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Show LETTERA XVI. 226 LETTERA 22.7 XVI. Arabi gli chiamano jZGimtz,cioé nocciuoIi. (hello per affai verifimile, faranno fenza dubhio Ia magic,nior .. Capbc , o Cab/w filato , e tcflhto in Surat, [i portaogni an- parte. Nell'if‘tcflo modo, {econdo il mio poco giudi. Zio , la vocc Porccllana,dovett'eliei‘e introdotta 1a prima volta,pcr iigmficarc mm mm vcnuraci dalla Chlna, Che {on ticuro, benché in non fappia di Chinefe, no ad eiitarc neihl famoi'a ficra della Mecca, di dove chc in una lingua come quella, che [auto eiicr tutm monolillabi, dovcva chiamarfi in ogn'altro modo, c a chi volefle dire, che forfe Porccllana é una corru- zione di pifi monoiillabi, co' quali forfe nella China 6: flata chiamuta qucl‘ta terra, e fattane una i‘ola parola, ril'ponderci; chc quando pur CR) 11 verificafl'e delia vocc l'orccliana, non [i verifichercbbe al certo della vocc 6721'"), con cui la chiamano in Inghilterra, eche c 1'! nome della China medefima, immaginandomi, chc i Chineli non {i fiano mai avvifati di chiamare una coil! loro , col nome dcl loro paefe,come non fi fo~ no mai avvifati i Fae-mini di chiamar la loro majolica Facnza,bcnché Faymce la chiamino i Franzcli. E per non ul‘cir dcnl'Inglcfi,per chiamare efli,fecondo ,che m'é Pram dctto,GiapponiqueiJe vernici,che noichiamiamo, d‘india, ls: piL‘i lucenti delle quali fono quel- I: {cum dubbio, che fi fanno nel Giappone, io non crcdcrb umi,chc Ic chiamino Giapponi i Giapponcii, né credo, chc a pcnfarvi con pih agio, foflc per avventura difliciic 1'1 ritrovare altri efemp] di cofc Chiamntc in varj paefi con nomi diveriiffimi da quegli,che 1c mcdciime hanno a cafa loro . Per dir qualche cofa della vocc Capbo, che gli Arabi, i Siri, c gli Egizj pronunziano Cab/w, in lingua Turchcfca, c Pcrfiana,vuol dire zucca, ed 6: verilimilc che tal name {in {into appropriato a i pomi defcritti dnll'Amico d'Amflcrdam per ragione della ioto figura, iimilc a quella d' alcune zucchetre, non gran fatto maggiori d'una groflh pcra. Che gli fluted ra- nc pafl'a una grandimma quantitz‘i colic carovanc di quclie parti a Damaico, c :11 Cairo,e di quivi ii {par- gc in tutte 1' altrc pnrti cha Turchia, c: 1' ufo ordinario é per farm tmbanti, ch: rici'cono comodilfimi per la muraviglioih finczza, c icggcrczza di qucflc tcle ; c {e no trova di qucllo cosi prcziofo , chc fecondo mi comb un Mcrcantc di Coflantinopoli , una fafcia non pi'Ci lunga di quaranta braccia, e larga appcna un terzo di bracelo, era flatn pagan ccuto quaranta pczze, cosi pum pura, fcnza alcun ricamo d' oro , c d' argcnto , e quet‘m fa compmta per la perfona medclima dcl Suitano Mmmctto @arto. Nelle ‘parti dclla Soria pcr ragione cha fua candidezza ii chiama (JiN Uw Sb‘iflfi', ed é candidezza tale, Che quando ti vuolc cfagcrare la bianchczza di qualchc c0111, {i fuol dire, chc 6113. E: bianca quanco lo Sufi/6,6 nel primo capitoio dcl libro di Either mi ricordo d'avcr letto ncl Tcito Ehreo qucfia medcfima vocc, voIta in Latino dall'lntcrprcre mm'mare Paria, per dire marmo bianco,tutt0 chc mm {1 trovi riftontromhc nclla chia d' Afliiero fof- {c portato ii marmo di Paro. Come VS. [Hufirimma vedc ho meflo gifi rutto quello, chc mi é venuto all-.1 penna, con pochiflima rcfleflione, onde la fopplico a non mi voler pct mallcvadore di tutti gli fpropofiri, chc verifimilmcnte averb dctto. E dcvotamcntemc 1c rafl'egno. |