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Show LETTERA XI. I30 tutto queflo tempo potuto penfare ad alcro, e ayeria cosi prefcnte,come l'ifiefl'a' fem, che glielc difli . Orsfi per l'onore della noflra vamth riduciamoglicla alla memaria. Era i1 difcorfo deHa folenne degradazione dc' Bruti da animali fenfibili, a puri infenfibili automati, Inform all' mime de'Bruti AL PADRE LETTORE D. ANGIOLO MARIA (LUIRINI «an» LETTERA .3, XL Ddio 1e perdoni, mio riverito Padre Lettore, quel poco di folietico,ch'eila fece l'altra {era alia mia vanitii, moflrando di far tanto cafo di quei che mi vennc detto cosi fu due piedi, in favor: dell' antica opinion: dclla fenfibilitfi dc' Bruti, si fieramentc combattuta in oggi , non o orivoli ,intentata da alcuni Filofofi incomo aila me- ta del paffato fecolo; eavcndo io motivate diverfe ragioni per team: di mantcnergli in una prerogativamcl cui pacifiCO poffclfo crano flan lafciati vivere, per una bagattclla di fei mila anni, alla fine dopo varie riprc[6, mi fovvenne di dire , chc fecondo il mio poco giudizio crcdcva,che ii perfuaderc, almeno a {e fieflb, Che gli animali, a dir poco, fentili‘ero, poteifc riufcire aITai facile a ognuno, a memo di non cfll‘re uno {pitito di contradizione, o difamomtaccio d' ogni ibrta di beflie,de' qualipur vc ne fono molti: e addufli 1' efem. pio d' una gran Dama,delia qualexo mi giorio d'efl'er {o fe pit‘i dalla ragione, o dalla moda, una cattiva ne- grandiflimo fervitore, 1a qualc obbligata una volta da mica per chi l'ha contra, una buona alleata per chi 1' certa poco difpenfabile convenienza a non rifiutare i! regalo d' una cagnolina di Bologna, ella antipatica di tutti quegli animali,che per turto loro faiario {1 con- ha feco . Io ficcome é tin pezzo,che ho rinunziato at. la Filofofia, cosi era anche un pczzo, che mi flimava fuori del caib di certecompiacenze fegrete,delle quali foglion patire i giovani,dal lulingarti d'arrivare afare 3! mondo qualche figura in riga di Filofofi. Ma :11 vedere non é come bifogna dire, che la vanith come femmina, abbia eflh ancora i1 dono d' una docilith invincibile,al darfm: al lafciarii dare ad intendere infino all' ultima dccrcpit5,d'aver tuttavia qualche cofa da pore: piacerc; fc non altro gli occhi , e lo fpirito; lc dué ultime refllrces per la Confolazione d6: [2841mm mom‘zmtes. Ma io qui deo a ire innanzi con unafranchezza, come {6 quel ch' io dim a V. P. prima di ve- 74" ‘tentano alle volte d'effcre accarczzati, e baioccati dal Padrone,per vendicarfi fu quella povera innocentc,del difpctto avuto in aver a mofirar di gradirla,edi quelIo che avcva in averla a tener per qualche poco di tempo, andb a immaginare, e a mctterle il difgraziato inaudito nome d' Acriiia, aflicurandoii cosi, chc niuno da una voita in SE] ,aveffi: a chiamarla la {econ- da, per aver allegati i denti dell' avcrla chiamatala pri. ma- Ora ilmio modo era queflo; riflettere a come faciimcnte venga fatto di porre amore a un cane, e te. nerio a dormir feco per compagnia. nire in Villa tanti giorni fono, fofle una cofa si belia , Pore: del mondo, difl'c fubito V. P. fapete voi,che csi belie, da averla penctratain un modo , di non avere in voi mi dite una colh,che kl) non ho pil‘l udita, cipon tut- i "HIM" 2 0 |