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Show "j I 1 g e," A 54 LETTERAV LETTERAV vite ogni giomo vi rimangono ingalappiati di novelii raggi,ecogii ultimi i primi, come chiodo con chiodo 1i ficcan piL‘1 addentro , quindi e da credere, che quel- 55 vini , clued e la qualité, che tanto a noi ‘piace, e che produce in mi quel maravigliofo eflEtto di dolcczza, li , che furono i primi a entrarvi , flando per 51 lun- e di lagdme, onde, un gentiliflimo Lirico del noflro tempo, invxtando 3 here on amico pet dirgli una cofa go tempo cosi incurvati , vengano,per cosi dire,ad ghiotta, gli dice di trovarfi un vino piccante . intormentirfi in SE1 quella pofitura,e cosi (i anneghittifcano, e perdano la loro forza, e virtfi di ritornare, e raddirizzarfi, quando anche ne venga dato loro il modo. Cosi credette Renato intravvenire a quelle firifcette di luce, che a fuo credere rimangono inga-lappiate anch'eiTe ne'pori de' corpi elettrici; cosi ve- Mafe m 'viem', io dell'EIm/co C/Jiami , Teri a'rubin ti mejcerb rugiada , Cbe tz' 6min, ti morde. efzi cbe cada ‘Do/ce daglz'occ/oz' tuai granda di piami . Reficrebbe ota da dirfi delle tintute, fapori, e qualitz‘i diverfe de' vini;ma lafciate andare,che di troppo tra- ' diamo tutto giorno accadere agli occhi, ed a tutti i paiferei i termini d'una Lettera, cib non S'appartiene ferri, Che hanno tempra di molla, i quali tenuti ca. alia miaprima propofizione,la qualeéfiata {olo di vole. richi per lungo tempo s'infievolifcono, e {nervanf . (hei raggi , poi che v' enttarono in [111 mezzo re immaginare uno degl'infinitimodi,come fpargendo- della flare, cioe a mezzo i1 cammino del maturamento chl' uve, non hanno pet anche perduta afl'atto la lens , ma quelli , Che in full' ultimo vi rimafet coIti , non avendo in si breve tempo perduto punto di Ioro nervo , appena s'infi'angono da' pie del viliano le granelia in ful tino, ch' e' fi rifentono , e rii'cuotonfi , onde fquarciata quella membrana , che gli teneva racchiufi ['cattano d1 fubito con tutta la lorouforzam fungonfi,quindi il moflo fuo calore concepe, quindi i1 bollore , la rarefazione, ed il fumo. Per lo contratio poi quelle ferpette di Iuce,chédi-- pit‘l lunga mano fi fono afl'uefatte a fiarfi cosi rannic- ii i] lume del Sole, ugualmente {u tutti i frutti , e pomi degliarbori,contuttocio in uno pu‘1,che in un altro far {i pofTa pin ricca conletva d1 luce , e in ca] modo venir in qualche maniera a intendere il detto del gran Ga. lileo , 1/ vino é um compo/fa d'umare, e (11' late. Se cosi é dunque, che nella compofizione del vino vengano ingredientisinobili, quali lbno il puriflimo umore, ela luce, ben potré eHa degniflimamente impiegarviIi; ed io la conforto a non isdegnare di fcerre da perse flefl'a i grappoli ,ad ammoflargli in in] tino.equand' c'biibgni intriderii 1e mani fino alle gomita, e quel chc pin importa ad attaccarvi che ch' éia bocca,e fame di belliflime tirate. Ne le paia difdicevol cofa,che il chiate, ed hanno prefa,per cosi dire,quella piega, non iflanno a muoverli, o fare altre fotze, ma placide, e fiato 1e fappia di vino,concioiiiacofaché tutti queifpi. riti magni, che flanno c0121 negli Elifimon {i recano a manfuete vanno guizzando perentro il vino, e {013mente aliorch' e‘fi bee, fannofi {entire alla lingua, e al {chifo di {apeme anch'efli, per tef'timonianza di quel Poem Greco, il quale baciato in fogno dall'ombra di palato, colle graziofe punture de'loro tanti angoli , e ferpeggiamenti . I quali fecondoché faranno piil, 0 menu fitti, e fpefli, pii‘i, o meno piccanti farannoi ibprattutto prema ne vermigli , a' quali pin volen- v1- Anacreonte, dilie d'aver fentiro i1 iito del vino. M3 ticn io m' attacco, facendo conto d'avemeaber lamia D 4 Pa!- |