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Show 56 LETTER/4V? parte,lc {ere di quefl'inverno, in occafione delle filol‘ofiche veglie, che tra onefle brig-ate d' amici vcrremo a fare in fua Cafa, qunlora dopo lungo fiudio , vortemp d' allegrezza, e follazzo l'unima rinnuovarc; {appla impertanto,che io gli amo gcneroii,ma knza fumo, e in cib veramente non mi curo, ch'e' rendan aria a quelli. . ..... . cbeflm mi durz' 860in (11' 'or/i ladri , o d'ivfi‘a'eli _ Grcci , ad'ifi'abil Lz‘gnri matm'i. LETTER/1 V. 57 E‘torna afl'ai bene, Che dal faporc, dal colorc, e dall odors, e la lingua, c l'occhio, e l'odoraro, ciafcuno trngga {ua dilettanza, e Si l'un {enlb all' altro non pom invidia, e s'adaflino , ma 5' cgli E: poflibile o- gnun no goda; conciofliacofaché, nei mcfcctlipoi nelle tazze, dal gorgogliar foavc , alcuna cofa nc (kappa .l' udito ancora; ma poch'io fon venuto a dir delle tazze ,cgli épur meglno ch' io 16 dica, qualifieno le m'ie favorite, e finifca d1 dar ordine a tutto l'apparecchio dcl berc . Dicole pertanto , Che i0 non (on molto Abblano adunquefpiritomm tia i1 loro fpirito di gen» txlezzq, il dolcc‘vi Ila folo accennato, c 'lbrufco fpruz. vago di bicchieri a foggia, e di malinelli, e di {pilli , e in particolare il verno . E' voglion eflérc di zgtoVI , come 11 fa a1 cedrato. Anche i1 colore mi @366, c; particolarmente s'e'faré tirato, e chiaro,co. quella fatta , che a} Savonefe Anacrconte rifveglia- me_rubmo, conciofliacofaché il colore é um di quelle coie, le quali commendano 1a nobilth de' vini ; ma tutte quefle gofc nulla s'eflimeranno,anzi parranno mort; ,ove lfodorc non Ie dia l'anima,e le ravvivi . Que- {h ('lafhcmndo a'vini bianchi i1 mofcato) ne vermigli ,. {e ntrarrz‘x dafla viola mammola , farfl graziofiffimo. Oda un poco 11 Signor Ottavio Rinuccini, che ave» va buon guflo, s'ei tien dalla mia. Spil/zz qua! vafa arztico, Ove [éritto vedmz‘ di Chianti 1'! Home ,V ue/la é il mio bemmcome, E del/e 14am , e pit} d6] care amico ? Vnfll [VI/mg mgiada, a come vago [n queflapmggia i penfier trifli allago .9 Mira y'mzqzm [11/ 61mg? Pagof'b 12/132 mi rubiflo ardeme , dim: came pqflezzta La 52mm fimma marmormzdo fi'mgge , Le "(m apprefld, e di [e mmo odom Vergme mamma/etm in fit/1' Aurora . vano si maravigliofamente la yena dcl poetare, de' quali nelle fue Ballatefle, E [(3 ti M], 6/96 Wig/3i Per l'E/iconie time 11 fiton dell: mie rime, Siam i [m' vafi pelagbettz', e lag/2i. Qlefli adunque arrubimti dal foave liquore gravi, e pcfanti fofleuendo con ambe le mani; queflo diremo ha i] Signor Carlo colle fue mani fielfe pre- muto, e di cit) Papracccne buono , e ne fia pifi grato £1 beme , e faccndo allegri brindifi alla fua falutc, c' ingegneremo di fame here in copia anch' a lei, chc ne {entirz‘t maravigliofo rifioro, eflendo put troppo vero. Che non per altro il bmm Ne/Iar gizi vim».Di tre [Eco/i intieri 2' lung/9i Iuflri Se mm percbé di Grecia u'w'm' ilIu/lri, Labbm fi'equemi avidameme ei porfe. In tanto i0 me la ricordo. |