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Show 8o LETTER/1 VIII. ca fare} fempre meno Cfl'Ol'i,Cl1€ l'etoe di nal'o. liche fia il veto, io,chea tavola fono un poveto molchet~ tiere (falve certe bagattelle , il forte delle quali é nell' odore, onde pit‘l , Che vivande,poflbno clliamarl} profu. mi pet introverlione) di quelle cole, c'he loo folxto mag. giate tutto l'anno ,mi rido, che polla vemttm fatto ll pigliare di quei granthi, che pigllo ogm glomo .negll odori,a fotza d" intendermene,da votlolo 1n fuotl ,plu di tutti gllaltri. lo credo,che com un poco pn‘1 dall' odore del tribolo , all" odor del fiot d' atancio , dall' odo. re del caccifi, all' odote della vainiglia, che non corre dal {apore (P am mora, al fapor d'una vifeiola,dal fa- por d' uva fravola, al fapore della frgmboife .dal fapore LETTER/1 VIII. 8: nelfuo ordine pub tenderfi fufcettibile, e cbe per confeguenza non liete niente meno eccellente mullco, che delicate odorilla, ci pub egli eller mai calo, dlco,che vi l'uccedadipigllare Clllolthut dlnatura l‘ua grave,pe: un Clfl'olfaut d1 natura lbpracuta , uu ottava per una lettium, um perfetta per un imperfetta, un imperfetta per una fall'a, una voce intera per un dielis , un duelis per 1111 quinto di voce,fe pure fine a un qumto ii potelle andare, come vl V51 quel famofo {‘trumemo piu che Cromatico del Nigetti,che palla da un tuono all'alno pe: tali minuti in tervalli: certo no. E pure alle volte negll odori, veggo girate il capo anche a voi. ' Dell' infallibllitfi del tatto, bal'ca dire, che ella fi pi. del latte quagliato , a quello della ricotta,dell§1 fionta, glia pet trallato dell' evidenza la piu lndubltabile, pet- della giuncata, che finalmente tutti fono lattl, e :pure ché quando s' artiva a dire,quella é vetithmhe (i too- in qucgli sbaglio fpeflllfimo , in qucfii , anco al bulo, non isbaglieto mai. ' ca con mano, non fl pub andar pil‘l lfi.' E il hello 6, Ne' luoni per contraria ragione, io non pretendo, che il che in alcuni la finezza del difcemimento delle dita é mi la madre natura fatto altrettanto difarmpniche l'o- di btancicare, faceva fomigliare i ritratti,ch' cl forma. ‘ \llllllll recchic,quanto mi ha fatto armonico 1'] male. E pure ‘ him con tutta quella deplorabile afonla di mentemon folo va di Creta, fu qui patecchi anni fono un Franzefe, che a occhi ch1uli,e quello, che é piu, al buio,vi non piglietb mai una tromba marina per mm fcaccxa. fapeva dire d'una quantlth di naflti, queflo é nero, penfieri, ma né un arpa pet un liuto , 11% mm {pinetta per quello é bianco, quello é verdc, queflo é giallo, quey [to e tutchmo, e la Serenilllma GranduchellaVittotia, una mandbla , ne anche un concerto di flauti per un con. certo di viole , né la voce d'uno pet quella d'un altro = 01‘ fl: Madonna a'fiwi Mimflri é tale con molte dclle fue Dame di quel tempo, che vivono ancora, vc ne laranno buon tefiimonio di villa: tanto ,ani flmm l'armi, mule i ribel/i amide .2 dice il 'l‘alTo. Io dirb al contrario. il lungolludlo lulle varie al‘prczze de'veli, indottifulle fete dallc didn‘t-nu figure de' minimi cotpicellicom. . Ora [£3 1']fiwno a'fuoi ribrlli é tale, ualfia l'awerto, ande i [140i wri qfida? ponenn lc vane tinte, avcva rafiinato il l'enl'o, e am- Ci pub‘ egli eller mai cafo, che voi , chc non avete maellrato ll dilCcrnlmemo dclle capillari delicatilfime fibre de' polpallrclll m collul, per fargliene un nuovo, e {enfo,cl)e non fia temperate all' unifono di tutte quel- forfc fin.) ullota inclcogatatomelllero, da bulbarfi 11 vi- le pm delicate imptelfioni, delle quali cialcuno diffli ne van: a ltdere. F A ‘- .......-- -_---r m...‘ hump~ A.‘._;..;; m... ‘ < _ aA u "'"v mio giudizxo faccia fiato quanto negli odorl , avendo- arrivata a matter la falcc nella melle degli occhi; poi. ché l'enza contare il Cieco da Gambalfi, che a fotza |