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Show 125 'i24 di legno in modo da far discendere l'umore in un vaso. Prendono poi quest'acqua dolce e la fanno bollire sino a tanlo che tutta la sostanza dell'acqua sia svaporata, e la sostanza dolce divenga glutinosa e densa: questa poi é spessissime volte celebrato in una chiesa costruita' in poche ore con alcune stuoje e sopra un altare di corteccia d'albero. Nelle visite che faceva il Missionario a'suoi nuovi cristiani, quando era possibile dava tenuta in moto con una spatola mentre si rafl'redda, cic‘) la preferenza ad una casa, benché piccola e poveris- che forma lo zucchero in minute grane d'un giallo oscuro. sima, consistente in una sola stanza rusticamente messa insieme con pezzi d'alberi: ma non di rado, essendoi Quando poi coltivano la terra per procacciarsi un poco di grano turco e alcuni legumi, sono costretti a tenersi nelle vicinanze dei loro piccoli campi senza siepe, affine di proteggerli dal guasto che gli animali domestici e altri potrebbero arrecare. In simili occasioni é facile trovare molte famiglie a poca distanza l'una dall'altra; e allora quelli che studiavano il catechismo e 1e orazioni, avevano anche l'opportunita di radunarsi, principalmente la sera. Nel tempo della caccia come nell'autunno e parte dell'inverno, gli indiani erano ge- neralmente sparsi qua e la nei boschi e lungo i fiumi, e diflicilmente si sarebbe potuto visitarli. Si é fatto cenno di queste circostanze onde fornire un'idea esatta non solo del modo, ma ben anco del tempo pit‘i favorevole alla conversione e istruzione della tribi‘l. ARTICOLO XXV. selvaggi occupati alla pesca nei contorni di qualche Iago, 0 nei boschi ad estrarre lo zuccliero, oppure per varie altre ragioni lontani dalle abitazioni, allora si pensava a preparare sul luogo stesso un conveniente asilo, per celebrare la Messa. La grandezza della semplice chiesa si regolava secondo i1 numcro di chi doveva in essa assistere: qualche volta era di venti e altre volte sino di cinquanta piedi di lunghezza: su questo spazio si piantavano nella terra delle sottili pertiche alte circa otto o dieci piedi, e alla distanza di circa quattro piedi l'una dall'altra; l'estremita di quelle d'un lato si univano all'estremita di quelle dell'altro lato, cio che di due pertiche faceva un arco. ll tutto era consolidate e connesso da altre piccole pertiche, messe orizzontalmente su quelle che si tenevano nella terra. Questo lavoro, che i nostri architetti chiamerebbero ossatura, era in un subito co- Idea d‘una chiesa di stuoje fra i selvaggi. Colui che abita nell'immensita dei cieli e si com- piace della magnificenza e della splendore del culto esterno, come sincera manifestazione del puro amore dell'uomo verso i1 suo Creatore, riceve con non minore oompiacenza il rozzo e semplice apparato che accompagna l'adorazione del povero indiano. Il Salvatore il quale preferi una misera stalla ai palagi dei grandi, e il medesimo che sovente si dilelta d'abitare anche in una capanna. L'eccelso sacrifizio della nuova legge veniva perta da un buon numero di stuoje, lasciando perc‘) due 0 he aperture nella soflilta, che egregiamente servivano di finestra e di libero passaggio a1 fumo del fuoco che si teneva entro la cliiesa nella fredda stagione. La porta poi consisteva in uno spazio di circa due piedi di largliezza e quattro di allezza, lasciato in un lato della fab- brica, sul quale si appendeva una piccola stuoja 0 una coperta che teneva luogo d'una buona imposta. I marmi d'Italia non abbisognavano per il pavimento; questo si trovava tutlo fatto di verdeggiante erba nell'estate e di dura gelata terra nell'inverno. In una estremita della |