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Show M.-." -~ ‘ - -* ' 4, I; ~ : ‘-. «2x Tfl‘vfrvvtefi "‘ ‘*° 45 ARTICOLO VI. Conversione di tre protestanti nell'z‘sola di Mackinac alla fede cattolica nel 48511. na, un altro M. G. della medesima religione, una giovine chiamata A. T. seguace della setta dei calvinisti, e molti altri individui di sincera disposizione, come si vide anni dopo. Non saré cosa inutile di fare qualche cenno delle circostanze che accompagnarono la conUna disputa publica sui dogmi cristiani in un paese dove i1 popolo é infelicemente diviso in tante sette, da creare la confusione e disordine nell'umana intelligenza, eccita d'ordinario la cul‘iositz‘l di alcuni e la buona fede di altri. Gli abitanti dell'isola accorsero ad ascoltare chi la faceva da vero ministro protestante, provando alla meglio le sue proteste contro la fede cattolica, e si affollarono anche colla medesima ansieté intorno a colui che doveva fame la difesa. Questa controversia si faceva nella lingua inglese, perché era quella dei protestanti, e intesa da quasi tutti i cattolici. Benché i1 Missionario impiegasse pii‘i d'un'ora e qualche volta due nelle sue risposte, fu dalla natura del soggetto obbli- gato a dividere i suoi argomenti in quattordici discorsi. L'ignoranza e l'incredulité sono sempre composte di versione alla fede delle qui indicate persone. Il signor S. A. quando per curiosité o altro vano motivo andava alla chiesa cattolica, durante i1 sacrifizio si teneva in piedi colle spalle rivolte all'altare, guardando verso 1a porta: tanta era la sua incredulité ai misteri della fede! Era pert‘) secondo i1 mondo, uomo giusto, benefico ed amato dal prossimo, agiato di sostanze, e sufficientemente dotato di talento. Credette egli di buona fede alla verité di quella setta nella quale i suoi parenti l'avevano educato, conservando nel suo cuore quella avversione alla fede cattolica, che generalmente distingue i protestanti fermi nella loro credenza. Iddio che vuole tutti salvi, somministrandoi mezzi suflicienti per perseverare nella grazia 0 per arrivarne al conseguimento, mercé la lettura di buoni libri e la con- legittime conseguenze: la verith percit‘) nella sua mani- versazione di persone cattoliche, suscito nell'animo di S. A. dei dubbj che disturbarono appunto quella fede nella quale era vissuto: né s'addormento egli quando la voce festazione é costretta di passare per due vie, su quella cioé de' suoi nemici, tenendo dietro ai traviamenti del del Signore lo chiamava secretamente a lui, ma aprendo, per cosi dire, la porta al celeste Sposo che vi pic- loro intelletto, e su quell'altra nobile, sicura e divina d,el retto modo di ragionare. Il calvinista non imito chiava, compose (come dichiaro dopo la sua conver- lesempio del Sacerdote, negando di assistere in persona, come quest'ultimo fece, alle lezioni del suo anta- nella quale domandava lume e grazia di conoscere la negative, di dubbj e di nude asserzioni appoggiate qualche volta a fatti, dei quali non ne sono le naturali e gonista: é probabile ch'egli temesse d'essere contaminato nella Chiesa cattolica dalle sacre imagini che la decoravano, tanta era la santité esteriore del suo farisaico sione) una breve preghiera che recitava tutti i giorni, veritz‘i. Questa equivaleva alla semplice, ma sincera e fervida orazione del giovine profeta Samuele: Parla, o Signore, perocché il tuo servo sta ascoltando. Se i pecca~ Fra gli interessati alla religiosa controversia, si os- tori tutti della terra, e quelli che vivono fuori dell'unité della Chiesa di Cristo, quando sono tormentati da sciagure, da amari rimorsi e da dubbj intorno alla verité delle servavano un certo S. A. membro della Chiesa anglica- sette alle quali appartengono, volgessero, come l'indi- contegno. |