nonmmcno dalla generoiith dc'Signori Cartcliann non che la moderaznone deila pcna , il petdono alioluto deli' uno,re deil'altro. ll pu‘1 ch'io poiia fare, 6 ll mandate, bdepoiitar neile mani di V. P. l'abbozzo d' un progetto , altre voite ideafc‘), per una atticoio de' pit‘] eiienziali delia fetta Carteiiaua; im- prefa,petla quale ci votrebbe altro Che una piccola fcaramuccia d' una Lettem confidenziale, tentabile ezian- dio in una ibmma dii'paritil di forze, al {010 favore d' 1m poco di vantaggio di iito: ma ci ii richiederebbe la battagiia Campaie d' un Trattato ,0 almeno aimeno d'una molto bcne elaborataDiii‘ertazione: cofeche non fouo da me, dcboiiiiimo di forze, efauflo di mezzi,e neccflitoib di quiete per tutti i conti. Confefio bene ingcnuamente a V. P. che s'io potefli, contro quefio - ""7" Jay EWEW-‘vv‘ LETTERA XI. guetm di quefia natura, nelia- quaie non elicndo io pit‘i buono a fervir dl nave di qualche tango,averb almcno cosi l'onore di fervit di brulotto, come fi dice di quel Soldato cosi accanito nelia guerm, che per foio articolo il ma] animo ci farebbe. Non pet odio, teflamento lai'cib, che fubito motto Io i'corricaflero ,e o dii'prezzo delCatteiiano, ii Ciel ne guardi; anzi perun vero zcio della gloriad'una Fiioibfia cosi fublime,cosi nobile,cosi grands gnon folis'egli per altro,pet quel ch'ella i‘ente deli'anima umana,c di Dio. Ma 11] queiio punto dell'inihniibilitfi de'Btuti; tant'é, mi par che conciata la pelie, la titaflhro fopra un tamburo,e all-a P. V. f0 dcvotiflima teverenz'a. * - ch'clla faccia una vioienza a un certo lume, o fia in me bujo naturaic, che non poii'o accomodatmici. In an Arringa farm in parlamcnto dal Re Carlo ptimo d' lnghiltcrta v'é queii' ei'preflione , che non molt'annidopo venue put troppo rammcntata. Non pigliate, diiié ii Re, quefio, ch‘ io vi dico per una minaccia , ch'io mi vergognetei di_ minacciar da meno di miei uguaii. Mi vergognerei, diti‘) io non a men forte ragione,di cattivare i mici dettami naturali in oficquio d' altri iumi, che fuperiori a quelli del mio intelletto. Da quefio folo cafe in poi mi dichiato (Pavel-{e non em- ‘ INN!" |