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Show 76 pm quelli d'altrui: se vedono, o temerariamente credono di vedere imperfezioni in alcuni del clero cattolico, condannano i1 corpo tutto del Santuario. La santa vita pero di molti sacerdoti che, abbandonata la patria, i parenti, 7‘7 che da tanti secoli risuonano nei magnifici templi del Dio d'Israele. Riesciva grato e consolante il vedere l'umilté, 1a m0- destia e la semplicité che accompagnavano gli indiani gli amici tutti di questa terra, consacrano l'intera loro alla sacramentale Confessione, essendo obbligati in que- vita alla salute dei popoli incolti e selvaggi, dovrebbe a buon diritto mettersi sulla bilancia all'onore del Santuario. Ma i cattivi vedono solamente il male che amano, sto sacramento a servirsi d'un interprete. Di questa maniera di confessione si parleré in un altro articolo. La tenera divozione che tutti vedevano scolpita nei loro e stranieri a1 bene l'ignorano e giudicano alla cieca. volti quando si avvicinavano a ricevere i1 misterioso sacramento del corpo di Gesfi, era tale da condannare ARTICOLO XIII. la somma perversitz‘i di molli cristiani, che o ricusano di partecipare a questo principio di vita eterna, o lo cambiano, mancando in loro 1e debite disposizioni, nella Selvaggi convertiti a Mackinac. Cattolici della Punta sant'Ignazio. Morte d'un vecchio. Sincera conversionc d'un altro. propria condanna. Irreparabile e terribile saril la con- La parocchia di Mackinac era Opportuna alla conversione dei selvaggi: molti di questi venivano dalle sue vicinanze ad ascoltare le istruzioni religiose, date fusione di questi falsi discepoli del Redentore, nel gran giorno delle sue vendette, quando vedranno la viva fede e l'amore dei poveri selvaggi di molte tribt‘i Verso il santissimo Sacramento, coronata d'immortalit‘a gloriosa; nella loro lingua da un interprete: nella primavera del 4832 si contavano pii‘i di cinquanta membri della Chiesa cattolica. Essendo stata quell'isola un centro di commercio, i selvaggi che nelle terre Vicine avevano piantate 1e loro capanne, erano un misto di Chippawas, che ancora abitano la parte superiore del territorio di Wisconsin, di Ottawas e di Manomanis. La lingua di queste tribl‘i é quasi la stessa, e percio di leggieri s'intendono fra di loro. A facilitare 1a loro conversione ed invitarli alla chiesa, nei giorni festivi ai vesperi della domenica si cantava un versetto in latino e l'altro in selvaggio: la varieté e piacevole efl'etto di questo nuovo metodo di salmeggiare, risvegliava nel cuorei sublimi sentimenti suggeriti della grande unité e universalitél cattolica. Gli indiani da una piccola tribuna cantavano cosi 1e lodi del Signore coi pii afl'etti del re Davidde, e me- scolavano 1e loro voci e la loro favella alle parole stesse meutre la loro propria indifferenza e trascuratezza formeranno il loro rimorso nella regione dell'eterno dolore. Una parte della p0polazione annessa alla cura di Mackinac Vivea a tre miglia dall'isola sopra una lingua di terra chiamata Punta sant'lgnazio. Le tradizioni di quei paesi ci annunziano che questo nome fu dato dai Gesuiti in memoria del loro fondatore. Ecco come gli antichi religiosi viaggiatori che primi s'introdussero nel- l'interno dell'America settentrionale, chiamavano le varie parti della creazione; preferivano essi nomi santi! Di questa pia pratica ne abbianio moltissime prove nei nomi dei fiumi, principalmente dell'America meridionale. La Punta sant'Ignazio era in quell'epoca abitata da circa duecento cattolici e da molti indiani: il no- stro Missionario era dunque obbligato a passare di fre- quente lo stretto che 1i divide dall'isola, qualche Volta per acqua e altre volte sul magnifico ponte di ghiac- "mum |